Grazie a tutte e due, mi siete di conforto. E' davvero importante per me!
Vi farò sapere come va da Pesce.
Scrivo due volte oggi per parlarvi di un altro problema, forse più privato, ovvero del rapporto col mio ragazzo. Stiamo insieme da due anni e mezzo, ma solo nell'ultimo anno mi sono realmente resa conto di che tipo di persona ho di fronte... Finché non c'erano problemi eravamo innamoratissimi e felicissimi. Ma da un anno a questa parte, dopo la scomparsa di mio padre e dopo gli ultimi miei dieci mesi passati con questi problemi urinari, siamo davvero in crisi: ho scoperto un ragazzo diverso, distaccato. Non ha mai saputo starmi vicino per questo problema, per quanto io so che sia difficile. Non ha mai troppo sopportato sentire parlare di "cistiti", dei miei sintomi, delle mie paure, è arrivato persino a dirmi che "lui, al mio posto, soffrirebbe senza parlare". Dopo questa pugnalata sono arrivata a pensare che forse il problema fossi io, ho pensato che mi lamentassi davvero troppo senza rendermene conto. Ho smesso di parlargliene... e lui non mi ha più chiesto nulla. Posso contare sulle dita di una mano le volte in cui mi ha chiesto anche un solo "come ti senti oggi?", non mi ha chiesto nulla nemmeno durante le mie crisi in cui faticavo persino ad uscire, nemmeno durante le visite più importanti che ho fatto. Tutti i pianti e gli sfoghi li ho passati da sola o con mia mamma, non di certo con lui!
Ma mi sono sempre detta che era più o meno giusto così, che alla fin fine capisco quanto sia difficile stare vicino ad una persona con questi problemi, specialmente a 19 anni. Non ho mai preteso troppe attenzioni, dunque...
Per quanto riguarda la sessualità, ho sempre cercato di sopperire alla mancanza per lunghi periodi di rapporti sessuali completi, ho sempre cercato di fargli qualsiasi tipo di preliminare che non fosse 'penetrazione' (anche se so che non è la stessa cosa). Oggi, però, mi sono rifiutata di fare "queste cose" perché dopo queste due giornate in cui non sono stata per nulla bene non me la sentivo proprio... e lui ovviamente si è arrabbiato moltissimo, accusandomi che "mi deve sempre supplicare per fare qualsiasi cosa", che "già non facciamo mai nulla, e io rifiuto pure l'unica cosa che mi chiede". Ci sono rimasta davvero male, io non ce la faccio più...
A questo punto penserete che devo essere davvero un'idiota per stare con un ragazzo del genere. Io ho pensato molte volte di lasciarlo, ma poi ma poi mi ricordo di tutti i bei momenti passati insieme, mi vengono in mente tante cose e non ce la faccio. Mi chiedo fino a che punto ho ragione io e fino a che punto ce l'ha lui: lui non ha mai fatto nulla per starmi vicino, è vero, ma so che è difficile pretendere tutte queste attenzioni (specialmente a quest'età) per un problema che lui non riesce a capire. Forse è vero che faccio troppo la lagna senza rendermene conto? Vorrei chiuderla qui, ma non ce la faccio... Sarà che è difficile mollare il primo ragazzo!