Un odissea senza fine
Inviato: mar feb 01, 2022 12:21 am
Ciao a tutte , sono Silvia e ho 26 anni, dopo circa un anno che vi leggo ho deciso di scrivere nella speranza di trovare un sostegno psicologico e pratico a tutto quello che mi sta succedendo.
Mi scuso già in anticipo se sarò prolissa , ma credo che in 4 anni di vita me ne siano capitate un po' di tutte e vorrei darvi un quadro completo della mia storia, di ciò che ho passato e di quella che è la mia situazione attuale.
Bene, tutto inizia nel 2018-2019, quindi ben 4 anni fa, quando ho iniziato ad accusare con cadenza sempre più frequente, prima ogni 3-4 mesi poi un mese sì e uno no, infezioni vaginali. Per infezioni vaginali, intendo perdite bianche associate a un forte prurito e un lieve bruciore a livello vaginale. A quel tempo non avevo ancora fatto alcuna visita ginecologica ( se ci penso ora mi fa un po' ridere considerando che ormai sono praticamente senza pudore per necessita' ) e quindi la prima cosa che mi è venuta spontanea fare, è stato affidarmi al fantasmagorico internet per capire cosa potessi avere. Tra una ricerca e l'altra sicuramente ciò che ha attirato di più la mia attenzione è la candida! Vi giuro sembrava lei per come la descrivevano, ne ero convinta!
Fatto sta che sia per la poca dimestichezza con queste problematiche mai avute in passato sia per una scarsa conoscenza del mio corpo, che per la poca informazione in famiglia su queste tematiche, sono finita dritta in farmacia chiedendo qualcosa per debellare la candida. Ho iniziato così ad usare per circa un anno il gyno canesten abbinato a fermenti per bocca nella speranza che questi problemi si risolvessero. Ma ad inizio 2019 mi rendo conto che le cose non stanno andando meglio, continuo ad avere recidive, così prendo coraggio e vado dalla dott.ssa di base per far presente del problema.
La dott.ssa mi da una pastiglia dicendomi che prendendola, per almeno i 5/6 mesi successivi mi sarebbe passato e in caso di ricadute, di prenderne un'altra. Cioè capite? Quindi vabbeh io all'epoca ignorante in materia com'ero la ascolto e al nuovo ripresentarsi del problema prendo questa pastiglia. Risultato? non funziona, continuo ad avere fastidio, neanche il gyno canesten ormai fa più effetto, anzi sento bruciare!!
Disperata non so più che pesci pigliare e allora mia madre, che lavora in ospedale, prova a chiedere in giro a qualche dott.ssa e così salta fuori la perla : " Ma ha mai fatto un tampone vaginale? senza quello non si può sapere che genere di infezione abbia e come curarla!
E già qui inizio a perdere la pazienza e capisco quanto incompetente sia la mai dott.ssa di base!! perché invece di farmi fare un tampone o qualche controllo del caso mi ha subito prescritto dei medicinali senza farmi fare alcun accertamento! E mi rendo conto di quanto io sia stata stupida a cercare di farmi un autodiagnosi del problema.
Detto ciò arriviamo a fine 2019 momento in cui decido di fare la mia prima visita ginecologica.
La ginecologa per prima cosa mi prescrive un tampone vaginale e inoltre mi fa fare gli esami della tiroide dato che inizio ad avere anche qualche problema con il ciclo che era diventato molto irregolare. Conclusione: dal tampone non risulta nulla, zero, niente di niente e pure gli esami della tiroide sono perfetti. Mi fa anche un ecografia ma le ovaie risultano apposto. Mi prescrive degli ovuli e una cura con probiotici e integratori per aiutare il ciclo a regolarizzarsi.
Fatto sta che passano i mesi e nonostante segua la terapia indicatami non ho alcun miglioramento, continuo ad avere ricadute finché ad aprile 2020 ( che culo, in pieno scoppio della pandemia tanto per cambiare) i fastidi iniziano ad essere sempre più forti , tanto che mi vedo costretta a sospendere i rapporti con il mio ragazzo. Preciso che a questo punto non ho più prurito e perdite bianche ma solamente molta secchezza e bruciore durante i rapporti.
Poi c'è stato un periodo di stallo da metà a aprile a giungo in cui ho quasi sperato che la situazione si risolvesse da sola, presa anche dagli eventi che stavano accadendo in quel periodo ho trascurato il problema, finché mi sono resa conto che non sarebbe passato.
Così a giungo fisso di nuovo un appuntamento con la ginecologa, alla quale riferisco la presenza di un forte bruciore, arrossamento e secchezza vaginale.
In questo frangente, il prurito non c'è più e nemmeno le perdite bianche e la mestruazione diventa sempre più corta. Faccio un altro tampone vaginale, ma di nuovo tutto negativo. Così non si sa' con che criterio la ginecologa mi prescrive ancora ovuli e un gel vaginale per la lubrificazione, dicendomi che se dopo 6 mesi con questa cura sento ancora dolori è meglio ricorrere ad una colposcopio o vaginoscopia. A luglio inizio la cura e proseguo fino a settembre, quando mi rendo conto che non sta servendo a nulla. Presa dallo sconforto inizio a fare delle ricerche su internet, et voilà per la prima volta nella mia vita trovo alcuni cenni alla vulvodinia, una cosa per me fino ad allora sconosciuta. Inizio ad informarmi e capisco che forse i miei sintomi potrebbero essere riconducibili a questa patologia.
Cerco da mé delle strutture specializzate nelle problematiche relative alla sessualità femminile e ne trovo una abbastanza vicina a casa. Decido quindi di andarci per effettuare una colposcopia come consigliatomi dalla ginecologa.
Siamo a settembre 2020, prima della colposcopia, spiego i miei problemi , poi mi viene fatta la visita dalla quale rilevano la presenza di alcuni condillomi all'interno del canale vaginale. Mi dicono che potrebbero essere quelli a procurarmi dolore e quindi mi propongono di fare una biopsia per fare degli accertamenti in merito.
Dalla biopsia salta fuori che sono positiva all'HPV ( che poi questa proprio non me la spiego, dove me lo sono beccata poi!) e mi dicono che potrebbe essere questa la causa di quelle formazioni, proponendomi di effettuare delle sedute di laser terapia per bruciare questi condillomi. Io in balia della disperazione mista a speranza ,di aver trovato finalmente riposta ai miei problemi, mi presto a questa terapia per 3-4 sedute finché capisco che le cose non mi quadrano, la terapia non sta facendo effetto e alcune cose dette dal ginecologo secondo me non hanno senso...
Così quando dopo la 4^ seduta dico che non vedo progressi e mi faccio coraggio, provando a parlargli di vulvodinia ecc questo mi dice che è strano che non ci siano miglioramenti e che esclude categoricamente che nel mio caso si tratti di vulvodinia! trattandomi quasi come una scema tra l'altro!
In più ciliegina sulla torta , da settembre il ciclo mestruale scompare del tutto fino a ricomparirmi a gennaio per poi scomparire di nuovo per mesi, cosa che per questo ginecologo sembrava non avere alcuna importanza! Tant'è che mi dice "Magari con la laser terapia ti torna anche il ciclo" ...
Arrivata a questo punto ormai non più convinta nemmeno di questa terapia, cerco altre informazioni su internet, finché scrivendo su un forum, una ragazza mi risponde in privato dicendomi che secondo lei i miei sintomi potevano essere riconducibili a vulvodinia, mi da il link di questo forum e mi consiglia di fissare una visita con il dott. Galizia. ( Che dio la benedica sempre)
E eccoci arrivati a febbraio 2021, visita con Galizia durante la quale salto letteralmente sul lettino! Swab test doloroso e muscoli super tesi!
Esco con diagnosi di dolore pelvico da vestibulodinia provocata principalmente in periuretrale e alla forchetta posteriore + ipertono muscoli pelvici diffuso a quasi tutti i settori. Inizia così il mio cammino di penitenze, fatto di fisioterapia e farmaci (inizialmente 8 gocce di laroxyl, 1 capsula di expose, integratori vit. B12 e Alanerv age). Esco da quella visita abbattuta, ma allo stesso contenta di avere finalmente una diagnosi e saper dare un nome al mio dolore, che evidentemente non era nella mia testa!
Dopo 6 mesi di fisioterapia, esercizi di rilassamento a casa, dilagent, applicazione di calore e assunzione dei farmaci a luglio ho la visita di controllo dalla quale emerge un miglioramento dei muscoli ma la neuropatia è quasi invariata. Galizia decide di aumentarmi le gocce di laroxyl e expose.
Nel mentre però c'è anche un'altra battaglia che sto ancora combattendo: quella del ciclo mestruale! Galizia mi rinnova la sua convinzione che anche quest'ultimo incida molto e che vada in qualche modo regolarizzato.
A questo punto della storia è ormai un anno e qualche mese che non ho più rapporti completi nè preliminari con il mio ragazzo e la situazione anche da un punto di vista psicologico inizia a diventare pesante. Inizio su consiglio della mia nuova ginecologa (si perchè l'altra ho deciso di scaricarla ... ), una cura con progepril di 3 mesi, durante i quali mi arriva il ciclo per ben 2 volte. E anzi, se prima vi dirò che ogni volta che avevo il ciclo poi stavo peggio a settembre 2021 sembra succedere quasi un "miracolo". Le 2 settimane precedenti all'arrivo del ciclo sembro rinata, guarita quasi completamente e se ancora non mi fido ad avere rapporti completi, i bruciori e la secchezza vaginale sono spariti e si è riacceso il desiderio. Vivo 2 settimane fantastiche, riesco dopo tanto tempo ad entrare in intimità con il mio ragazzo anche se solo per dei preliminari, ma poi l'incantesimo si spezza e tutto torna come prima. Arriva il ciclo e sto peggio che peggio.
Insomma da qui, quindi da circa metà settembre dell'anno scorso ad oggi, è stato tutto un peggiorare. Il ciclo da settembre è tornato a trovarmi solo il 31 dicembre ( questo simpaticone!) , nonostante abbia fatto anche una visita con endocrinologo e relativi esami per accertare i livelli ormonali.
Inoltre da metà settembre ho iniziato anche a soffrire a livello di stomaco ( diarrea alternata a stipsi e gonfiore), anche qui ho fatto delle visite e degli esami ma non è risultato nulla di particolare... motivo per cui anche con la mia fisioterapista, siamo arrivate alla conclusione che forse l'aumento delle pastiglie o comunque il proseguire della cura mi abbia provocati problemi a livello intestinale.
Al momento sono piuttosto giù di morale, in quanto non riesco proprio a uscirne, sembra un circolo vizioso dove i problemi invece di diminuire aumentano...
Ho provato ad applicare localmente sul vestibolo anche una preparazione galenica prescrittami da Galizia per vedere se con quella trovavo giovamento alla neuropatia. Ma da novembre ad oggi sinceramente credo che non abbia sortito alcun effetto, anzi ho paura che abbia fatto addirittura peggio dato che comunque, un po' bruciava quando la applicavo, motivo per cui alla fine ho deciso di sospenderla.
Ragazze davvero non so più dove sbattere la testa, venerdì ho il 2^ controllo con Galizia e andrò lì molto sfiduciata perché in un' anno di terapia non ho visto alcun miglioramento, anzi!! :,(
La neuropatia non migliora e i muscoli sono peggiorati di nuovo con l'arrivo dell'inverno, in più non riesco a regolarizzare il ciclo per il quale sto prendendo integratori a go go' e come se non bastasse alterno settimane in cui sto bene a settimane in cui il mio apparato digerente reclama a grande voce un aiuto!!
In tutta questa storia il mio ragazzo fortunatamente mi è sempre stato vicino, ci sono stati alti e bassi ma abbiamo trovato il modo di andare avanti a modo nostro e so che lui mi supporta in tutto quello che sto facendo per cercare di guarire, però vi giuro certo volte vorrei solo piangere al pensiero che ormai sono 2 anni che non riesco ad avere un rapporto con la persona che amo...
Domani compilerò il questionario con le domande, che ora si è fatto tardi.
Mi dispiace di essermi dilungata tanto, ma è stato quasi in qualche modo terapeutico scrivere tutto qui e sfogarmi con voi.
Ho anche tante domande da porvi, ho adocchiato qualche prodotto qui sul forum e vorrei avere anche un vostro parere al riguardo!
Intanto vi ringrazio già in anticipo solo per esservi prese la briga di leggere questo poema omerico , ci sentiamo presto!
Mi scuso già in anticipo se sarò prolissa , ma credo che in 4 anni di vita me ne siano capitate un po' di tutte e vorrei darvi un quadro completo della mia storia, di ciò che ho passato e di quella che è la mia situazione attuale.
Bene, tutto inizia nel 2018-2019, quindi ben 4 anni fa, quando ho iniziato ad accusare con cadenza sempre più frequente, prima ogni 3-4 mesi poi un mese sì e uno no, infezioni vaginali. Per infezioni vaginali, intendo perdite bianche associate a un forte prurito e un lieve bruciore a livello vaginale. A quel tempo non avevo ancora fatto alcuna visita ginecologica ( se ci penso ora mi fa un po' ridere considerando che ormai sono praticamente senza pudore per necessita' ) e quindi la prima cosa che mi è venuta spontanea fare, è stato affidarmi al fantasmagorico internet per capire cosa potessi avere. Tra una ricerca e l'altra sicuramente ciò che ha attirato di più la mia attenzione è la candida! Vi giuro sembrava lei per come la descrivevano, ne ero convinta!
Fatto sta che sia per la poca dimestichezza con queste problematiche mai avute in passato sia per una scarsa conoscenza del mio corpo, che per la poca informazione in famiglia su queste tematiche, sono finita dritta in farmacia chiedendo qualcosa per debellare la candida. Ho iniziato così ad usare per circa un anno il gyno canesten abbinato a fermenti per bocca nella speranza che questi problemi si risolvessero. Ma ad inizio 2019 mi rendo conto che le cose non stanno andando meglio, continuo ad avere recidive, così prendo coraggio e vado dalla dott.ssa di base per far presente del problema.
La dott.ssa mi da una pastiglia dicendomi che prendendola, per almeno i 5/6 mesi successivi mi sarebbe passato e in caso di ricadute, di prenderne un'altra. Cioè capite? Quindi vabbeh io all'epoca ignorante in materia com'ero la ascolto e al nuovo ripresentarsi del problema prendo questa pastiglia. Risultato? non funziona, continuo ad avere fastidio, neanche il gyno canesten ormai fa più effetto, anzi sento bruciare!!
Disperata non so più che pesci pigliare e allora mia madre, che lavora in ospedale, prova a chiedere in giro a qualche dott.ssa e così salta fuori la perla : " Ma ha mai fatto un tampone vaginale? senza quello non si può sapere che genere di infezione abbia e come curarla!
E già qui inizio a perdere la pazienza e capisco quanto incompetente sia la mai dott.ssa di base!! perché invece di farmi fare un tampone o qualche controllo del caso mi ha subito prescritto dei medicinali senza farmi fare alcun accertamento! E mi rendo conto di quanto io sia stata stupida a cercare di farmi un autodiagnosi del problema.
Detto ciò arriviamo a fine 2019 momento in cui decido di fare la mia prima visita ginecologica.
La ginecologa per prima cosa mi prescrive un tampone vaginale e inoltre mi fa fare gli esami della tiroide dato che inizio ad avere anche qualche problema con il ciclo che era diventato molto irregolare. Conclusione: dal tampone non risulta nulla, zero, niente di niente e pure gli esami della tiroide sono perfetti. Mi fa anche un ecografia ma le ovaie risultano apposto. Mi prescrive degli ovuli e una cura con probiotici e integratori per aiutare il ciclo a regolarizzarsi.
Fatto sta che passano i mesi e nonostante segua la terapia indicatami non ho alcun miglioramento, continuo ad avere ricadute finché ad aprile 2020 ( che culo, in pieno scoppio della pandemia tanto per cambiare) i fastidi iniziano ad essere sempre più forti , tanto che mi vedo costretta a sospendere i rapporti con il mio ragazzo. Preciso che a questo punto non ho più prurito e perdite bianche ma solamente molta secchezza e bruciore durante i rapporti.
Poi c'è stato un periodo di stallo da metà a aprile a giungo in cui ho quasi sperato che la situazione si risolvesse da sola, presa anche dagli eventi che stavano accadendo in quel periodo ho trascurato il problema, finché mi sono resa conto che non sarebbe passato.
Così a giungo fisso di nuovo un appuntamento con la ginecologa, alla quale riferisco la presenza di un forte bruciore, arrossamento e secchezza vaginale.
In questo frangente, il prurito non c'è più e nemmeno le perdite bianche e la mestruazione diventa sempre più corta. Faccio un altro tampone vaginale, ma di nuovo tutto negativo. Così non si sa' con che criterio la ginecologa mi prescrive ancora ovuli e un gel vaginale per la lubrificazione, dicendomi che se dopo 6 mesi con questa cura sento ancora dolori è meglio ricorrere ad una colposcopio o vaginoscopia. A luglio inizio la cura e proseguo fino a settembre, quando mi rendo conto che non sta servendo a nulla. Presa dallo sconforto inizio a fare delle ricerche su internet, et voilà per la prima volta nella mia vita trovo alcuni cenni alla vulvodinia, una cosa per me fino ad allora sconosciuta. Inizio ad informarmi e capisco che forse i miei sintomi potrebbero essere riconducibili a questa patologia.
Cerco da mé delle strutture specializzate nelle problematiche relative alla sessualità femminile e ne trovo una abbastanza vicina a casa. Decido quindi di andarci per effettuare una colposcopia come consigliatomi dalla ginecologa.
Siamo a settembre 2020, prima della colposcopia, spiego i miei problemi , poi mi viene fatta la visita dalla quale rilevano la presenza di alcuni condillomi all'interno del canale vaginale. Mi dicono che potrebbero essere quelli a procurarmi dolore e quindi mi propongono di fare una biopsia per fare degli accertamenti in merito.
Dalla biopsia salta fuori che sono positiva all'HPV ( che poi questa proprio non me la spiego, dove me lo sono beccata poi!) e mi dicono che potrebbe essere questa la causa di quelle formazioni, proponendomi di effettuare delle sedute di laser terapia per bruciare questi condillomi. Io in balia della disperazione mista a speranza ,di aver trovato finalmente riposta ai miei problemi, mi presto a questa terapia per 3-4 sedute finché capisco che le cose non mi quadrano, la terapia non sta facendo effetto e alcune cose dette dal ginecologo secondo me non hanno senso...
Così quando dopo la 4^ seduta dico che non vedo progressi e mi faccio coraggio, provando a parlargli di vulvodinia ecc questo mi dice che è strano che non ci siano miglioramenti e che esclude categoricamente che nel mio caso si tratti di vulvodinia! trattandomi quasi come una scema tra l'altro!
In più ciliegina sulla torta , da settembre il ciclo mestruale scompare del tutto fino a ricomparirmi a gennaio per poi scomparire di nuovo per mesi, cosa che per questo ginecologo sembrava non avere alcuna importanza! Tant'è che mi dice "Magari con la laser terapia ti torna anche il ciclo" ...
Arrivata a questo punto ormai non più convinta nemmeno di questa terapia, cerco altre informazioni su internet, finché scrivendo su un forum, una ragazza mi risponde in privato dicendomi che secondo lei i miei sintomi potevano essere riconducibili a vulvodinia, mi da il link di questo forum e mi consiglia di fissare una visita con il dott. Galizia. ( Che dio la benedica sempre)
E eccoci arrivati a febbraio 2021, visita con Galizia durante la quale salto letteralmente sul lettino! Swab test doloroso e muscoli super tesi!
Esco con diagnosi di dolore pelvico da vestibulodinia provocata principalmente in periuretrale e alla forchetta posteriore + ipertono muscoli pelvici diffuso a quasi tutti i settori. Inizia così il mio cammino di penitenze, fatto di fisioterapia e farmaci (inizialmente 8 gocce di laroxyl, 1 capsula di expose, integratori vit. B12 e Alanerv age). Esco da quella visita abbattuta, ma allo stesso contenta di avere finalmente una diagnosi e saper dare un nome al mio dolore, che evidentemente non era nella mia testa!
Dopo 6 mesi di fisioterapia, esercizi di rilassamento a casa, dilagent, applicazione di calore e assunzione dei farmaci a luglio ho la visita di controllo dalla quale emerge un miglioramento dei muscoli ma la neuropatia è quasi invariata. Galizia decide di aumentarmi le gocce di laroxyl e expose.
Nel mentre però c'è anche un'altra battaglia che sto ancora combattendo: quella del ciclo mestruale! Galizia mi rinnova la sua convinzione che anche quest'ultimo incida molto e che vada in qualche modo regolarizzato.
A questo punto della storia è ormai un anno e qualche mese che non ho più rapporti completi nè preliminari con il mio ragazzo e la situazione anche da un punto di vista psicologico inizia a diventare pesante. Inizio su consiglio della mia nuova ginecologa (si perchè l'altra ho deciso di scaricarla ... ), una cura con progepril di 3 mesi, durante i quali mi arriva il ciclo per ben 2 volte. E anzi, se prima vi dirò che ogni volta che avevo il ciclo poi stavo peggio a settembre 2021 sembra succedere quasi un "miracolo". Le 2 settimane precedenti all'arrivo del ciclo sembro rinata, guarita quasi completamente e se ancora non mi fido ad avere rapporti completi, i bruciori e la secchezza vaginale sono spariti e si è riacceso il desiderio. Vivo 2 settimane fantastiche, riesco dopo tanto tempo ad entrare in intimità con il mio ragazzo anche se solo per dei preliminari, ma poi l'incantesimo si spezza e tutto torna come prima. Arriva il ciclo e sto peggio che peggio.
Insomma da qui, quindi da circa metà settembre dell'anno scorso ad oggi, è stato tutto un peggiorare. Il ciclo da settembre è tornato a trovarmi solo il 31 dicembre ( questo simpaticone!) , nonostante abbia fatto anche una visita con endocrinologo e relativi esami per accertare i livelli ormonali.
Inoltre da metà settembre ho iniziato anche a soffrire a livello di stomaco ( diarrea alternata a stipsi e gonfiore), anche qui ho fatto delle visite e degli esami ma non è risultato nulla di particolare... motivo per cui anche con la mia fisioterapista, siamo arrivate alla conclusione che forse l'aumento delle pastiglie o comunque il proseguire della cura mi abbia provocati problemi a livello intestinale.
Al momento sono piuttosto giù di morale, in quanto non riesco proprio a uscirne, sembra un circolo vizioso dove i problemi invece di diminuire aumentano...
Ho provato ad applicare localmente sul vestibolo anche una preparazione galenica prescrittami da Galizia per vedere se con quella trovavo giovamento alla neuropatia. Ma da novembre ad oggi sinceramente credo che non abbia sortito alcun effetto, anzi ho paura che abbia fatto addirittura peggio dato che comunque, un po' bruciava quando la applicavo, motivo per cui alla fine ho deciso di sospenderla.
Ragazze davvero non so più dove sbattere la testa, venerdì ho il 2^ controllo con Galizia e andrò lì molto sfiduciata perché in un' anno di terapia non ho visto alcun miglioramento, anzi!! :,(
La neuropatia non migliora e i muscoli sono peggiorati di nuovo con l'arrivo dell'inverno, in più non riesco a regolarizzare il ciclo per il quale sto prendendo integratori a go go' e come se non bastasse alterno settimane in cui sto bene a settimane in cui il mio apparato digerente reclama a grande voce un aiuto!!
In tutta questa storia il mio ragazzo fortunatamente mi è sempre stato vicino, ci sono stati alti e bassi ma abbiamo trovato il modo di andare avanti a modo nostro e so che lui mi supporta in tutto quello che sto facendo per cercare di guarire, però vi giuro certo volte vorrei solo piangere al pensiero che ormai sono 2 anni che non riesco ad avere un rapporto con la persona che amo...
Domani compilerò il questionario con le domande, che ora si è fatto tardi.
Mi dispiace di essermi dilungata tanto, ma è stato quasi in qualche modo terapeutico scrivere tutto qui e sfogarmi con voi.
Ho anche tante domande da porvi, ho adocchiato qualche prodotto qui sul forum e vorrei avere anche un vostro parere al riguardo!
Intanto vi ringrazio già in anticipo solo per esservi prese la briga di leggere questo poema omerico , ci sentiamo presto!