Intitolerò il mio prossimo libro, invece che Le mie memorie, I miei ascensori. Così lo potrete capire solo voi
Dunque, vo per gradi.
Ros, ci sto provando, e qualcosa forse si muove all'orizzonte. Piccola fesseria, mia mamma si è messa a fare con me qualche esercizio di Cles. Non è tanto, ma meglio che un calcio nel culo, come diceva Kant.
E sì, devo superare il blocco tu non mi capisci/ io non capisco te/ mettiamo il muso/ scazziamoci tutti. Non è utile a nessuno.
E sì, devo cercare di immedesimarmi nella mentalità genitoriale...ma penso che mi riuscirebbe meglio riuscire capire cosa prova un koala a mangiare bambù piuttosto che il processo mentale che attiva il famoso "muro generazionale". Protezione? Apprensione? A tutto c'è un limite, questo dico io.
[Mio dio, sarò una madre tremenda, manderò i miei figli a caccia e li costringerò a ripiastrellare il bagno a mani nude e sputi, dopodiché ad accendere un fuoco con un sasso del ghiaino e un ago di pino, su cui cuocere il cinghiale precedentemente scuoiato a mani nude]
Detto questo, oramai è risaputo che il "tatto" e/o la perifrasi non è proprio una delle mie prerogative, come del resto lo è la volontà di farmi un giudizio a pelle sul prossimo semplicemente scrivendogli, presentandomi e facendo uscire dalla righe una parte del mio carattere. Così, senza alcuna via di sopravvivenza per l'idealistica speranza di Vale di non avere aspettative (Val, se vieni a Lucca t'offro un cappuccino, davanti al quale le nostre piccole diversità caratteriali saranno sopite - per quanto mi riguarda un ruolo importantissimo nel dimenticare tutto lo avrà l' ODDIO CAZZO IL LATTE SCUSA VALE VADO IN BAGNO SE NE PARLA DOPO EH che mi sorprenderà dieci minuti dopo il primo sorso- . Sofi, ti hanno mai offerto qualcosa a Lucca, ora che ci penso?! Saghe epiche narrano di quella volta in cui un vecchino offrì un bicchiere di birra al nipote e tutto il paese gridò allo scialacquìo folle. Il vecchino fu crocifisso in piazza anfiteatro. Il nipote è diventato presidente della sezione Toscana degli alcolisti anonimi), dicevo, senza alcuna via di sopravvivenza eccetera, ho scritto ANCHE alla dottoressa. Tra l'altro, mentre scrivevo mi sono resa conto di una cosa: che i miei dolori vestibolari sono cominciati dal 2009, ma la cistite mi aveva assorbita al punto da non averli mai correlati. Altro tassello da inserire nel mio programma ittico, altra tacchetta da aggiungere alla rubrica Perché uccidere la propria ginecologa e sentirsi realizzati.
Insomma, vi risparmio il turbopippone in cui riracconto la mia storia e vado alla fine della mail. Questo è il mio modo di pormi, questo è il modo in cui ho intenzione di farmi guardare e visitare da tutti i dottori di terra (
ah, come mi compiaccio di questa cazzata e dei continui parallelismi pesce/terra) che mi visiteranno mentre, finché ho delle corde vocali, continuo a battere ai fianchi dei miei ascensori (lisy, sei spacciata, è la fine, non te la farò passare mai
):
"La disperazione, pura e semplice, mi spinge a cercare informazioni su internet e lì trovo un sito che, letteralmente, mi salva: CISTITE.INFO. Per farla breve, entro in un circolo di rapporti con donne che presentano la stessa mia sintomatologia, chi più chi meno, chi da più chi da meno tempo. Mi viene aperto il mondo del D-mannosio contro le cistiti batteriche e soprattutto da escherichia coli, mi viene detto che è necessario ripristinare le difese immunitarie, e che per i rapporti dolorosi è necessario, almeno fintantoché non venga risolta la causa, usare del lubrificante per lenire le mucose ed evitare gli attriti e i conseguenti microtraumi, possibili responsabili di eventuali cistiti post-coitali (quali erano, del resto, tutte le mie cistiti). Frattanto, a marzo 2013, mi viene una nuova cistite, sempre da Escherichia Coli e stavolta, sì, curata senza antibiotici ma solo con D-mannosio. Tuttavia, scomparso il batterio, rimangono i famosi dolori cronici e costanti. Sempre grazie al sito (e al relativo forum) scopro e mi informo circa la muscolatura pelvica, il dolore costante e cronico, il pavimento pelvico e le relative patologie, che portano a (o sono dovute a) cistite e problematiche ginecologiche quali (e la scopro solo ora, dopo anni di tamponi negativi) la vestibolite vulvare o, addirittura, la vulvodinia. Quindi scopro anche patologie dovute a neuropatia, che è una reale (non “nella mia testa”) infiammazione dei nervi, schiacciati dai muscoli contratti, o semplicemente costantemente infiammati da anni.
Ora, per l’appunto, grazie a questa miniera di informazioni credo di essere giunta a queste conclusioni: di soffrire di vestibolite vulvare o forse anche di vestibulodinia (ovviamente non posso averne certezza se non mi verrà effettuato lo swab test, cosa che ancora nessuno ha fatto); di soffrire di contrattura pelvica (a monte di tutto); di avere cistiti e dolori pelvici conseguenti a queste patologie ma che ora, nel pieno del circolo vizioso, non fanno che alimentarle.
Pertanto sto facendo esercizi di rilassamento (la famosa ginnastica di kegel reverse, in cui i tempi di rilassamento sono maggiori di quelli di contrazione), assumo un farmaco omeopatico (Cuprum Heel, miorilassante) e un integratore naturale (Etinerv, per il recupero delle fibre nervose sofferenti), applico calore all’addome e all’area vulvare, assumo mannosio per prevenire eventuali ricadute di cistite, inserisco fermenti lattici 5 gg prima e 5 gg dopo il ciclo, uso creme per lenire le secchezza vaginale conseguente a tutte queste patologie insieme, uso lubrificante ai rapporti nonché per inserire gli ovuli di fermenti ecc…tuttavia, sono sicura che questo non basti. O meglio, che non basterà a uscirne definitivamente, che è il mio obiettivo. E che c’è bisogno di un aiuto e un supporto medico per aggiustare il tiro della terapia, SE è quella giusta (mi sono informata circa chinesiterapia, TENS, automassaggi e farmaci antidepressivi a basso dosaggio…ma ovviamente sono cose che mai e poi mai mi arrischierei a fare da sola).
So che l’autodiagnosi è uno dei pericoli più subdoli in cui un paziente può incorrere. So anche che internet, spesso e volentieri, riserva sorprese non piacevoli. Ma so anche che, dopo tutte le informazioni che ho appreso, per la prima volta ho un quadro sensato e reale della mia situazione, che fa tornare i conti, che fa capire perché le mie analisi fossero perfette e il mio corpo no.
Per questo le scrivo: per chiederle, senza alcuna presunzione, né volendo metterla in difficoltà, ma semplicemente per arrivare a completare un percorso di guarigione che fino a qualche mese fa mi sembrava impossibile, se lei può aiutarmi. Ho letto il suo curriculum e ho visto che si occupa di riabilitazione del piano perineale, e so che spesso questo implica il rafforzamento del pavimento pelvico, piuttosto che il suo rilassamento (cosa di cui io, come avrà capito, sono convinta di aver bisogno). Ho letto anche che Pisa è all’avanguardia per quanto riguarda problematiche urinarie relative proprio alla muscolatura pelvica.
Tuttavia non ho letto nulla riguardo il trattamento di patologie ginecologiche concomitanti quali la vestibolite vulvare e mi chiedevo se potessi affidarmi a lei anche per questa.
Mi scuso per il poema e, devo essere sincera, per una certa…ehm…diciamo “aggressività” che può trasparire dalla mia mail. Ma in questi anni ho sperimentato, purtroppo, le conseguenze dell’incuria e della trascuratezza medica, e so che, pur essendo giovane (devo compiere 24 anni), tali conseguenze sono diventate, e potranno diventare se non bloccate, pesanti per il mio fisico e per la mia serenità (come individuo in primis, e di coppia in secondo luogo). Mi rendo anche conto di metterla in una posizione “scomoda” a piazzarle sotto gli occhi una sorta di self-made iter, fatto in totale autonomia, e di cui, apparentemente, sembro chiederle solo una misera conferma. Non è così. Voglio solo essere sicura, una volta per tutte, di essere aiutata a guarire.
Grazie infinite per l’attenzione,
a presto,
Alessia"
ps.Sofi non leggerà mai questo post senza tirare due o tre infamate alla mia prolissità
Forse sbaglio negli approcci, forse non sono propositiva né umile...ma sono scocciata, seccata, incazzata con la vita e l'incuria e le cose fatte a metà e combattiva, e per ora questo mi basta.
Vi aggiorno sulla risposta