La storia di Marta

Re: La storia di Marta

Messaggioda 1PIMPI1 » mar dic 03, 2019 4:53 pm

Marti88 ha scritto:mi sembra di essere al punto di partenza.
ma no Marti, questo mai. A volte sembra di far passi indietro perché purtroppo queste patologie sono cosi, ma vedrai che a lungo andare andrà sempre meglio. Ci vuole pazienza lo so, non è facile, ma qui ci siamo noi per aiutarti ad essere un po' positiva forza! :pugile:

Il bruciore che senti è dovuto dall'urina che uscendo va a contatto con le mucose oppure è un bruciore vescicale?

Re: La storia di Marta

Messaggioda Marti88 » mar dic 03, 2019 7:47 pm

1PIMPI1 ha scritto:
Marti88 ha scritto:mi sembra di essere al punto di partenza.

Il bruciore che senti è dovuto dall'urina che uscendo va a contatto con le mucose oppure è un bruciore vescicale?


Sicuramente è un bruciore dovuto a l'urina che entra in contatto con le mucose probabilmente infiammate..
C'è qualcosa che posso fare?
Ho letto la storia di Alexandra... 4 anni di farmaci pfff

Re: La storia di Marta

Messaggioda 1PIMPI1 » mar dic 03, 2019 9:09 pm

Cerca di rendere l'urina meno acida prendi una puntina di bicarbonato o assumi regobasic.
Usa anche una crema a barriera tipo il vea bua spray.

Cmq Marta tutte queste cose ci sono scritte sul forum. Quando hai qualche dubbio, usa la funzione cerca vedrai quanti post ti si aprono.
Per quanto riguarda i farmaci, non siamo tutte uguali. C'è chi è guarito prima, chi dopo chi no e chi addirittura non ha preso farmaci. Siamo tutte diverse. In media però un due anni solitamente ci vogliono. Sai quando sei all'inizio fai il conto alla rovescia hai l'ansia di tutti sti farmaci e non vedi l'ora di smettere. Poi quando si sta meglio e si cominciano a diminuire le dosi, quasi non li vuoi lasciare per paura, la vivi diversamente. Ci vuole tempo e pazienza. Ma si arriva al traguardo, piano piano, con i tuoi tempi.. vedrai :potpot:

Re: La storia di Marta

Messaggioda Marti88 » mer dic 04, 2019 12:34 am

Credimi Pimpi, tutto il tempo che ho, lo passo a leggere questo forum con la speranza di imparare sempre di più e venirne fuori. Il fatto è che in questo periodo sono in panico totale e credo che il problema sia il cambio del farmaco. Ho veri e propri stati d'ansia perché i sintomi sono peggiorati notevolmente rispetto a quando prendevo il Laroxyl. Forse perché devo arrivare alla dose di 60 mg, sono ancora a 30mg. Per dirti ora mi è appena venuto mezzo attacco di panico perché ho un bruciore pazzesco che non riesco a placare nemmeno con gli esercizi e il calore che solitamente mi facevano stare meglio..
Non so che fare e non posso comunicare direttamente con il Dott. Galizia. Scusatemi ragazze, non vorrei essere cosi patetica ma proprio non ne vengo fuori..

Re: La storia di Marta

Messaggioda 1PIMPI1 » mer dic 04, 2019 8:12 am

Sicuramente il farmaco inciderà sulla tua ansia, è relativamente poco che lo prendi, ma tu non influire con i tuoi pensieri. Perché poi diventa tutto un circolo vizioso. Più hai ansia più hai bruciore.
Quando succede cosi vai di respirazione diaframmatica e cerca di fare qualcosa che ti distrae anche solo guardare un film coricata, O parlare con qualche amica.
Lo fai yoga? Ti aiuterebbe a gestire un po' l'ansia. Altrimenti io non mi stancherò mai di dire che lo psicologo in questi casi è davvero un grosso aiuto. Soprattutto se hai degli attacchi di panico da gestire.

Re: La storia di Marta

Messaggioda Marti88 » mer dic 04, 2019 12:07 pm

Brutta nottata stanotte, bruciore, ansia, tachicardia e scatti.. ho abbassato il dosaggio, non ho preso l'intera capsula. Ieri l'ho presa tutta e questi sono stati gli effetti.
Si Pimpi avrei bisogno di parlare con uno psicologo ma trovarne uno bravo è davvero tanto difficile... l'ultima da cui sono andata pensava solo a fregarmi soldi..
Comunque devo trovare il modo di alzare il dosaggio e farmi passare gli effetti collaterali..

Re: La storia di Marta

Messaggioda 1PIMPI1 » mer dic 04, 2019 12:53 pm

Allora Marta stai ancora a quella dose finchè non avrai più nessun effetto collaterale pesante. Poi ci penserai ad aumentare. ti ci vorrà più tempo, ma non importa. Si vede che sei molto sensibile a questi farmaci faranno il loro dovere anche a basse dose.
Lo dicevo proprio ieri ad un' altra utente. Quando avevo bruciore cosi forte che niente mi dava sollievo, con l'abbinamento ai medicinali per me è stato di vitale importanza l'utilizzo giorno e notte di allay. Senza non so come avrei fatto. Qui prima lo consigliavamo sempre (fai una ricerca). Potresti pensare di fare un tentativo. Lo so non costa poco e non è detto che per te funzioni. Io ai tempi ero disperata e le ho provate davvero tutte.

Marti88 ha scritto:bisogno di parlare con uno psicologo ma trovarne uno bravo è davvero tanto difficile
Lo so ma questo non deve farti arrenderti, ce ne sono di persone in gamba, se non lo è te ne accorgi dopo poco. Ti consiglio il percorso cognitivo comportamentale che è molto più pratico rispetto alla psicoanalisi (io comunque le ho fatte entrambi).

:ciao:

Re: La storia di Marta

Messaggioda alexsandra » mer dic 04, 2019 2:10 pm

Ciao Marta
Il passaggio da un farmaco all'altro è un momento critico perché c'è un periodo di tempo (che è quello che stai trascorrendo tu adesso) in cui il corpo è meno coperto dal farmaco, perché è proprio il passaggio.
Questo è il momento peggiore però vedrai che pian piano passa.
Innanzitutto non aumentare più finché non stai bene!
Prima di aumentare devi essere certa che il tuo corpo si sia abituato e tolleri bene gli effetti.
Se tu aumenti troppo presto rischi di stare male molto di più rispetto ad un aumento lento e graduale.
Una volta che il tuo corpo tollera bene un certo dosaggio aumenta ma sempre molto piano. Essendo che la capsula la devi aprire, se devi passare per esempio da 15 a 30, non c'è bisogno di farlo tutto in una volta, ma puoi anche farlo man mano, aumentando sempre un pò di più fino ad arrivare a 30, magari in un totale di 4 giorni.
Per quanto mi riguarda, e penso sia così per tante di noi, la cosa importante non è il tempo, ma l'obbiettivo finale!!
Si è vero io sono 4 anni che prendo farmaci, è pesante, è stancante... ma io voglio arrivare ad un punto in cui il sesso per me sarà solo ed esclusivamente piacere e se questo vuol dire prendere farmaci lo farò finché non arriverò al mio obbiettivo.
Cerca di focalizzarti di più su cosa vuoi raggiungere, più che sul beneficio rapido perché in queste patologie si sa che non è così!
Quando ho attacchi così pesanti di contrattura/neuropatia a me aiuta solo stretching (posizione della rana) e tantissimo calore.
Ti abbraccio Marta e credici perché starai bene anche tu!!!

Re: La storia di Marta

Messaggioda Marti88 » lun gen 13, 2020 7:48 pm

Buonasera ragazze!!
Volevo aggiornare un po' la mia situazione. Con molta difficoltà sono riuscita ad aumentare il Cymbalta fino a 60 mg come mi ha prescritto il Dott. Galizia. È stato difficile perché gli effetti collaterali sono stati un po' pesantucci, inizialmente nausea e ansia probabilmente scatenata dall'aumento del dolore e poi mal di testa pazzesco con l'aumento del dosaggio. Alla fine però ce l'ho fatta e ora sono a dosaggio completo..
Per circa una ventina di giorni sono stata bene! Avevo paura a dirlo e a pensarlo perché non mi sembrava vero! Sembrava impossibile. Pensavo, è sufficiente il farmaco giusto e basta per star bene?
Magari bastasse solo quello.. infatti è durata poco l'illusione. Ora sto di nuovo male.
Lo so che non si può guarire cosi di punto in bianco però non capisco questa ricaduta. Ho continuato a mettere calore e fare esercizi + fisioterapia. Perché questa ricaduta? I sintomi sono sempre quelli, bruciore post minzione che passa solo applicando calore. È contrattura? Il mio punto debole restano i muscoli parauretrali che dovrei trattare ma mi risulta difficile. Quando vado dalla fisioterapista e mi tocca quella zona mi sembra di sentire come se avessi delle botte. Sento tutto tirate. Mi ha consigliato di comprare i dilatatori e massaggiare con quelli ma ho paura di peggiorare ancora di piu la situazione.
Ragazze oltre al calore e gli esercizi che posso fare?
Perché mi contraggo sempre?
Finirà mai sto calvario? Il cymbalta mi aiuterà a guarire?
Ho la testa che mi scoppia di domande..
Avrei bisogno di un aiuto..
Appena penso di vedere la fine del tunnel, ecco che ritorna il buio.

Re: La storia di Marta

Messaggioda flo67 » lun gen 13, 2020 8:52 pm

Marti88 ha scritto:però non capisco questa ricaduta

Mi dispiace, ma è proprio una "brutta" caratteristica di queste patologie cioè l'andamento altalenante. Il segreto sta nel non farci troppo caso e andare avanti con la cura. Il cymbalta ora lo tolleri bene, ed è un ottimo risultato, credimi, ora devi solo aspettare che faccia effetto a lungo andare, perchè si sa ci vuole tanta pazienza ma poi i risultati arrivano sicuramente.
I parauretrali purtroppo sono quelli più tosti a guarire, perchè più in profondità, e ha ragione la fisioterapista, avresti bisogno di un "pimpo" che ti aiuta, in ogni caso non devi mai tralasciare gli esercizi decontratturanti in generale e in più potresti trovare aiuto anche in altri accorgimenti, quali l'allay oppure il cerotto fit.
Oh non mollare eh, forza che ce la fai, stai sulla strada giusta :pugile:
:ciao:

Re: La storia di Marta

Messaggioda alexsandra » lun gen 13, 2020 10:52 pm

Ciao Marta
Come ha detto anche Flo, le ricadute nelle nostre patologie possono succedere... ma ti dico anche che più andrai avanti nel tuo percorso di guarigione, meno ne avrai proprio perché stai guarendo!
Diciamo che possibili cause di eventuali ricadute possono essere: problemi con l'intestino (stitichezza o diarrea), una postura diversa dal solito (magari mettere i tacchi per tante ore o lo stare molto tempo seduta), freddo e umidità, rapporti più frequenti, aver bevuto poco o meno rispetto al solito.
Queste sono alcune idee che mi vengono in mente, dopo aver sperimentato alcune ricadute nel mio percorso.
Tu cerca di non darci troppo peso e continua per la tua strada non tralasciando gli accorgimenti, mi raccomando!
Per quanto riguarda i dilatatori, io mi sono trovata bene con i dilatan ma molte di noi si sono trovate bene anche con il "Pimpo"... prova a fare una ricerca con il tasto CERCA così puoi leggere varie opinioni al riguardo.
Ti consiglio di leggere le storie personali delle varie utenti... tante risposte secondo me le puoi trovare facilmente nelle esperienze delle altre persone!
Un abbraccio

Re: La storia di Marta

Messaggioda Marti88 » lun feb 17, 2020 5:22 pm

Ciao ragazze come state?
Passo di qua per aggiornare la mia storia.
Sono andata alla visita di controllo dal Dott. Galizia e complessivamente devo dire che è andata molto bene. Sto assumendo Cymbalta da un mese a dosaggio pieno (60 mg) e la situazione è migliorata. Il risultato della visita è stato: allo swab test presente ipersensibilità all’uretra, meglio gli altri segmenti del vestibolo. Alla digitopressione la muscolatura pelvica è normotonica a parte i segmenti parauretrali. Complessivamente meglio.
Quindi posso dire di essere contenta. Il miglioramento c’è stato e non lo credevo possibile!!

Ovviamente però la mia mente non riesce a godersi il momento e ad essere serena per un po’!!
Penso sempre che sia la calma prima della tempesta e che questo momento di “assenza di sintomi” sia il momentaneo effetto del Cymbalta . Penso che un giorno il mio corpo ne sarà assuefatto e ritorneranno tutti i sintomi e dovrò cambiare nuovamente farmaco. Penso che non guarirò mai e che se guarirò, sarà per un periodo e un giorno la malattia tornerà. Tutta questa negatività probabilmente deriva dal fatto che sono 15 anni che vado avanti con sto calvario (lo so che non è una giustificazione valida).

Altra problematica: purtroppo i rapporti sono ancora impossibili. Mi rendo conto che non posso pretendere il miracolo dopo cosi poco tempo però la situazione sta pesando parecchio sul mio stato d’animo.
A 31 anni ho bisogno di sentirmi donna, ho bisogno di fare l’amore con il mio ragazzo che praticamente non conosco dal punto di vista sessuale, ho bisogno di sentirmi normale, ho bisogno di andare in vacanza, lontano migliaia di chilometri da casa, poter fare l’amore sulla spiaggia, al tramonto, rilassata, senza alcun freno e senza la paura di poter star male, sentire bruciore, avere la cistite il giorno dopo, stare piegata sul water per un giorno intero, sperando che il mio ragazzo ritorni da qualche farmacia di uno sperduto villaggio con una scatola di pseudo Monuril…

Sono stanca ragazze. Non voglio fare la vittima, ma sono stanca. Ho voglia di vivere.
E’ una vita che sono frenata dalle paure e dalle ansie. Ora ho trent’anni e mi sembra di non aver mai vissuto.
Sto scrivendo tutto questo perché sono cose che non ho mai detto a nessuno e ora sento il bisogno di vomitarle fuori.
Mi rendo conto di aver bisogno di un supporto psicologico e l’ho trovato. Questa settimana andrò da una psicologa. So che sarà un percorso lungo e soprattutto comporterà sacrifici (tempo, strada e soldi) ma spero possa aiutarmi a togliere tutte queste paure e a “dimenticare” alcune cose brutte vissute in questi anni.
Scrivo queste cose perché so che solo voi potete capirmi. Quindi non rimproveratemi se per un momento non sarò positiva e vi confesserò tutti i miei pensieri negativi.
Lo so che bisogna essere positivi, credere nella guarigione e stressare il meno possibile il nostro corpo. Lo so. Ma a volte fa bene tirar fuori le nostre paure e avere qualcuno affianco che ce le sminuisca. Io ora ho bisogno di questo sebbene poi la mia malfidenza mi porterà a non crederci… (mi rendo conto, ho un carattere di cacca) …

E poi mi domando? Perché tutto ciò? Sono io che mi sono creata questa malattia? A causa delle mie ansie e del mio carattere costantemente depresso? E’ stato un trauma che ho subito o doveva semplicemente venirmi come a quelli che viene il diabete? E’una forma di difesa che ho per non vivere a pieno la mia vita?
Mille domande e nessuna risposta…
Direte: smettila di fartele!!! Eppure ogni notte prima di dormire, me le faccio.

In tv parlavano di cistite. Mia mamma mi chiama urlando “vieni a sentire!!”.
C’era un super professorone di non so quale università che dice: “Per combattere la cistite bisogna regolare l’intestino”!!
Ma daiii e questo ha una laurea??? E perché è da 15 anni che se ho un rapporto mi viene la cistite? Perché non ho l’intestino regolare? Perché dopo l’ennesima volta che sono andata dal mio medico di base a richiedere quel maledetto antibiotico, il medico non ha detto ”oh aspetta ma non è normale che questa ha sempre la cistite”.
Per quindici anni ho vagato come una matta da uno specialista all’altro per sentirmi dire: è la candida, è l’intestino, è l’hpv, hai i condilomi, devi fare il laser, fai i tamponi vaginali e uretrali, facciamo la cistoscopia, facciamo un ciclo di tens, sei contratta, non hai niente, bevi acqua, prendi fermenti, metti sta crema, prendi gli ovuli, hai le difese basse, devi fare sport, sei depressa, l’origine dei tuoi mali sono i tuoi genitori…
Penso sia normale che ora sia depressa e che penso che non guarirò mai.
Penso sia normale pensare che la fine di tutto questo sia una sola.
Perché quel superprofessorone non parla di VULVODINIA?
Perché alcune donne passano tutta la vita con questa malattia e nessuno la conosce?
Perché sono andata da un’esperta di vulvodinia e per un anno e mezzo mi ha fatto prendere solo integratori facendomi perdere una marea di soldi e tempo, mandandomi poi a fare il laser che sappiamo che è la cosa peggiore che si possa fare???
Quindi oltre a non avere medici che conoscono la patologia, abbiamo medici che la conoscono, ma non la sanno curare. Questo è un DRAMMA.

San Valentino. Dopo un periodo di instabilità e incomprensione trascorso con il mio ragazzo, ci siamo chiariti e ho pensato di fargli una sorpresa, robe da film.
Io sono quella fredda e stronza ma infondo sono l’eterna romanticona.
Gli riempio la casa di palloncini rossi a forma di cuore, glieli attacco sul soffitto con i nastri rossi che scendevano, candele ovunque, profumo di olio essenziale di Ylang Ylang, la tavola apparecchiata con candele, dolce a forma di cuore Pan di stelle e bottiglia di vino..
L’ho massaggiato per un’ora…
La fine di una situazione del genere è ovvia....
La mia fine invece è stata piangere. Punto.
Chi può capire cosa voglia dire non poter essere libera di amare fisicamente una persona?
Chi mi ridarà questi momenti persi?

Vi prego perdonatemi questo sfogo.
Non rimproveratemi.
Queste cose posso raccontarle solo a voi.

Un abbraccio a tutte

Re: La storia di Marta

Messaggioda giuliap » lun feb 17, 2020 7:32 pm

Ciao Marta! :ciao:
innanzitutto chiariamo subito una cosa:
Marti88 ha scritto:Vi prego perdonatemi questo sfogo.
Non rimproveratemi.

di che cosa dovremmo rimproverarti? di essere una donna che ha sofferto per svariati anni e che ora è stanca di combattere? di una donna che è stata rimbalzata per anni da un medico all'altro e che ha subito innumerevoli terapie prima di sentirsi finalmente compresa e di incominiciare a percorrere la strada giusta?
Guarda cara Marta che tutte noi abbiamo o abbiamo avuto momenti di sconforto, è NORMALE ! Ma tu stai combattendo non alla grande, alla GRANDISSIMA!!
e se rileggi il tuo ultimo messaggio noterai anche tu come le tue parole rivelino una VAGONATA DI FORZA.

Ancora mi ricordo quanto hai penato con il cymbalta, tutta la nausea che ti ha dato e adesso guardati:
Marti88 ha scritto:Sto assumendo Cymbalta da un mese a dosaggio pieno (60 mg) e la situazione è migliorata. Il risultato della visita è stato: allo swab test presente ipersensibilità all’uretra, meglio gli altri segmenti del vestibolo. Alla digitopressione la muscolatura pelvica è normotonica a parte i segmenti parauretrali. Complessivamente meglio.
Quindi posso dire di essere contenta. Il miglioramento c’è stato e non lo credevo possibile!!

Direi che DOBBIAMO essere contente! :love1:

Marti88 ha scritto:Ovviamente però la mia mente non riesce a godersi il momento e ad essere serena per un po’!!

Ecco su questo magari lavoriamoci, perchè non puoi goderti il momento? Lo sai che la mente gioca un ruolo importante in queste patologie e cercare di essere un pò rilassate o comunque propense verso i buoni pensieri non può far altro che aiutarci. E te lo dico perchè anche io sto combattendo questa battaglia e sperimento sulla mia pelle tutti i successi e gli insuccessi..e ho capito solo una cosa. é vero oggi sto bene e questo non vuol dire che anche domani sarà così..ma dopo tutto questo tempo conosco il mio corpo, cerco di ascoltarlo il più possibile e sicuramente ho a disposizione molte più armi (e conoscenze) per far rientrare la situazione.

Marti88 ha scritto:Altra problematica: purtroppo i rapporti sono ancora impossibili.

per ora. Dai ancora un pò di tempo al cymbalta, se comunque hai ancora un pò di fastidi magari è più facile contrarsi e quindi sentire dolore. é una risposta "normale" che il nostro corpo dà..non so se hai letto la mia storia, anche per me i rapporti sono e sono stati a lungo un punto dolente..ero riuscita ad ritornare ad una situazione normale e poi una brutta ricaduta di candida mi ha tenuta "a riposo" per quasi due mesi..dopo di che quando ho riprovato, pur non avendo grandi fastidi, il mio corpo non era pronto, era teso ed ero tesa tutta io perchè avevo paura di sentire male, di avere male dopo o di avere un'altra volta la candida..ci ho messo tanto tempo, tanta pazienza..e anche io mi sono sentita una donna diversa perchè non riuscivo ad amare completamente il mio ragazzo..però non è così!! Siamo diverse si ma perchè siamo più delicate, più sensibili e non possiamo farcene una colpa di questo!
Il tuo ragazzo da quello che ho capito ti sta vicino in questo momento?

Marti88 ha scritto:poter fare l’amore sulla spiaggia, al tramonto, rilassata, senza alcun freno e senza la paura di poter star male, sentire bruciore, avere la cistite il giorno dopo, stare piegata sul water per un giorno intero, sperando che il mio ragazzo ritorni da qualche farmacia di uno sperduto villaggio con una scatola di pseudo Monuril…

ma sei sicura che fare l'amore sulla spiaggia sia così piacevole? secondo me i granelli si infilerebbero ovunque e farebbero venire la cistite anche a chi non ne hai mai sofferto! :pp dai ovviamente qui sto scherzando e cercando di sdrammatizzare un pò, e devo dire che mi sono immedesimata anche io sull'immagine del tuo ragazzo che va alla ricerca di medicine in lande sperdute...beh consolati pensando che almeno hai accanto una persona che lo farebbe per te! Cerca di trovare il lato positivo delle cose sempre Marta, è l'unico modo che hai per vedere quanto in realtà la vita sia bella nonostante tutti i casini che abbiamo!

E sai che c'è che sono sicura che tornerai ad avere rapporti, che partirai con il tuo ragazzo per una meta esotica super instagrammabile e farai tanto sesso, tanto che il tuo ragazzo ti dirà "ahò e mo basta però che me devo riposà!" :lol: :lol:

Marti88 ha scritto:Questa settimana andrò da una psicologa.

ottimo anche questo! buttare fuori tutto quello che abbiamo dentro non può fare altro che aiutarci e sicuramente vedrai che riceverai un sacco di spunti che ti aiuteranno :love1:

Ti abbraccio forte cara Marta!
ps. questa settimana anche io comincerò cymbalta e indovina da quale fra le molte storie ho preso coraggio per cominciarlo?
qui ci si aiuta a vicenda! :potpot:

Re: La storia di Marta

Messaggioda Mare73 » mar feb 18, 2020 5:46 pm

Marti88 ha scritto:Penso sempre che sia la calma prima della tempesta e che questo momento di “assenza di sintomi” sia il momentaneo effetto del Cymbalta . Penso che un giorno il mio corpo ne sarà assuefatto e ritorneranno tutti i sintomi e dovrò cambiare nuovamente farmaco.
In effetti, è possibile che un farmaco faccia molto effetto all'inizio dell'assunzione e, dopo un periodo, un po' meno: però nel frattempo tu avrai continuato a lavorare anche sulla muscolatura e quindi, anche se il Cymbalta dovesse iniziare a essere meno efficace su di te, i nervi non saranno più stretti nella morsa della contrattura iniziale. E di conseguenza eventuali dolori e fastidi da neuropatia non saranno più intensi come all'inizio del percorso.

Marti88 ha scritto:Mi rendo conto di aver bisogno di un supporto psicologico e l’ho trovato.
Bravissima. Ci vuole coraggio per ammettere di aver bisogno di aiuto. E, dopo averlo ammesso, ci vuole coraggio pure per chiederlo. Tu l'hai fatto.

Marti88 ha scritto:Gli riempio la casa di palloncini rossi a forma di cuore, glieli attacco sul soffitto con i nastri rossi che scendevano, candele ovunque, profumo di olio essenziale di Ylang Ylang, la tavola apparecchiata con candele, dolce a forma di cuore Pan di stelle e bottiglia di vino.. L’ho massaggiato per un’ora…
Evabbe', ma tutto sto sbattimento per una trombata??? Nooooo, dai... :mrgreen:
Scusa se la butto sul ridere, capisco bene la delusione la frustrazione, il senso di inadeguatezza... Il punto però è: eri emozionata mentre preparavi tutto? Ti batteva forte il cuore quando lui è entrato e ha fatto un'espressione incredula? Siete stati bene?
Ecco.

Re: La storia di Marta

Messaggioda Marti88 » mer feb 19, 2020 8:03 pm

Ragazze mi avete fatto sorridere un sacco! Vi ringrazio tantissimo per il vostro grande sostegno! Grazie Giuliap e Mare73!

Ebbene si, sono riuscita a tener duro e a sconfiggere gli effetti collaterali del Cymbalta e ora posso dire a chiunque mi legga: TENETE DURO. Il peggio, se dovete prenderlo, sono le prime due o tre settimane ma aumentandolo piano piano e rispettando le tempistiche del nostro corpo, ce la possiamo fare. (Giulia se hai bisogno di sostegno, io ci sono!)

Vi ringrazio perché nei momenti di totale sconforto mi sono affidata a voi e voi c’eravate. Mi avete detto di tenere duro, di andare avanti, di prendere lo zenzero per la nausea e che tutto sarebbe passato. E così è stato. Ora devo credere nella guarigione ed essere positiva, anche se è difficile.

Questa mattina sono andata dalla psicologa e ho trovato una persona meravigliosa che ha saputo capirmi al cento per cento quindi sono sicura che con lei potrò togliere alcune mie paure e pensieri negativi. Spero che questo sia un percorso che mi aiuterà a cambiare perché voglio imparare a godere delle cose belle.
E’ da troppo tempo che mi lascio prendere dall’ansia. Ora basta. Voglio essere felice.

Per quanto riguarda i rapporti, ho preteso troppo da me. E’ troppo presto per il mio corpo per cui devo accantonare il pensiero. Vi dico questo perché l’altra sera ho provato il dilatatore ed è stata una catastrofe. Nel mentre non provavo dolore, né bruciore, il che mi sembrava un sogno. L’inferno però si è scatenato il giorno dopo e un po’ oggi. E’ come se avessi infiammato tutto e sono ritornati i sintomi: bruciore pazzesco come se avessi un palo infuocato là in mezzo e avevo il terrore di fare la pipì.
Secondo voi è normale?

Ora la situazione si è un po’ attenuata con esercizi di stretching e calore ma vi dico che mi è venuto il panico. Appena sento il dolore forte (tipo dolore da cistite) mi sale un ansia assurda. Tachicardia, vampate di calore e le gambe non mi tengono più. La testa parte e in un secondo sono in grado di fare dieci pensieri atroci. Ecco devo lavorare un pò su questo…
Spero un giorno di riprendere ad avere rapporti. Ho accanto a me un santo che non pretende e sono sicura che andrebbe a prendermi il Monuril in mezzo a lande sperdute però a me non basta… vorrei amarlo completamente, liberamente e togliermi questo peso di dosso. Insomma un bel lavoro lungo, fisico e mentale. Eppure mi sembra di aver cominciato sto “lavoro” da una vita… e mi sembra di essere solo che all’inizio.

Un abbraccio

Re: La storia di Marta

Messaggioda LisaBetta » gio feb 20, 2020 10:51 am

Marti88 ha scritto:l’altra sera ho provato il dilatatore ed è stata una catastrofe. Nel mentre non provavo dolore, né bruciore, il che mi sembrava un sogno. L’inferno però si è scatenato il giorno dopo e un po’ oggi.

Quale hai usato? Per quanto tempo? Hai utilizzato abbondante lubrificante?
Invece con gli automassaggi come va? Perdona la mia poca memoria….
:-gulp

Re: La storia di Marta

Messaggioda Marti88 » gio feb 20, 2020 11:38 am

Ciao Lisabetta! Ho comprato i dilatatori della kit Velvi Maxi, consigliati dalla fisioterapista e ho usato il più piccolo quindi diametro 2.5 cm lunghetta 8.5 cm.
Ho utilizzato il lubrificante Xanagel, l'ho messo sia sul dilatatore che sulla patata. Il passaggio è stato tranquillo, non ho sentito dolore, non mi dava fastidio quindi ho pensato... proviamo a muoverlo come se stessi facendo un automassaggio, quindi l'ho spostato un po a destra e un po a sinistra. Ho sbagliato. Dovevo star ferma e basta.
Da li ho iniziato a sentire un po di fastidio e il dilatatore che tendeva ad uscire quindi l'ho inserito per due tre volte poi ho detto basta. Il giorno dopo inferno, super bruciore...
Gli automassaggi non li sto facendo.
Che sia il caso di fare quelli e accantonare i dilatatori per un po?

Re: La storia di Marta

Messaggioda giuliap » gio feb 20, 2020 12:33 pm

Ciao Marta! :ciao:
più leggo la tua storia e più trovo somiglianze con la mia! Ti sento molto vicina a livello di problematiche, sintomi, fastidi e paure ma allo stesso tempo ritrovo in te la mia stessa grinta e la ricerca profonda di quella positività necessaria per sbloccare tutte le situazioni più difficili.

Marti88 ha scritto:il pensiero. Vi dico questo perché l’altra sera ho provato il dilatatore ed è stata una catastrofe. Nel mentre non provavo dolore, né bruciore, il che mi sembrava un sogno. L’inferno però si è scatenato il giorno dopo e un po’ oggi. E’ come se avessi infiammato tutto e sono ritornati i sintomi: bruciore pazzesco come se avessi un palo infuocato là in mezzo e avevo il terrore di fare la pipì.
Secondo voi è normale?


anche a me è capitato la prima volta che ho usato il vibratore. li per lì non ho sentito nulla e poi sono stata per un bel pò infiammata...è normale, si.
La zona del vestibolo deve pian piano riabituarsi..quindi il mio consiglio è solo uno: NON MOLLARE. Riprova pian piano, appena starai meglio e vedrai che con molta costanza i fastidi si atteneruanno sempre di più..e lo stesso discorso vale per i rapporti. Non passerai dall'avere tanto fastidio al non averne più..ma ogni volta i fastidi saranno sempre minori..
mi raccomando utilizza tanto lubrificante e dopo applica una crema lenitiva..io ancora adesso subito dopo applico olio vea. In realtà prima lo mettevo anche la mattina e la sera prima di andare a dormire, proprio come crema emolliente per far si che il vestibolo si ammorbidisse sempre di più.
Ancora adesso se ho un rapporto e poi mi sento infiammata o sento tirare più del dovuto metto un ovulo santes.
e mi raccomando anche dopo aver usato il dilatore/vibratore esegui i vari accorgimenti indicati nel post rapporto: calore, stretching e automassaggi.

Marti88 ha scritto:Gli automassaggi non li sto facendo.
Che sia il caso di fare quelli e accantonare i dilatatori per un po?

ecco appunto :): reintroduci a giorni alterni gli automassaggi (e anche lì subito dopo applica una crema lenitiva, vea olio, lo spray alla vitaminaE della Tili...) e poi quando ti sentirai meglio riproverai con il dilatore.

Marti88 ha scritto:Eppure mi sembra di aver cominciato sto “lavoro” da una vita… e mi sembra di essere solo che all’inizio.

però secondo me adesso hai degli strumenti che prima non avevi. é come se per tanti anni avessi camminato in salita con un masso da 20kg legato in vita e adesso invece hai un carrellino con cui portarlo: la salita sarà sempre faticosa ma meno di prima...non so se il paragone regge..tu prendilo per buono però! :lol: :lol:

:ciao: :ciao: :baci: :baci:


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