Un capitolo che ho sperato ad ogni costo di non dover vivere
Inviato: mer lug 04, 2018 10:42 pm
Care ragazze, vi seguo da diverso tempo e oggi mi decido a scrivere anch'io la mia storia, sperando che più di qualcuna possa identificarcisi e trarre anche qualche spunto da ciò che seguirà.
Inizio con il dire che la salute è sempre stata dalla mia parte, e difatti la mia storia inizia solamente quest'anno. L'uniche mie grandi vulnerabilità sono sempre unicamente state le rigidità muscolari della schiena, avendo una vita molto sedentaria, che ho risolto brillantemente con alcune sedute di agopuntura praticate dal Dottor Loss già sei anni fa, e tenute perfettamente sotto controllo attraverso esercizi di allungamento muscolare. Sono infatti molto flessibile a livello muscolare grazie allo stretching che pratico da sempre.
Non ho mai affrontato parti, non ho mai sofferto di endometriosi nè di cistiti, nè di colon irritabile, nè di emorroidi, non sono in sovrappeso, non ho mai abortito, non ho cisti ovariche, nè episodi di annose infezioni / candidosi ricorrenti, e i rapporti non sono mai stati traumatici, e se si rivelavano dolorosetti in fase iniziale era per assenza di lubrificazione, da cui però non sono mai seguite conseguenze significative. Eppure eccomi qui, fra voi, che siete davvero una forza.
Due anni e mezzo fa ho iniziato ad assumere la pillola anticoncezionale Novadien per "curare" un acne tardivo sopraggiunto a 29 anni a seguito di una grossissima delusione professionale.
Nel corso di questi due anni non ho più avuto ciclo (che non è mai stato troppo abbondante nè particolarmente doloroso) nè secrezioni di alcun tipo. Dunque c'era sicuramente una secchezza pregressa che però non è mai stata causa di fastidi, nemmeno durante i rapporti sessuali (anche se i rapporti in questi due anni sono sempre stati molto sporadici, avendo passato un anno nel sud est della Cina e l'altro ancora in Spagna- quindi nessuna stabilità geografica e soprattutto nessuna regolarità sessuale).
A dicembre 2017 ennesimo trasloco e rientro in Italia, evidentemente debilitata e soprattutto completamente disabituata al freddo. A gennaio 2018 di quest'anno ho avuto il primo episodio di bronchite pesantissima, curato con un trattamento antibiotico di una settimana. (Mecladin)
A febbraio la ricaduta con la bronchite che trascinandosi per diverso tempo ho curato con un secondo trattamento antibiotico e con delle fiale di cortisone nebulizzate nell'aerosol. Gli spasmi di tosse erano talmente forti e frequenti da non riuscire nemmeno a dormire quindi l'antibiotico (Clavulin) mi è parso davvero l'unica soluzione a cui sono ricorsa in extremis. in arrivo da poco in una nuova realtà professionale non volevo del resto maturare giorni di assenza, e ricordo che più di qualche volta andai a lavoro anche con la febbre. (colossale cazzata).
A fine febbraio DI QUEST'ANNO ho avuto i primi bruciori intimi. Inizialmente pensavo fosse la candida (di cui avrò sofferto in forma lievissima due tre volte nella vita peraltro in coincidenza di un rapporto non protetto con il solito partner estivo, e che risolvevo in tre giorni netti con il ginocanesten). Le prime applicazioni di ginocanesten con mio stupore non risolsero nulla, interruppi e presi dunque la Hyalogin gyn lavanda, risolvendo in poco tempo tutto.
A fine marzo, dopo una totale remissione dei sintomi, di nuovo fastidi, peraltro in coincidenza con la settimana di interruzione della pillola dove ricordo che ebbi leggerissime perdite di ciclo mestruale (una rarità) forse alterarono il ph. Iniziai autonomamente i fermenti lattici a seguito degli esiti del tampone, che rivelarono ceppi isolati di candida in rare colonie, nonchè alcune colonie di escherichia ed esterococco. (presenza lattobacillare del tutto incomprensibile, infatti non mi rivolgerò più a quel laboratorio). Tutto si risolse in poco tempo.
Ma a fine aprile di nuovo, altri fastidi, curati con GSE intimo 90 tav e Activbiotic 10FL. Anche in questo caso, remissione totale dei sintomi in una decina di giorni. il 2 maggio ho avuto un rapporto non protetto, da cui sono ricomparsi i fastidi A OLTRANZA, e che mi trascino fino ad oggi, con manifestazioni sempre differenti.
Il 4 maggio prendo Clogin Elle ovuli, non risolvo nulla. Non avendo una visita ginecologa in tempi utili in pronto soccorso una settimana dopo mi prescrivono, alla luce degli esiti del tampone che ti allego, Macmirror Complex, a seguito di questo trattamento di dieci gg ho una regressione totale dei sintomi durata però appena due giorni. Spaventata vado dal medico di base e mi faccio prescrivere il Fluconazolo per la candida, assunto per una settimana per via sistemica, poi ho temuto potesse debilitarmi ulteriormente e ho sospeso subito, anche grazie alle preziose informazioni che acquisivo da qui.
Nel frattempo l'analisi delle urine risulta negativa.
Segue visita medica con l'ostetrica Ester Veronese. La sua cura è acqua fresca, e la diagnosi assolutamente poco chiara. Nessuna regressione dei sintomi. Le avevo inoltre segnalato il mio sospetto che si trattasse di vulvodinia, avendo una parente che ne ha sofferto e conoscendone molto bene i sintomi, ma lei lo escluse categoricamente per mancanza dei tempi di evoluzione della sindrome. Siamo al 21 di maggio. Durante la visita inoltre controlla la funzionalità del pavimento pelvico e trova un unico trigger point a livello del muscolo pubcoccigeo. Questa rigidità è stata risolta subito con successo, al secondo incontro non c'era più nulla e l'assenza di rigidità mi è stata confermata anche da Grassi.
La Ester sostiene che sarebbe utile nel mio caso iniziare l'agopuntura per modulare la mia "attivazione emotiva", contatto dunque Grassi (che è anche agopuntore) ma approfitto della sua competenza per farmi fare una visita completa anche a conferma dell'analisi già fatta da Ester, che esclude parimenti diagnosi di vulvodinia e parla di "Disturbo vulvare aspecifico quale conseguenza di una serie di fattori pregressi: ipoestrogenismo relativo secondario all'uso di pillola a basso dosaggio estrogenico, antibioticoterapia protratta per bronchite con conseguente disbiosi intestinale e vaginale, alterazione del pH vaginale. L'evidenza di vaginite da candida e di vaginosi batterica (peraltro in bassa carica) sono da considerarsi secondarie ai fattori sopradescritti, e non causa primaria di malattia. Conclude: "nessuna significativa allodinia vulvare. Visita vaginale: mucosa del vestibolo sottile, con segni di lieve distrofia. Non ipermobilità dell'uretra. Stress test: negativo. Test del mm Pubcoccigei: nessun segno di significativo ipertono. Alla digitopressione dei tender/trigger points non si evoca significativa dolorabilità." La diagnosi che tutte vorrebbero insomma. Peccato che nn fossi convinta.
Ad oggi ho un pH di 5 e non sento più odori sgradevoli, ho inoltre eliminato i lieviti e ridotto al minimo gli zuccheri per non far proliferare la candida, e applicato il protocollo miriam, anche se a livello topico non sono stata costante perchè ho preferito seguire il principio del "less is more" di Grassi, ovvero meno metti meglio è (che condivido).
Ad ogni modo non contenta ho cercato con ostinazione una diagnosi differenziale, e sono approdata dal dottor Pesce a cui miracolosamente si liberò un posto dopo qualche giorno dal mio primo tentativo di prenotazione e dal dottor Torresani, che si espressero invece in termini differenti e confermano i miei sospetti di vulvodinia.
Ho già iniziato ad assumere il Laroxil (4 gocce perchè contrariamente alle indicazioni di Pesce voglio diluire l'aumento del dosaggio nel maggior arco di tempo possibile), ad oggi ho riscontrato solo lo spiacevole effetto della sonnolenza, metto infine in loco una compressa di ansiolin la sera, più Etinerv due volte al dì per tutto il periodo della cura (già avevo finito un ciclo di Pelvilen dual act acquistato autonomamente). Oggi ho acquistato anche Oti Prodeg Gel e domani dovrebbe arrivarmi il dispositivo Allay. Il protocollo Pesce differisce drasticamente da quello di Torresani, che come ben sapete si basa sui microdosaggi e su continue plicature della pelle, per me davvero difficili da seguire considerando che a sua detta sono piena di neuropatie (ma dico io, se vi plicano la pelle dell'interno coscia non è normale avvertire fastidio? mi sono letta per bene anche le parti in inglese delle sue dispense ma la verifica costante dell'area prettamente cutanea e la teoria del microdosaggio non mi pare siano vivacemente sostenute). Con Torresani mi sono trovata bene sotto l'aspetto umano fino ad un certo punto, nell'arco di un mese l'ho contattato solo due volte e la seconda osò indisporsi solo perchè avevo chiesto se fosse o meno il caso di sottoporsi ad un esame nel nervo pudendo nel centro Malaguti, dicendomi che lui non può perdere tempo a fare lezioni di medicina a una che non ne capisce un accidenti. In buona sostanza, anche i migliori medici ci vorrebbero analfabete e facilone, e ognuno di loro squalifica i protocolli dell'altro gettandoti in uno stato di disorientamento davvero sconfortante.
PROSSIMI PASSI:
A metà luglio inizierò la TENS con l'equipe di Murina. L'ostetrica sostiene che la vulvodinia ci sia in forma minima, nonostante io sia da lei risultata quasi del tutto negativa allo swab test (a cui invece risultai positiva con Pesce anche perchè la sua visita coincise con il giorno prima del ciclo mestruale). Insomma, non mi sono fatta mancare proprio nessuno e in meno di due mesi ho fatto il giro di quelli che, secondo questo forum, dovrebbero essere i migliori specialisti d'italia. A fine ottobre inoltre ho già prenotato una visita con la professoressa Coda, che ha tempi di attesa infinita e mi risulta essere l'unica che porta avanti il protocollo Spano. Infine tra qualche giorno inizio anche le terapie manuali da Pesce con l'assistente Isabella.
Non voglio addentrarmi in valutazioni di carattere professionale che non mi competono, ma il mio problema è, sostanzialmente, che non mi fido dei medici, nemmeno dei migliori, mi studio le cose accanitamente da sola e cerco di non affidarmi ciecamente a nessuno, ma procedo secondo un metodo il più possibile integrato e combinato, anche e soprattutto grazie a VOI.
Alla fine penso che il carburante che ha dato avvio a questo meraviglioso forum sia stato proprio il senso di sfiducia che abbiamo maturato per la classe medica. Come biasimarvi :)
LA MIA SINTOMATOLOGIA:
Si è sempre presentata in modo decisamente variabile, sono passata da lievi bruciori vulvari/ sensazione di calore/tensioni perineali nel corso del mese di maggio, a sensazioni di pizzichii e formicolii in zona monte di venere o grandi labbra nel mese di giugno durante la camminata, specie se sostenuta. A seguito della sospensione della Novadien (un mese fa), le mucose mi paiono molto meno secche e non ho più avuto bruciori spontanei. Ad oggi però alterno le sensazioni di gonfiore (il clitoride mi sembra a volte effettivamente ingrossato), ad irritazione della forchetta. Durante la minzione nessun fastidio.
Mi dispiace infinitamente per le lungaggini e la tediosa dovizia di particolari.
Infinite grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi,
vi abbraccio tutte.
Inizio con il dire che la salute è sempre stata dalla mia parte, e difatti la mia storia inizia solamente quest'anno. L'uniche mie grandi vulnerabilità sono sempre unicamente state le rigidità muscolari della schiena, avendo una vita molto sedentaria, che ho risolto brillantemente con alcune sedute di agopuntura praticate dal Dottor Loss già sei anni fa, e tenute perfettamente sotto controllo attraverso esercizi di allungamento muscolare. Sono infatti molto flessibile a livello muscolare grazie allo stretching che pratico da sempre.
Non ho mai affrontato parti, non ho mai sofferto di endometriosi nè di cistiti, nè di colon irritabile, nè di emorroidi, non sono in sovrappeso, non ho mai abortito, non ho cisti ovariche, nè episodi di annose infezioni / candidosi ricorrenti, e i rapporti non sono mai stati traumatici, e se si rivelavano dolorosetti in fase iniziale era per assenza di lubrificazione, da cui però non sono mai seguite conseguenze significative. Eppure eccomi qui, fra voi, che siete davvero una forza.
Due anni e mezzo fa ho iniziato ad assumere la pillola anticoncezionale Novadien per "curare" un acne tardivo sopraggiunto a 29 anni a seguito di una grossissima delusione professionale.
Nel corso di questi due anni non ho più avuto ciclo (che non è mai stato troppo abbondante nè particolarmente doloroso) nè secrezioni di alcun tipo. Dunque c'era sicuramente una secchezza pregressa che però non è mai stata causa di fastidi, nemmeno durante i rapporti sessuali (anche se i rapporti in questi due anni sono sempre stati molto sporadici, avendo passato un anno nel sud est della Cina e l'altro ancora in Spagna- quindi nessuna stabilità geografica e soprattutto nessuna regolarità sessuale).
A dicembre 2017 ennesimo trasloco e rientro in Italia, evidentemente debilitata e soprattutto completamente disabituata al freddo. A gennaio 2018 di quest'anno ho avuto il primo episodio di bronchite pesantissima, curato con un trattamento antibiotico di una settimana. (Mecladin)
A febbraio la ricaduta con la bronchite che trascinandosi per diverso tempo ho curato con un secondo trattamento antibiotico e con delle fiale di cortisone nebulizzate nell'aerosol. Gli spasmi di tosse erano talmente forti e frequenti da non riuscire nemmeno a dormire quindi l'antibiotico (Clavulin) mi è parso davvero l'unica soluzione a cui sono ricorsa in extremis. in arrivo da poco in una nuova realtà professionale non volevo del resto maturare giorni di assenza, e ricordo che più di qualche volta andai a lavoro anche con la febbre. (colossale cazzata).
A fine febbraio DI QUEST'ANNO ho avuto i primi bruciori intimi. Inizialmente pensavo fosse la candida (di cui avrò sofferto in forma lievissima due tre volte nella vita peraltro in coincidenza di un rapporto non protetto con il solito partner estivo, e che risolvevo in tre giorni netti con il ginocanesten). Le prime applicazioni di ginocanesten con mio stupore non risolsero nulla, interruppi e presi dunque la Hyalogin gyn lavanda, risolvendo in poco tempo tutto.
A fine marzo, dopo una totale remissione dei sintomi, di nuovo fastidi, peraltro in coincidenza con la settimana di interruzione della pillola dove ricordo che ebbi leggerissime perdite di ciclo mestruale (una rarità) forse alterarono il ph. Iniziai autonomamente i fermenti lattici a seguito degli esiti del tampone, che rivelarono ceppi isolati di candida in rare colonie, nonchè alcune colonie di escherichia ed esterococco. (presenza lattobacillare del tutto incomprensibile, infatti non mi rivolgerò più a quel laboratorio). Tutto si risolse in poco tempo.
Ma a fine aprile di nuovo, altri fastidi, curati con GSE intimo 90 tav e Activbiotic 10FL. Anche in questo caso, remissione totale dei sintomi in una decina di giorni. il 2 maggio ho avuto un rapporto non protetto, da cui sono ricomparsi i fastidi A OLTRANZA, e che mi trascino fino ad oggi, con manifestazioni sempre differenti.
Il 4 maggio prendo Clogin Elle ovuli, non risolvo nulla. Non avendo una visita ginecologa in tempi utili in pronto soccorso una settimana dopo mi prescrivono, alla luce degli esiti del tampone che ti allego, Macmirror Complex, a seguito di questo trattamento di dieci gg ho una regressione totale dei sintomi durata però appena due giorni. Spaventata vado dal medico di base e mi faccio prescrivere il Fluconazolo per la candida, assunto per una settimana per via sistemica, poi ho temuto potesse debilitarmi ulteriormente e ho sospeso subito, anche grazie alle preziose informazioni che acquisivo da qui.
Nel frattempo l'analisi delle urine risulta negativa.
Segue visita medica con l'ostetrica Ester Veronese. La sua cura è acqua fresca, e la diagnosi assolutamente poco chiara. Nessuna regressione dei sintomi. Le avevo inoltre segnalato il mio sospetto che si trattasse di vulvodinia, avendo una parente che ne ha sofferto e conoscendone molto bene i sintomi, ma lei lo escluse categoricamente per mancanza dei tempi di evoluzione della sindrome. Siamo al 21 di maggio. Durante la visita inoltre controlla la funzionalità del pavimento pelvico e trova un unico trigger point a livello del muscolo pubcoccigeo. Questa rigidità è stata risolta subito con successo, al secondo incontro non c'era più nulla e l'assenza di rigidità mi è stata confermata anche da Grassi.
La Ester sostiene che sarebbe utile nel mio caso iniziare l'agopuntura per modulare la mia "attivazione emotiva", contatto dunque Grassi (che è anche agopuntore) ma approfitto della sua competenza per farmi fare una visita completa anche a conferma dell'analisi già fatta da Ester, che esclude parimenti diagnosi di vulvodinia e parla di "Disturbo vulvare aspecifico quale conseguenza di una serie di fattori pregressi: ipoestrogenismo relativo secondario all'uso di pillola a basso dosaggio estrogenico, antibioticoterapia protratta per bronchite con conseguente disbiosi intestinale e vaginale, alterazione del pH vaginale. L'evidenza di vaginite da candida e di vaginosi batterica (peraltro in bassa carica) sono da considerarsi secondarie ai fattori sopradescritti, e non causa primaria di malattia. Conclude: "nessuna significativa allodinia vulvare. Visita vaginale: mucosa del vestibolo sottile, con segni di lieve distrofia. Non ipermobilità dell'uretra. Stress test: negativo. Test del mm Pubcoccigei: nessun segno di significativo ipertono. Alla digitopressione dei tender/trigger points non si evoca significativa dolorabilità." La diagnosi che tutte vorrebbero insomma. Peccato che nn fossi convinta.
Ad oggi ho un pH di 5 e non sento più odori sgradevoli, ho inoltre eliminato i lieviti e ridotto al minimo gli zuccheri per non far proliferare la candida, e applicato il protocollo miriam, anche se a livello topico non sono stata costante perchè ho preferito seguire il principio del "less is more" di Grassi, ovvero meno metti meglio è (che condivido).
Ad ogni modo non contenta ho cercato con ostinazione una diagnosi differenziale, e sono approdata dal dottor Pesce a cui miracolosamente si liberò un posto dopo qualche giorno dal mio primo tentativo di prenotazione e dal dottor Torresani, che si espressero invece in termini differenti e confermano i miei sospetti di vulvodinia.
Ho già iniziato ad assumere il Laroxil (4 gocce perchè contrariamente alle indicazioni di Pesce voglio diluire l'aumento del dosaggio nel maggior arco di tempo possibile), ad oggi ho riscontrato solo lo spiacevole effetto della sonnolenza, metto infine in loco una compressa di ansiolin la sera, più Etinerv due volte al dì per tutto il periodo della cura (già avevo finito un ciclo di Pelvilen dual act acquistato autonomamente). Oggi ho acquistato anche Oti Prodeg Gel e domani dovrebbe arrivarmi il dispositivo Allay. Il protocollo Pesce differisce drasticamente da quello di Torresani, che come ben sapete si basa sui microdosaggi e su continue plicature della pelle, per me davvero difficili da seguire considerando che a sua detta sono piena di neuropatie (ma dico io, se vi plicano la pelle dell'interno coscia non è normale avvertire fastidio? mi sono letta per bene anche le parti in inglese delle sue dispense ma la verifica costante dell'area prettamente cutanea e la teoria del microdosaggio non mi pare siano vivacemente sostenute). Con Torresani mi sono trovata bene sotto l'aspetto umano fino ad un certo punto, nell'arco di un mese l'ho contattato solo due volte e la seconda osò indisporsi solo perchè avevo chiesto se fosse o meno il caso di sottoporsi ad un esame nel nervo pudendo nel centro Malaguti, dicendomi che lui non può perdere tempo a fare lezioni di medicina a una che non ne capisce un accidenti. In buona sostanza, anche i migliori medici ci vorrebbero analfabete e facilone, e ognuno di loro squalifica i protocolli dell'altro gettandoti in uno stato di disorientamento davvero sconfortante.
PROSSIMI PASSI:
A metà luglio inizierò la TENS con l'equipe di Murina. L'ostetrica sostiene che la vulvodinia ci sia in forma minima, nonostante io sia da lei risultata quasi del tutto negativa allo swab test (a cui invece risultai positiva con Pesce anche perchè la sua visita coincise con il giorno prima del ciclo mestruale). Insomma, non mi sono fatta mancare proprio nessuno e in meno di due mesi ho fatto il giro di quelli che, secondo questo forum, dovrebbero essere i migliori specialisti d'italia. A fine ottobre inoltre ho già prenotato una visita con la professoressa Coda, che ha tempi di attesa infinita e mi risulta essere l'unica che porta avanti il protocollo Spano. Infine tra qualche giorno inizio anche le terapie manuali da Pesce con l'assistente Isabella.
Non voglio addentrarmi in valutazioni di carattere professionale che non mi competono, ma il mio problema è, sostanzialmente, che non mi fido dei medici, nemmeno dei migliori, mi studio le cose accanitamente da sola e cerco di non affidarmi ciecamente a nessuno, ma procedo secondo un metodo il più possibile integrato e combinato, anche e soprattutto grazie a VOI.
Alla fine penso che il carburante che ha dato avvio a questo meraviglioso forum sia stato proprio il senso di sfiducia che abbiamo maturato per la classe medica. Come biasimarvi :)
LA MIA SINTOMATOLOGIA:
Si è sempre presentata in modo decisamente variabile, sono passata da lievi bruciori vulvari/ sensazione di calore/tensioni perineali nel corso del mese di maggio, a sensazioni di pizzichii e formicolii in zona monte di venere o grandi labbra nel mese di giugno durante la camminata, specie se sostenuta. A seguito della sospensione della Novadien (un mese fa), le mucose mi paiono molto meno secche e non ho più avuto bruciori spontanei. Ad oggi però alterno le sensazioni di gonfiore (il clitoride mi sembra a volte effettivamente ingrossato), ad irritazione della forchetta. Durante la minzione nessun fastidio.
Mi dispiace infinitamente per le lungaggini e la tediosa dovizia di particolari.
Infinite grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi,
vi abbraccio tutte.