La mia storia di vulvodinia

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Bina » gio mar 25, 2021 11:02 pm

grazie, mi hanno anche consigliato di prendere semplicemente le cartine tornasole... mi sa che farò così. Intanto uso quel Ginocanestest che ho in casa, se può avere qualche valenza... comunque ho dovuto iniziare con la fase di attacco del protocollo contro Klebsiella e lunedì farò altro tampone con almeno indicazione dei lattobacilli e carica batterica...
Poi, se avrai letto di là, sono rimasta delusissima dal comportamento della ginecologa nuova... quindi alla fine forse chissà mi troverò ad andare anche io a Milano se non ci sono altri che si occupano di bioidentici a parte l'endocrinologo!...vediamo...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven mar 26, 2021 3:49 pm

Io in zona non ho trovato ginecologi/ghe decenti in 20 anni di ricerche... :-no

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar mar 30, 2021 3:59 pm

Allora, faccio un piccolo aggiornamento.
Sto continuando col protocollo crema al Dhea- acidificante-Femelle per la vaginite da escherichia coli e gardnerella e i sintomi si sono attenuati.
Domenica ho misurato il ph ed era 5, per cui continuo fino a quando il ph risulterà almeno 4,5.
Secondo voi dopo quanto tempo dovrei rifare un tampone?
Altro punto dolente nel vero senso della parola: sono tornata a lavoro da un mese e, tra lo stare seduta a scrivere e lo stress da rientro a lavoro, mi è partito un fortissimo dolore al coccige da non riuscire quasi a stare seduta, con peso pelvico, prurito vulvare e fitta alla vescica.
Capisco che sono sintomi da contrattura, ma non so cosa fare di più di quello che sto facendo: yoga e stretching, calore, farmaci, ogni 3 settimane manipolazioni con Ileana Luglio...
Non mi succedeva di avere questo dolore al coccige neanche prima di assentarmi da lavoro. Non ho mai avuto problemi a sedermi e ora questo sintomo nuovo e grave mi spaventa...
Cosa ne pensate??? :hurted:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda iaia1717 » mar mar 30, 2021 7:35 pm

Ciao Alba! Se i sintomi si stanno attenuando io non avrei troppa fretta di fare il tampone, magari vedi quando riesci a sistemare il ph e da lì fallo magari dopo un paio di settimane...
Anche perché per farlo dovresti sospendere i prodotti e finché va sempre in meglio io eviterei!

Per stare seduta hai già provato il cuscino della sanedia?
Ti alzi spesso?
Io quando lavoravo in ufficio andavo ogni tanto in bagno, mi mettevo in posizione accovacciata e facevo 10/20 respirazioni diaframmatiche per rilassare il pp... :):

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Lilith76 » mar mar 30, 2021 8:31 pm

Ciao Alba anche io ho avuto mese scorso una ricaduta dovuta a vari fattori che comunque mi ha portato a contrarre la zona posteriore, mi hanno aiutato camminare in piano, cambiate tipo di seduta, applicare sacchetti caldi dal coccige in giù, manipolazioni dalla fisio anche da lato B :-:::: e applicare arnica Traumeel su entrambi i glutei per qualche giorno, oltre ai soliti accorgimenti!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar mar 30, 2021 9:39 pm

Carissime, grazie per i riscontri!
Mi avete confermato che conviene aspettare per il tampone.
Sul fronte contrattura devo dire che sono stata un anno assente dal lavoro e riprendere è stata dura sia sul piano emotivo, che su quello fisico. Sto lavorando in Smart working 4 gg su 5 e devo ammettere che a casa tendo a non fare pause. In ufficio mi muovo di più e infatti il dolore in quel giorno non mi viene.
A casa ho comprato una sedia da ufficio costosissima, ma evidentemente sbagliata per me, perché tende a spostare il baricentro dietro, facendo concentrare il peso su sacro e glutei.
Su consiglio di Ileana Luglio l’ho messa da parte :-:::: e ho ordinato una sedia uguale a quella che ho in ufficio: sto aspettando il preventivo.
La situazione è andata peggiorando, perché il dolore è aumentato pian piano, fino a diventare veramente forte a livello del coccige.
Stare stesa e applicare sul sacro un cerotto riscaldante e il termoforo su basso addome e pube mi fa praticamente passare il dolore, il che significa che sono proprio contratta...
Poi c’è l’aspetto psicologico: da non fare nulla ora mi sento in difficoltà a riprendere il ritmo e mi accorgo proprio che mentre scrivo contraggo terribilmente sia avanti che dietro.
Spero pian piano di sciogliere questa tensione e sicuramente mi devo imporre di fare le pause.
Poi, quando posso, verso le 13,30-14 vado a fare mezz’ora di camminata al parco vicino a casa e anche questo mi aiuta.
Tornare a lavoro è stato molto molto molto difficile!
Ho pensato anche di riprendere gli automassaggi, che Ileana mi ha prescritto di sospendere anche per via della vaginite, ma non vorrei far peggiorare quest’ultima...
Vi farò sapere, intanto vi ringrazio per esserci sempre :-gulp

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Maria00 » mar mar 30, 2021 11:07 pm

Ciao Alba! Anch'io tendo a contrarmi stando tante ore seduta e nel mio caso il sintomo è un forte dolore all'inguine, quindi butto sempre un occhio all'orologio e ogni 30-45 minuti mi alzo, mi stretcho un po' la schiena e faccio due passi in casa o addirittura mi stendo 5 minuti sul letto respirando profondamente, questo mi aiuta davvero tanto e stando anch'io sempre in casa posso farlo quando voglio. Perché non provi? :):
Un'altra cosa che mi è stata utile è stata cambiare spesso la posizione delle gambe e appoggiare completamente la schiena allo schienale della sedia (tendevo a portare il dorso in avanti caricando quindi tutto sui lombari) e, non so se lo usi già, il supporto per il computer.
Hai provato a massaggiare con la pallina da tennis?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer mar 31, 2021 9:04 am

Ciao Maria, grazie per i consigli!
Si, devo fare assolutamente le pause!
Attualmente sto usando una sedia di casa con un cuscino appoggiato allo schienale, soluzione di fortuna in attesa che mi arrivi il preventivo della sedia da ufficio che ho ordinato.
Sto scomoda e anch’io curvo il dorso, facendo scivolare per forza il peso verso dietro...
È una buona idea quella di stendersi per qualche minuto e fare respirazione diaframmatica: proverò.
È proprio vero che lavorare da casa affatica più che lavorare in ufficio... :humm:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Mare73 » gio apr 01, 2021 5:58 pm

Albarossa ha scritto:a casa tendo a non fare pause. In ufficio mi muovo di più e infatti il dolore in quel giorno non mi viene.
Secondo me, parte della soluzione è in questa frase. E quindi, quando lavori da casa, imponiti di fare delle pause per alzarti, fare qualche passo, stiracchiarti un po': imposta proprio la sveglia ogni 60/90 minuti, così non ti dimentichi. Oltre a questo, fai SEMPRE la pausa pranzo, durante la quale puoi ritagliarti una mezzora per una passeggiata.

iaia1717 ha scritto: hai già provato il cuscino della sanedia?
Ti rifaccio anch'io questa domanda: potrebbe aiutarti molto.

Albarossa ha scritto:È proprio vero che lavorare da casa affatica più che lavorare in ufficio... :humm:
Ma non è affatto vero! È solo questione si organizzarsi diversamente, ma poi lavorare da casa ha tantissimi vantaggi!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Bina » ven apr 02, 2021 10:58 am

io penso che se non lavorassi da casa da una vita sarei ora già morta :lol: davvero, non so come si possa stare almeno 8 ore fuori casa, ora con questa cosa che ho davvero non ce la potrei fare!! a casa puoi fare qualsiasi cosa, se sei organizzata!! alzarti quando ti pare, usare il cuscino a V, stare senza mutande, sdraiarti con lo scaldino, fare yoga o stretching quando vuoi, fare bidet caldi quando vuoi, cambiare la biancheria quando vuoi, mettere creme e cremine quando vuoi, fare pausa camminando all'aperto, sedersi sul pallone, lavorare un po' in piedi con il computer su un ripiano che te lo consenta, ... ecc.
In più, se davvero hai male come ho avuto io un paio di mesi fa, ti consiglio l'osteopata che ti sblocca...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven apr 02, 2021 3:16 pm

Grazie per i consigli, ragazze!
È una mia pessima abitudine quella di non fare pause: l’idea di mettere la sveglia è ottima e la metterò in pratica.
Per il cuscino della Sanedia aspetterei un attimo, perché proprio oggi ho ordinato una sedia da ufficio che dovrebbe arrivarmi a metà aprile.
Ne ho parlato anche con lo psicanalista ed è venuto fuori che in tutti gli ambiti della mia vita, ma soprattutto sul lavoro, corro come una matta perché ho uno strano rapporto col tempo.
Il tema sarà ovviamente approfondito, perché bisogna agire sulle cause originarie, pur adottando nel frattempo tutti i possibili accorgimenti.
Due gg fa avevo dolori forti a livello lombo sacrale e a tutto il pavimento pelvico, ho fatto la mia lezione di yoga su zoom e ho smollato: il dolore è completamente sparito!
Questo dimostra sia che è proprio un problema di contrattura, sia che agendo contemporaneamente sullo stress e sull’allungamento fisico il dolore sparisce.
Non è poco...non smetterò mai di ringraziare la mia bravissima insegnante di yoga per tutto ciò che mi trasmette a tutti i livelli, non ultimo sul piano umano :coool:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven apr 02, 2021 6:49 pm

Iaia, per sicurezza ti chiedo a quale cuscino della sanedia ti riferisci?
Mi sembra che c’è ne siano due tipi...
Grazie!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda iaia1717 » ven apr 02, 2021 6:56 pm

Quello per noi è il cuscino tipo "V" :baci:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven apr 02, 2021 7:00 pm

:thanks:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » lun apr 05, 2021 10:36 am

Buona Pasquetta a tutte!
Sabato ho misurato il ph vaginale (lo sto misurando una volta a settimana) e di nuovo era tra 5 e 5,5.
Perché non scende dopo 3 settimane di terapia??
Cosa devo fare??
Se potete consigliarmi, vi ringrazio molto...mi sto un po’ demoralizzando :-gulp

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Bina » mer apr 07, 2021 11:00 pm

mi dispiace... ma a questo punto forse è meglio cambiare protocollo? quindi non stai attuando il protocollo Miriam alternandolo con Dhea? non sono ancora ferrata sull'argomento perchè sto uscendo anche io da una situazione simile e non so ancora i miei risultati, ma se non scende bisogna che modifichi ancora qualcosa o sbaglio? ma tu hai ancora sintomi?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio apr 08, 2021 8:22 pm

Ciao Bina, non ho grossi sintomi, ma neanche una sensazione di benessere.
Sto facendo il protocollo Miriam integrato con l’uso, due volte a settimana, della crema al Dhea. Questa settimana ho deciso di usare due volte l’acidificante.
Ho provato quello in gel consigliatomi da Signo, Gynofit, ed è ultra delicato!! :yahoo:
Vediamo se così il ph comincia a scendere. Ho deciso che,comunque, dalla prossima settimana riprendo la terapia piena locale per la menopausa: crema al Dhea 2 gg, ovulo acido ialuronico 2 gg, capsula Femelle 2 gg e 1 g acidificante.
Continuo così per un po’ e, se la situazione rientra, uso Femelle una volta a settimana e l’acidificante una volta ogni due settimane.
Grazie per essere passata :ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » ven apr 09, 2021 9:16 pm

Siiiii! Felice che i Gynofit ti siano stati di aiuto. :::::
Io ho iniziato ieri a mettere la crema al progesterone (Biovea) , tra vampate e insonnia stavo sbarellando. Vi farò sapere visto che qui ormai tra te e Bina si sperimenta alla grande.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer apr 14, 2021 5:11 pm

Salve, va così così...
La scorsa settimana Ileana Luglio a livello muscolare mi ha trovata decisamente meglio, però non c’è giorno che non abbia qualche fastidio.
Per mantenere in funzione il colon assumendo l’Efexor, anche su consiglio di Ileana, sono passata da una bustina di Movicol a due bustine di Psilliox, oltre la mela cotta la sera.
A differenza di Movicol, Psilliox non da’ spasmi, ma spesso le feci sono molto dure, con tutto ciò che questo comporta in termini di dolori post defecazione.
Ho avuto anche nella stessa giornata un forte bruciore pelvico, che poi si è trasformato in prurito e questi sono sintomi neuropatici.
Sto patendo molto il brusco calo delle temperature e sto andando avanti con i cerotti Therma care avanti e dietro e col termoforo.
Mi sono ormai resa conto che una compressa e mezza di Efexor mi aveva fatto passare TUTTI i sintomi, dal dolore al bruciore al prurito, ma mi aveva bloccato il colon in modo ingestibile, per cui ho dovuto scalare di mezza compressa.
La compressa che prendo, però, non riesce a tenere a bada i sintomi più di tanto, soprattutto in presenza di stress e il ritorno al lavoro me ne ha procurato tanto.
La mia paura è che una compressa di Efexor non sia curativa, non so come dire, che non faccia effetto per curare la neuropatia, neanche più lentamente. :please:
Spero proprio che non sia così, ma la differenza rispetto agli effetti di una compressa e mezza è enorme!
Ileana mi ha dato l’ok per riprendere gli automassaggi “leggeri” non più di due volte a settimana.
Signo, come ti stai trovando con la crema al progesterone? Ma si usa in premenopausa, non in menopausa, giusto?
Vi abbraccio tutte... :ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Maria00 » mer apr 14, 2021 5:58 pm

Albarossa ha scritto:La mia paura è che una compressa di Efexor non sia curativa, non so come dire, che non faccia effetto per curare la neuropatia, neanche più lentamente.

Sai bene che non è così Alba, potrai impiegarci qualche mese in più ma il farmaco agirà ugualmente, con l'Efexor poi hai anche la certezza che su di te funziona dati i buoni risultati che avevi ottenuto. Non fasciarti la testa prima di rompertela, e per qualsiasi dubbio sui farmaci io fossi in te scriverei direttamente a Galizia, parlandogli anche del problema col colon.
I peggioramenti sui sintomi comunque più che alla compressa di Efexor li imputerei a queste temperature :S:, anche altre ragazze hanno avuto piccole ricadute a causa del freddo quindi non saresti la sola. :):


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