La storia di Padmè

Re: La storia di Padmè

Messaggioda 1PIMPI1 » gio gen 30, 2020 11:46 am

Pad la tua paura è comprensibilissima, però quando sei in ansia, prova a pensare quale sarebbe la cosa più grave che potrebbe succedere ... Se abbassando avrai ancora dei sintomi al massimo significa che dovrai stare ancora un pochino alla dose precedente e darti più tempo per scalare. Ma non si torna mai alla situazione di partenza e tutto quello che hai fatto non è per nulla stato inutile.

Mi raccomando gli accorgimenti, quelli non abbandonarli mai e vedrai che andrà tutto bene :potpot: Stai andando alla grande!

PS Io sarò ripetitiva, ma questo tuo stato di ansia e irascibilità potrebbe migliorare con l'aiuto di uno psicologo.

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » gio gen 30, 2020 12:02 pm

Grazie,
Pimpi in realtà io sto già andando da una psicologa e penso di essere migliorata sotto certi aspetti, ma il dolore fisico e, perfino, la semplice paura di sentire dolore, ti giuro che mi fanno letteralmente tirare fuori il peggio di me! :muro:

Re: La storia di Padmè

Messaggioda 1PIMPI1 » gio gen 30, 2020 1:00 pm

Gliene hai parlato? Non ti ha suggerito qualche esercizio al riguardo?

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » gio gen 30, 2020 3:30 pm

Ciao Pimpi, la mia psicologa mi ha insegnato diversi esercizi di mindfulness, ma se devo essere onesta penso di essere ancora molto indietro nella gestione del dolore (fisico) e della rabbia che ne deriva. Sono assalita da sentimenti di rabbia e rancore, mi sento vittima di una ingiustizia... mentalità molto infantile e del tutto inadatta ad affrontare i problemi di salute, che purtroppo accadono a tutti e non è colpa di nessuno. Quando sto male, ma anche quando incontro degli ostacoli più ordinari, spreco metà delle mie energie ad arrabbiarmi e a pensare a quanto sia sbagliato e ingiusto che io soffra. :muro:
Sinceramente, credo che nel mio caso più che degli esercizi specifici io debba fare un cambiamento radicale di visione del mondo.

Re: La storia di Padmè

Messaggioda 1PIMPI1 » gio gen 30, 2020 4:45 pm

padmè ha scritto:redo che nel mio caso più che degli esercizi specifici io debba fare un cambiamento radicale di visione del mondo.


esatto, intendevo proprio esercizi per scomporre le tue credenze, quelle apprese da piccola che ti fanno vedere le cose in una determinata maniera. (purtroppo alcune non si possono modificare perché sono talmente radicate in noi e fanno parte del nostro carattere, ma su molte invece si può lavorare).

La mindelfulness è una cosa totalmente diversa, t'insegna nel vivere qui e ora ma non lavora sulle tue credenze. Quelle sono alla base di tutto.

In ogni caso ci vuole molto tempo e molto lavoro su se stessi, per cambiare, cerca di avere pazienza..la cosa importante è volerlo! :potpot:

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » mar mar 03, 2020 3:29 pm

Bentrovate ragazze! :ciao:
ho una novità positiva e una purtroppo negativa.
Allora, prima di tutto la buona notizia è che, nonostante il mio iniziale terrore, lo scalaggio del Cymbalta non mi sta dando problemi. Mi sono presa tutto il mese di febbraio per ridurre il dosaggio da 60 a 30 mg, dose alla quale sono attualmente ferma, però devo dire che a parte i primissimi due giorni non ho avuto né sintomi vulvari né i classici sintomi da riduzione del farmaco (quindi per fortuna niente capogiri o vertigini). Spero davvero di continuare così, per me il bilancio del Cymbalta è stato davvero super positivo all'inizio, durante e alla fine dell'assunzione. :yahoo:
La notizia negativa è questa: allora, la premessa è che io ho una piccola ragade anale, dovuta ovviamente all'ipertono del pavimento pelvico, che raramente perde qualche goccia di sangue, ma l'ho sempre gestita curando l'alimentazione e anche con il rilassamento della muscolatura pelvica. Purtroppo settimana scorsa, tra l'altro in modo assolutamente improvviso, ho avuto una perdita di sangue anale che non si interrompeva, e ci siamo spaventati moltissimo in famiglia. I medici escludono la presenza di patologie gravi, perché di solito il sangue rosso vivo proviene dalla zona anale e non dall'alto intestino, ma purtroppo sono comunque obbligata a fare una rettoscopia.
Vi terrò aggiornate. Baci

Re: La storia di Padmè

Messaggioda 1PIMPI1 » mar mar 03, 2020 6:17 pm

Ciao Pad!
Mnnaggia non ci voleva questa storia del sangue anale. :roll: Però se le perdite di sangue erano importanti e non si fermavano un controllo è sempre meglio farlo.

Ottimo invece per il Cymblta!! Per questo direi che ci vuole una bella :::::

Tienici aggiornate per l'esame. A presto un bacione :flower:

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » mar mar 24, 2020 10:52 am

Ciao Ragazze,
come state? Io, come immagino molte di voi, mi sento sospesa in un acquario... in queste tre settimane improvvisamente persino la vulvodinia sembra passata in secondo piano e non ho parole per descrivere l'evento epocale che ha travolto il nostro Paese. Ma mi sforzo anche di ritrovare il mio centro... di non trascurare il mio corpo-mente... Continuo a praticare esercizi ed accorgimenti, che hanno anche il beneficio di dare struttura alle mie giornate...
Sono ferma con lo scalaggio del Cymbalta a 30 mg. Al momento di scalare a 15 ho iniziato ad accusare capogiri e vertigini, dopodichè è scoppiata l'emergenza e sinceramente non me la sono sentita di sovrapporre l'ansia dei farmaci all'ansia per l'epidemia. Fortunatamente, comunque, la vulvodinia non mi sta dando grossi fastidi se non un po' di bruciore ogni tanto.
Il lato molto positivo è che grazie alla quarantena posso portare sempre pantaloni larghi e ampi, stando spesso anche senza biancheria, e che a fine quarantena arriverà il periodo delle gonne.... :::::
Baci

Re: La storia di Padmè

Messaggioda 1PIMPI1 » mar mar 24, 2020 5:39 pm

Brava padmè che sei riuscita a vedere un po' di positività in questo periodo difficile, è importante.

Sono contenta che a sintomi stai bene :potpot: continua sempre con tutti gli accorgimenti mi raccomando :flower:

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » gio apr 09, 2020 7:45 pm

Buonasera ragazze, come state?
Io in questi giorni non benissimo... è da una settimana che, ogni volta che provo a fare qualsiasi tipo di esercizio per il pavimento pelvico, subito dopo mi si scatena una sensazione di secchezza, disidratazione, bruciore leggero ma costante... Proprio come se la pelle nella zona fosse secca... Da stasera ho deciso di sospendere tutti gli esercizi per un po' e di tornare solo alle serie di kegel reverse come facevo diversi anni fa... chissà dove sto sbagliando...
Vi aggiorno...

Re: La storia di Padmè

Messaggioda signo » lun apr 13, 2020 9:11 am

Hai forse esagerato? Anche troppi esercizi non fanno bene!

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » lun apr 20, 2020 9:55 am

Buongiorno a tutte,
si, sicuramente avevo esagerato o svolto male qualche esercizio...
Riducendo e semplificando (cioè solo kegel reverse prima di andare a dormire e niente altro per un po'), non ho più avuto disturbi...
Grazie :ciao:

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » ven mag 29, 2020 10:41 am

Buongiorno ragazze, come state?
Qui tutto relativamente tranquillo, sto lavorando da casa e cerco di uscire il meno possibile visto che in Lombardia la situazione è ancora abbastanza seria... Finalmente sto iniziando a scalare definitivamente Cymbalta, oggi è il primo giorno di due settimane in cui dovrò prendere una compressa da 30 mg a giorni alterni in modo che (mi è stato spiegato) il dosaggio nel sangue sia equivalente a 15 mg. Sono un po' agitata perchè il passaggio da 60 a 45, e poi da 45 a 30 mg è andato bene, però alla fine con i farmaci non si sa mai e soprattutto prima dell'inizio del lockdown avevo già provato a ridurre il dosaggio e avvertivo dei capogiri... D'altra parte però "sento" che questo è il momento giusto, l'ansia da coronavirus si è allentata e soprattutto lavorando da casa posso gestire meglio eventuali mal di testa e disturbi.
Ogni tanto nel preciclo avverto una sensazione di "formicolio", che però riesco a gestire con l'autorilassamento... Meno bene i rapporti, dopo tanto tempo di interruzione a causa della distanza dal mio ragazzo li abbiamo ripresi e all'inizio mi sentivo molto contratta, abbiamo dovuto rallentare tantissimo ma fortunatamente le cose stanno migliorando.
Vi aggiorno :) :love1: :love1: :love1:

Re: La storia di Padmè

Messaggioda 1PIMPI1 » ven mag 29, 2020 11:06 am

Che bell'aggiornamento Pad!!

Anche secondo me adesso è il momento giusto per scalare. Gestisciti con tutta calma facendo un gg si e uno no per il tempo che ti sembra necessario, non c'è fretta, vedrai che gli effetti collaterali saranno davvero minimi se non che neppure te ne accorgerai.

Tienici aggiornate

:flower:

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » mar giu 02, 2020 9:13 am

Ciao ragazze,
lo scalaggio del Cymbalta sta andando bene! :::::
Sono invece un po' preoccupata per l'aspetto psicosessuale della mia situazione. Mi spiego meglio: come avevo scritto all'inzio della mia storia, nel mio post di presentazione, nel mio caso la vulvodinia si era sviluppata dal vaginismo, e riflettendo su me stessa ho sempre saputo - sotto sotto - che l'aspetto psicologico era alla radice dei disturbi fisici. Con ciò non voglio dire, ovviamente, che la vulvodinia sia una malattia immaginaria, anzi, è fin troppo concreta... ma io penso di essere un tipico caso da manuale di trasformazione di un problema psicosessuale in un disturbo fisico. Fatta questa premessa, erano anni, e sottolineo anni, in cui non mi capitava ciò che mi sta succedendo adesso: cioè dei veri e propri episodi di vaginismo. La muscolatura è contrattissima e rigida e conoscendo il mio corpo mi rendo conto che c'è una componente mentale abbastanza marcata. Per estremizzare potrei dire che, attenuata la vulvodinia, si sta ripresentando il vaginismo... Pazzesco. Per adesso il mio piano di azione è continuare con gli accorgimenti, i KR, il calore, ma di cercare anche di darmi una bella calmata a livello mentale (sono state settimane di grande tensione). Vi farò sapere...
Baciii

Re: La storia di Padmè

Messaggioda 1PIMPI1 » mer giu 03, 2020 4:48 pm

padmè ha scritto:la vulvodinia si era sviluppata dal vaginismo, e riflettendo su me stessa ho sempre saputo - sotto sotto - che l'aspetto psicologico era alla radice dei disturbi fisici
Ma certo Pad ti capisco perfettamente, anche per me è stato cosi, e questo per traumi infantili, ma tu ci hai lavorato con uno psicologo? Scusa ma non ricordo. E' importante davvero perché se non superi quel qualcosa che ti blocca non ne esci più. La mente influenza troppo il fisico.

Il tuo piano d'azione è sicuramente valido, ma probabilmente non sufficiente. Se c'è vaginismo è perché alla base c'è un problema nel profondo che va risolto e da sola vedo molto dura.

Ti abbraccio tanto.

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » lun giu 08, 2020 9:14 am

Ciao Pimpi, sì, io sono seguita da uno psicologo che attualmente vedo via Skype una volta al mese, però non abbiamo mai scavato nelle dinamiche psicosessuali, ovviamente ne abbiamo parlato tante volte ma forse devo chiedergli (quando lo vedrò di persona) di fare alcune sedute dedicate proprio al vaginismo.

Re: La storia di Padmè

Messaggioda Albarossa » lun giu 08, 2020 3:08 pm

Ciao Padme’, ti volevo dire che il vaginismo va affrontato necessariamente con uno psicologo specializzato in sessuologia clinica...hai chiesto al tuo psicoterapeuta se lo è?
Te lo consiglio per esperienza personale, perché altrimenti sarebbe tempo perso.
In bocca al lupo!

Re: La storia di Padmè

Messaggioda padmè » mar giu 16, 2020 4:47 pm

Ciao ragazze,
oggi devo farvi un aggiornamento non proprio felice e non so nemmeno da dove iniziare.
Prima di tutto, Albarossa: no, non è sessuologo clinico e sì, penso tu abbia ragione.

Ho sospeso Cymbalta e sono tornati, seppur in forma molto lieve, alcuni sintomi della vulvodinia (nulla di paragonabile all'inizio, ovvio), ma questo mi ha gettato nello sconforto. Murina mi ha rassicurato dicendomi che bisogna dare tempo alle terminazioni nervose e che, nella peggiore delle ipotesi, visto che con 30 mg stavo bene e non avevo effetti collaterali non sta scritto da nessuna parte che non possa in futuro riprenderlo. Poi mi ha detto che ci sono nuove tecnologie come l'EPV, che insomma non devo mollare... Eppure negli ultimi giorni vado in giro piangendo come una disperata... e questo anche perchè Cymbalta mi ha sempre fatto anche da antidepressivo.

Ovviamente come potete immaginare non è solo il ritorno dei sintomi che ha scatenato questo panico. Allora, vediamo: io da quasi un anno ho un posto a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione e devo ammettere che guadagno bene. I miei vorrebbero che io "lasciassi il nido" e mi cercassi una casa mia, considerando anche che ho un fidanzato da tre anni. E diciamo che i miei nelle ultime settimane sono passati dal darmi dei gentili incoraggiamenti al dirmi senza mezzi termini che ormai il loro lavoro con me lo hanno fatto e che devo togliermi dal groppone. Legittimo, per carità. Solo che io la sto vivendo veramente male ed ecco perchè....

Dunque, nell'aprile 2018 mio zio mi ha offerto la possibilità di vivere in affitto in un appartamento di sua proprietà pagando un prezzo molto vantaggioso. Già in quel periodo cominciavo a sentire l'insofferenza dei miei genitori verso di me (già lavoravo anche se erano lavoretti precari), quindi ho accettato. E' stata un'esperienza devastante. Non conoscevo nessuno nè nel condominio nè nel quartiere, nessuno veniva mai a trovarmi (fidanzato lontano in quel periodo) ma soprattutto in quel periodo ho vissuto la fase più grave e più acuta dei dolori da vulvodinia. I dolori erano letteralmente ingestibili. Insomma per farla breve sono finita in una spirale di pensieri depressivi tanto da scrivere a delle mie amiche dei messaggi molto inquietanti. Loro hanno avvisato i miei genitori che sono venuti immediatamente a prendermi (per fortuna).

Purtroppo fui riaccolta in casa come una perdente, una lagnosa, una fallita; mia madre (che sostiene la natura di "malattia immaginaria" della depressione) sostiene tuttora che quell'episodio sia stato un (cito) "banale attacco d'ansia perchè non sei capace di gestire una casa". Okay.

Vedete come si sta ripetendo tutto? Riacutizzazione dei sintomi (seppur in forma lieve) e pressione per andarmene via di casa. Le differenze sono invece che, stavolta, andrei a vivere con il mio fidanzato e che ho una base economica molto più sicura di quella dell'epoca. Ma la mia mente è convinta che sarà un'esperienza orribile. Senza antidepressivo, poi, ho degli scoppi incontrollabili di pianto; litigo di continuo con il mio fidanzato che mi rirmprovera di non essere abbastanza felice della futura convivenza... insomma mi sembra di essere precipitata in un buco nero. Ho annullato una seduta con lo psicologo perchè il dolore non riuscivo proprio a esprimerlo nei giorni passati (adesso, almeno, riesco a scrivere).

Scusate per l'allegria incontenibile.....

Re: La storia di Padmè

Messaggioda signo » mar giu 16, 2020 7:08 pm

Padme in questi gironi stiamo avendo parecchie ricadute a causa dell'umidità, quindi no non starei a preoccuparmi troppo di quello. Per la convivenza penso sia utile parlarne con lo psi. Certo che i tuoi genitori non hanno un gran tatto :muro: Stare lontana da loro potrebbe esserti d'aiuto anche se la cosa in questo momento ti fa paura.


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