La mia lunga storia...
Inviato: ven ott 19, 2018 10:25 pm
Eccomi qui anch'io a raccontarvi la mia storia...
Vi seguo da tanti anni, dagli albori di questo forum si puo' dire :) e dall'inizio del mio percorso che ho fatto in vostra compagnia.
Purtroppo non ho molta affinità con i forum e quindi per evitare di fare pasticci ho sempre letto e mai scritto...
Oggi ho 34 anni e ho iniziato a soffrire di cistite all'età di 22 anni,in concomitanza dell'inizio della mia vita intima.
Un giorno iniziai ad avvertire bruciori al basso ventre, alla schiena e alle gambe e il medico pensò ad un'infezione delle vie urinarie e mi prescrisse un'antibiotico che non servì a molto perche' i fastidi continuarono comunque, tra alti e bassi, per un paio di mesi.
Successivamente ebbi il mio primo rapporto completo e indolore e per altri 2 mesi non prestai molta attenzione a quello strascico di sintomi che gia' avevo. Due mesi dopo arrivò la mia prima cistite post-coitale che mi fece correre al pronto soccorso. Da li un bruciore a fine minzione non mi avrebbe piu' abbandonato.
Le cistiti post divennero sempre piu' frequenti alternandosi con episodi di candida.
Iniziò il mio calvario tra specialisti, esami, antibiotici e antimicotici.
Andai avanti così per 4 anni fino a quando non venni a conoscenza del forum e sentii telefonicamente Rosanna che mi aiutò moltissimo a fare i primi passi e che ringrazio infinitamente.
Nel 2010 andai dal Dott. Porru e mi fu diagnosticata la vulvodinia. Mi prescrisse d-mannosio, psyllogel per regolarizzare l'alvo, fermenti vaginali (Pregyn-S), dicoflor elle, lubrificante vaginale, cuprum hell e pomata all'arnica compositum (Hell) oltre a riabilitazione del pavimento pelvico.
Essendo di Varese mi rivolsi su suo consiglio al PCC, dove iniziai la riabilitazione con il Dott. Croci.
Alla prima valutazione:
-test dell'orologio positivo a ore 6 e 7
-test del nervo pudendo: ramo clitorideo +, ramo bulbocavernoso + a dx
Difficoltà nel reclutamento perineale.
Alternai terapie manuali+TENS.
Valutazione di fine percorso a distanza di un anno:
-ancora presente lieve ipertono
-test dell'orologio leggermente positivo
-test pudendo:tutti negativi
-non piu' presenti cistiti post coitali e diminuzione disuria post minzionale.
Mi consigliò di continuare con kegel reverse e autostiramento.
Alla visita successiva di controllo col Dott. Porru mi trovo' migliorata, ma persisteva questo bruciore a fine minzione.
Mi disse di prendere Pelvilen Forte, Vobis e Alfa Repagin da applicare localmente.
Dopo alcuni mesi la situazione era ancora invariata e mi consiglio' di sottopormi a una cistoscopia.
Ebbi paura... avevo letto di donne che dopo questo esame si trascinavano diversi fastidi e non volevo rischiare di compromettere ancora di piu' la mia situazione.
Mi diedi un periodo di pace, d'altra parte riuscivo a vivere dopo tempo una vita quasi normale, e riuscii a riappropriarmi della mia intimità senza piu' avere cistiti.
Nel 2011 decisi di cambiare specialista nella speranza di riuscire a fare quell'ultimo passetto che mi mancava per la guarigione e mi rivolsi al Dott. Pesce.
Eccomi finalmente... un ultimo passetto e invece... rullo di tamburi... vestibulodinia, muscoli ipertonici dolorabili alla compressione e cosi' ricominciai la riabilitazione di nuovo!
In piu' terapia farmacologica: Rivotril, Laroxyl ed Etinerv, come gran parte di voi.
Dopo 10 sedute la muscolatura andava decisamente meglio, i bruciori spontanei non c'erano piu' ma continuava a persistere quel fastidio finale quando urinavo.
Aggiunsi la famosa "crema del mal di testa" ma non riuscii ad usarla per molto perche' mi bruciava troppo e con il dottore decidemmo di sospenderla.
Successivamente sostituimmo laroxyl con cymbalta, poi cymbalta con zarelis, ma nulla questo bruciore da neuropatia non volle abbandonarmi. Dopo 3 anni di farmaci ero stanca, non avevo piu' voglia di pensare a questo problema, volevo solo un po'di tranquillità, tutto sommato ero riuscita ad arrivare ad un'ottimo risultato: non avevo piu' avuto ne cistiti, ne candida, non avevo piu' dolori ai rapporti , ne bruciori spontanei, soltanto rimaneva quel maledetto bruciore seppur sopportabile.
Con il Dott. Pesce facemmo il punto della situazione e decidemmo che non era piu' il caso di accanirsi, cosi' piano piano scalai i farmaci e ci accontentammo di questi risultati... in fin dei conti avevo ottenuto una guarigione al 90%!
Devo dire che fino a dicembre del 2017 ero comunque orgogliosa del mio percorso tanto da pensare che fosse giunta l'ora di allargare la famiglia.
Ebbi il mio primo rapporto non protetto e 2 sere dopo ero letteralmente in fiamme!!! Santo Mannosio che mi venne in soccorso, pensavo di avere un bell'attacco di cistite come i vecchi tempi e invece il giorno dopo la situazione si era quasi normalizzata... urinocultura e tampone negativi ma riniziai con alti e bassi.
A febbraio di quest'anno ho deciso di fare un controllo dal Dott. Pesce, parlandogli della mia voglia di maternità; i muscoli andavano benissimo, piriformi molto doloranti e i rapporti di nuovo dolorosi alla penetrazione.
Mi consigliò di riniziare con Laroxyl fino ad 8 gocce (quantitativo permesso anche in gravidanza), tiobec al posto di etinerv (anche questo utilizzabile in caso di gravidanza) da prendere ad oltranza.
Per quanto riguardava la gravidanza mi disse che era ok e che ci saremmo riaggiornati dopo 6 mesi.
Inizia intanto un periodo pesantissimo a causa di problemi di salute di mio padre e in più l'idea di prendere laroxyl se fossi rimasta incinta non mi faceva stare tranquilla, progetto che ben presto avrei abbandonato perchè era diventato impossibile pensare anche a questo. Prendo solo Tiobec sperando riesca a fare qualcosa.
A fine agosto vado al mare, mi stavo finalmente rilassando un attimo... becco la settimana di pioggia, avevo appena finito il ciclo, brillante idea di aggiungerci anche 2 rapporti perche' finalmente decidiamo di ridedicarci a noi e riiniziano bruciori spontanei, urgenza minzionale, bruciore all'ingresso della vagina (impossibile toccare la zona).
Prendo ausilium e faccio un'urinocultura che risulta negativa, stick negativi a nitriti, leggermente positivi a leucociti solo un giorno.
Nel frattempo ho prenotato la visita ginecologica di controllo dal Dott. Serati a cui parlo dei sintomi e dice di vedere delle perdite bianche riconducibili a candida, mentre dall'ecografia nota che in vescica ci sono dei corpuscoli che potrebbero essere batteri.
Sa che non prenderei antibiotici e antimicotici e mi consiglia di curare la candida come preferisco e che se i sintomi non fossero passati avrei dovuto assumere Lomexin ovuli. Tengo a precisare che mi sono sempre trovata bene con lui per la sua delicatezza e umanità ma il suo approccio verso le cure rimane comunque quello dei tradizionali ginecologi.
Io non sento prurito pur notando anch'io delle perdite biancastre piuttosto dense, assumo Nutriflor, elimino zuccheri e lieviti dall'alimentazione, introduco yogurt in vagina, applico lubrigyn localmente perche' e' una delle poche creme che non mi da fastidio, ma la situazione non migliora e mi decido a fare tampone vaginale ed esame delle urine completo.
Risultato tampone: ph 3.8, negativa ricerca microrganismi e lieviti, leucociti alcuni, lattobacilli numerosi.
Risultato esame urine: ph 6,5, emoglobina 0,03mg/dl, nitriti assenti, cellule epiteliali squamose:rare, cellule uroteliali: rare.
PAP TEST: assenza di lesioni intrapiteliali o neoplastiche maligne, alterazioni cellulari reattive associate ad infiammazione.
Ho fatto leggere i risultati al ginecologo, tutto nella norma ma consiglia ciclo di ovuli sopra indicati comunque che non farò!
Questa e' la mia situazione attuale: bruciori post minzione accentuati, bruciore al tatto all'ingresso vaginale, bruciore spontaneo post ciclo, rapporti impossibili, oltre ad aver avuto una sindrome premestruale molto intensa (dolori da ciclo già una settimana prima che mi arrivasse!)
Insomma... ricado nello sconforto, leggo, leggo tantissimo i vostri consigli eppure mi ritrovo di nuovo cosi', nuovamente a combattere, nuovamente confusa e arrabbiata perchè vorrei tanto tantissimo un figlio!
Non riesco ad identificare bene il problema avendo dagli esami una situazione buona! Con cosa devo combattere??Neuropatia o infezione non rilevata?
Ho proprio bisogno dei vostri consigli e spero davvero di riuscire con questa testimonianza ad aiutare anch'io qualcun'altro che vive queste situazioni.
D'altra parte penso che il dolore deve pur servire a qualcosa e bisogna trovarne il lato positivo... che senso ha soffrire se tutto resta a noi e non servisse per evitare la stessa cosa a qualcun'altro?
Grazie a tutti voi per aver fatto questo anche per me!
Vi seguo da tanti anni, dagli albori di questo forum si puo' dire :) e dall'inizio del mio percorso che ho fatto in vostra compagnia.
Purtroppo non ho molta affinità con i forum e quindi per evitare di fare pasticci ho sempre letto e mai scritto...
Oggi ho 34 anni e ho iniziato a soffrire di cistite all'età di 22 anni,in concomitanza dell'inizio della mia vita intima.
Un giorno iniziai ad avvertire bruciori al basso ventre, alla schiena e alle gambe e il medico pensò ad un'infezione delle vie urinarie e mi prescrisse un'antibiotico che non servì a molto perche' i fastidi continuarono comunque, tra alti e bassi, per un paio di mesi.
Successivamente ebbi il mio primo rapporto completo e indolore e per altri 2 mesi non prestai molta attenzione a quello strascico di sintomi che gia' avevo. Due mesi dopo arrivò la mia prima cistite post-coitale che mi fece correre al pronto soccorso. Da li un bruciore a fine minzione non mi avrebbe piu' abbandonato.
Le cistiti post divennero sempre piu' frequenti alternandosi con episodi di candida.
Iniziò il mio calvario tra specialisti, esami, antibiotici e antimicotici.
Andai avanti così per 4 anni fino a quando non venni a conoscenza del forum e sentii telefonicamente Rosanna che mi aiutò moltissimo a fare i primi passi e che ringrazio infinitamente.
Nel 2010 andai dal Dott. Porru e mi fu diagnosticata la vulvodinia. Mi prescrisse d-mannosio, psyllogel per regolarizzare l'alvo, fermenti vaginali (Pregyn-S), dicoflor elle, lubrificante vaginale, cuprum hell e pomata all'arnica compositum (Hell) oltre a riabilitazione del pavimento pelvico.
Essendo di Varese mi rivolsi su suo consiglio al PCC, dove iniziai la riabilitazione con il Dott. Croci.
Alla prima valutazione:
-test dell'orologio positivo a ore 6 e 7
-test del nervo pudendo: ramo clitorideo +, ramo bulbocavernoso + a dx
Difficoltà nel reclutamento perineale.
Alternai terapie manuali+TENS.
Valutazione di fine percorso a distanza di un anno:
-ancora presente lieve ipertono
-test dell'orologio leggermente positivo
-test pudendo:tutti negativi
-non piu' presenti cistiti post coitali e diminuzione disuria post minzionale.
Mi consigliò di continuare con kegel reverse e autostiramento.
Alla visita successiva di controllo col Dott. Porru mi trovo' migliorata, ma persisteva questo bruciore a fine minzione.
Mi disse di prendere Pelvilen Forte, Vobis e Alfa Repagin da applicare localmente.
Dopo alcuni mesi la situazione era ancora invariata e mi consiglio' di sottopormi a una cistoscopia.
Ebbi paura... avevo letto di donne che dopo questo esame si trascinavano diversi fastidi e non volevo rischiare di compromettere ancora di piu' la mia situazione.
Mi diedi un periodo di pace, d'altra parte riuscivo a vivere dopo tempo una vita quasi normale, e riuscii a riappropriarmi della mia intimità senza piu' avere cistiti.
Nel 2011 decisi di cambiare specialista nella speranza di riuscire a fare quell'ultimo passetto che mi mancava per la guarigione e mi rivolsi al Dott. Pesce.
Eccomi finalmente... un ultimo passetto e invece... rullo di tamburi... vestibulodinia, muscoli ipertonici dolorabili alla compressione e cosi' ricominciai la riabilitazione di nuovo!
In piu' terapia farmacologica: Rivotril, Laroxyl ed Etinerv, come gran parte di voi.
Dopo 10 sedute la muscolatura andava decisamente meglio, i bruciori spontanei non c'erano piu' ma continuava a persistere quel fastidio finale quando urinavo.
Aggiunsi la famosa "crema del mal di testa" ma non riuscii ad usarla per molto perche' mi bruciava troppo e con il dottore decidemmo di sospenderla.
Successivamente sostituimmo laroxyl con cymbalta, poi cymbalta con zarelis, ma nulla questo bruciore da neuropatia non volle abbandonarmi. Dopo 3 anni di farmaci ero stanca, non avevo piu' voglia di pensare a questo problema, volevo solo un po'di tranquillità, tutto sommato ero riuscita ad arrivare ad un'ottimo risultato: non avevo piu' avuto ne cistiti, ne candida, non avevo piu' dolori ai rapporti , ne bruciori spontanei, soltanto rimaneva quel maledetto bruciore seppur sopportabile.
Con il Dott. Pesce facemmo il punto della situazione e decidemmo che non era piu' il caso di accanirsi, cosi' piano piano scalai i farmaci e ci accontentammo di questi risultati... in fin dei conti avevo ottenuto una guarigione al 90%!
Devo dire che fino a dicembre del 2017 ero comunque orgogliosa del mio percorso tanto da pensare che fosse giunta l'ora di allargare la famiglia.
Ebbi il mio primo rapporto non protetto e 2 sere dopo ero letteralmente in fiamme!!! Santo Mannosio che mi venne in soccorso, pensavo di avere un bell'attacco di cistite come i vecchi tempi e invece il giorno dopo la situazione si era quasi normalizzata... urinocultura e tampone negativi ma riniziai con alti e bassi.
A febbraio di quest'anno ho deciso di fare un controllo dal Dott. Pesce, parlandogli della mia voglia di maternità; i muscoli andavano benissimo, piriformi molto doloranti e i rapporti di nuovo dolorosi alla penetrazione.
Mi consigliò di riniziare con Laroxyl fino ad 8 gocce (quantitativo permesso anche in gravidanza), tiobec al posto di etinerv (anche questo utilizzabile in caso di gravidanza) da prendere ad oltranza.
Per quanto riguardava la gravidanza mi disse che era ok e che ci saremmo riaggiornati dopo 6 mesi.
Inizia intanto un periodo pesantissimo a causa di problemi di salute di mio padre e in più l'idea di prendere laroxyl se fossi rimasta incinta non mi faceva stare tranquilla, progetto che ben presto avrei abbandonato perchè era diventato impossibile pensare anche a questo. Prendo solo Tiobec sperando riesca a fare qualcosa.
A fine agosto vado al mare, mi stavo finalmente rilassando un attimo... becco la settimana di pioggia, avevo appena finito il ciclo, brillante idea di aggiungerci anche 2 rapporti perche' finalmente decidiamo di ridedicarci a noi e riiniziano bruciori spontanei, urgenza minzionale, bruciore all'ingresso della vagina (impossibile toccare la zona).
Prendo ausilium e faccio un'urinocultura che risulta negativa, stick negativi a nitriti, leggermente positivi a leucociti solo un giorno.
Nel frattempo ho prenotato la visita ginecologica di controllo dal Dott. Serati a cui parlo dei sintomi e dice di vedere delle perdite bianche riconducibili a candida, mentre dall'ecografia nota che in vescica ci sono dei corpuscoli che potrebbero essere batteri.
Sa che non prenderei antibiotici e antimicotici e mi consiglia di curare la candida come preferisco e che se i sintomi non fossero passati avrei dovuto assumere Lomexin ovuli. Tengo a precisare che mi sono sempre trovata bene con lui per la sua delicatezza e umanità ma il suo approccio verso le cure rimane comunque quello dei tradizionali ginecologi.
Io non sento prurito pur notando anch'io delle perdite biancastre piuttosto dense, assumo Nutriflor, elimino zuccheri e lieviti dall'alimentazione, introduco yogurt in vagina, applico lubrigyn localmente perche' e' una delle poche creme che non mi da fastidio, ma la situazione non migliora e mi decido a fare tampone vaginale ed esame delle urine completo.
Risultato tampone: ph 3.8, negativa ricerca microrganismi e lieviti, leucociti alcuni, lattobacilli numerosi.
Risultato esame urine: ph 6,5, emoglobina 0,03mg/dl, nitriti assenti, cellule epiteliali squamose:rare, cellule uroteliali: rare.
PAP TEST: assenza di lesioni intrapiteliali o neoplastiche maligne, alterazioni cellulari reattive associate ad infiammazione.
Ho fatto leggere i risultati al ginecologo, tutto nella norma ma consiglia ciclo di ovuli sopra indicati comunque che non farò!
Questa e' la mia situazione attuale: bruciori post minzione accentuati, bruciore al tatto all'ingresso vaginale, bruciore spontaneo post ciclo, rapporti impossibili, oltre ad aver avuto una sindrome premestruale molto intensa (dolori da ciclo già una settimana prima che mi arrivasse!)
Insomma... ricado nello sconforto, leggo, leggo tantissimo i vostri consigli eppure mi ritrovo di nuovo cosi', nuovamente a combattere, nuovamente confusa e arrabbiata perchè vorrei tanto tantissimo un figlio!
Non riesco ad identificare bene il problema avendo dagli esami una situazione buona! Con cosa devo combattere??Neuropatia o infezione non rilevata?
Ho proprio bisogno dei vostri consigli e spero davvero di riuscire con questa testimonianza ad aiutare anch'io qualcun'altro che vive queste situazioni.
D'altra parte penso che il dolore deve pur servire a qualcosa e bisogna trovarne il lato positivo... che senso ha soffrire se tutto resta a noi e non servisse per evitare la stessa cosa a qualcun'altro?
Grazie a tutti voi per aver fatto questo anche per me!