La mia storia di vulvodinia

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » lun gen 13, 2020 3:55 pm

Ciao, vista la recrudescenza dei sintomi in questo periodo, ho ricominciato ad assumere Normast bustine 600 mg e Tiobec 400 compresse.
Ho scritto a Porru per chiedergli indicazioni in merito e ho fissato la visita di controllo con lui per il 18 marzo.
Speriamo di venirne fuori...
A presto

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda alexsandra » lun gen 13, 2020 10:57 pm

Ciao Alba
Secondo me hai fatto bene, sia per gli integratori che per il controllo.
Anche a me ogni tanto capitano dei momenti in cui i sintomi tornano ad essere abbastanza acuti e parlando con Galizia è stato proprio lui a raccomandarmi di non aspettare che diventino più forti, ma che non appena sento che qualcosa sta peggiorando posso ricominciare subito gli integratori.
Non ricordo, tu come ti trovi con magnesio e B12?
Anche quelli potrebbero essere un buon aiuto!
Un abbraccio

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar gen 14, 2020 10:28 pm

Ciao Alexsandra, allora, il magnesio mi fa venire dei gran mal di pancia e con la gastrite che sto curando non penso sia il caso di fare tentativi.
La vitamina B12 l’ho misurata a novembre ed era di poco sotto il valore massimo del range previsto.
Avevo assunto Tiobec, che la contiene, a gennaio, febbraio e marzo dello scorso anno al dosaggio di una compressa al giorno e il valore della B12 era arrivato alle stelle.
Essendo passato tanto tempo, mi è sembrato opportuno ricominciare l’assunzione del Tiobec.
Porru, al quale ho scritto, tempo due ore e già mi ha risposto, confermando di assumere una compressa di Tiobec per 4-6 settimane e il Normast in caso di dolore e così sto facendo.
Lunedì ho ripreso con lo yoga e stasera sono tornata in palestra: mi sento un po’ più rilassata.
Sono sicura che, se imparo a gestire l’ansia e lo stress, potrò stare molto molto meglio.
Grazie

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar feb 11, 2020 12:22 pm

Ciao, passo per un aggiornamento un po’ così...
L’ultimo mese per me è stato molto pesante, perché la stanchezza e lo stress continui sul lavoro e i problemi di salute di mio padre mi hanno portata ad avere un vero burnout.
Ho cominciato a stare male fisicamente con continui mal di stomaco e nausea, stanchezza estrema, insonnia, attacchi di ansia e calo dell’umore.
È stato il mio medico a capire che ero allo stremo e mi ha detto: “Penso che lei si debba fermare un po’ adesso e curarsi”.
Così ho fatto: sono a casa in malattia, mi sono arresa alla necessità di assumere un antidepressivo, che francamente sta facendo miracoli e con la psicologa, che già mi seguiva, mi sto concentrando sulla gestione delle emozioni, sulla capacità di regolare rabbia e stress e sulla necessità di accantonare il perfezionismo.
Purtroppo il mio lavoro è di per se’ molto faticoso e carico di responsabilità: prima di Natale sono successe delle cose che mi hanno fatta arrabbiare moltissimo, perché mi sono sentita sfruttata e abusata e questa rabbia ha inciso molto emotivamente e fisicamente.
Ora comincio a stare un po’ meglio.
Sul fronte vulvodinia ho avuto ovviamente forti dolori da contrattura con l’ansia a mille, sfociata in veri attacchi di panico e poi all’inizio l’antidepressivo mi ha bloccato il colon.
Le ho provate tutte, ma l’unica cosa che ora come ora mi aiuta ad essere regolare è una bustina di Psilliox al giorno: fibre di psillium e succo di prugna.
Sto continuando con lo yoga due volte a settimana, kr mattina e sera come da indicazioni di Ileana (mi ha detto che per me è sufficiente perché ho un buon controllo del pp),più lo stretching la sera, ogni giorno sto facendo mezz’ora di camminata spedita al parco nella pausa pranzo.
Sto avendo problemi alla minzione, con esitazione e flusso debolissimo e interrotto, soprattutto se mi alzo la notte (sempre una volta, anche perché ho diversi risvegli) e appena mi alzo al mattino, per cui ho cominciato ad assumere due compresse al giorno di Decontral (acido alfa lipoico, magnesio, artiglio del diavolo, partenio, rame, zinco e qualcos’altro) su indicazione di Porru.
Sto facendo anche manipolazioni quasi settimanali con Ester Veronesi, che però non arriva molto in profondità: secondo me non riesce a lavorare bene su otturatori e periuretrali, che ho sicuramente contratti.
Faccio anche un massaggio decontratturante total body una volta a settimana con un bravo nassoterapista e, quando riesco, anche massaggi ayurvedici, che mi sbloccano molto il diaframma.
Insomma, sto facendo tutto quello che è in mio potere fare.
Ho preso appuntamento con Ileana Luglio, per me insuperabile, anche se chiaramente devo fare un viaggio per andarci e lei, stra piena, mi ha dato appuntamento per il 13 marzo...
Il 18 marzo ho la visita di controllo con Porru.
In tutto questo caos, mi sembra che i dolori pelvici che avverto siano essenzialmente di tipo muscolare e non neuropatico, perché è un bel po’ che non ho più bruciore e prurito e forse questo è un elemento positivo.
Insomma, quando si tira troppo la corda, ancora una volta il corpo ti costringe a fermarti e a prenderti cura di te.
Lo sto facendo con molta determinazione e sono sicura che tornerò al lavoro e a una vita piena con più strumenti tra le mie mani.
La psicologa cognitivo comportamentale che mi segue è superbrava e con mio marito stiamo iniziando una terapia sessuologica con un’altra psicologa che mi piace molto.
Rivoglio una vita piena e serena e non mollo!
Un abbraccio a tutte e scusate la lunghezza.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda zuzu » mar feb 11, 2020 1:07 pm

Albarossa ha scritto:Rivoglio una vita piena e serena e non mollo!



Questa frase mi è piacitua tantissimo. Grande Alba!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » mar feb 11, 2020 2:32 pm

Alba ti stai finalmente prendendo cura di te, davvero brava. Non è facile fermarsi e chiedere aiuto ma mi sembra che tu ci stia riuscendo alla grande.
Albarossa ha scritto:sulla necessità di accantonare il perfezionismo.
A me ha aiutato tantissimo il mio cane, prendermi cura di lui è stato fondamentale per cambiare tante cose nella mia vita. Ti abbraccio :love1:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer feb 19, 2020 12:10 pm

Ciao a tutte, sto avendo un problema di questo tipo: fino a venerdì scorso avevo una situazione di benessere vaginale, poi venerdì sera, seguendo le indicazioni della ginecologa, ho introdotto una compressa di lattobacilli Genetrix.
Il giorno dopo ho avuto intense perdite bianche cremose dall’odore acido, accompagnate da forte senso di irritazione.
Subito mi è sembrato che il mio corpo avesse buttato fuori il contenuto della compressa inserita. Nei gg successivi e ancora oggi continuo ad avere un po’ di perdite bianche acide, molto più scarse di sabato scorso e sensazione di irritazione.
Da sabato non ho inserito nulla e stamattina sono andata a fare un tampone completo con misurazione del ph vaginale e valutazione della flora lactobacillare.
Sempre stamattina a casa ho misurato il ph con lo stick ecocare (ne ho pochissimi) e il colore era assolutamente giallo, quindi con valore 4-4,5.
Ho pensato alla possibilità di una citolisi, anche se mi sembra strano in menopausa, considerando che in genere io ho sempre avuto flora lattobacillare scarsa o assente. La ginecologa in realtà mi ha fatto aumentare la frequenza di inserimento delle cps di lattobacilli da fine dicembre e da subito mi è sembrato troppo.
Prima del controllo di dicembre io usavo a settimane alterne una volta Lactofin acidificante (ora Candinet, visto che i Lactofin sono andati fuori produzione) e una volta una capsula Femelle, che non mi dava alcun fastidio.
Così in un mese usavo due volte il Candinet e due volte il Femelle e stavo bene.
Ogni settimana facevo due gg di pausa (due volte a settimana uso crema al Dhea e due volte ovuli di acido ialuronico).
Ora mi sembra che l’equilibrio Che avevo trovato sia un po’ saltato.
Avrò l’esito del tampone venerdì e nell’attesa io eviterei di introdurre si a acidificanti, visto il valore del ph rilevato dallo stick, sia lattobacilli, ma userei stasera la crema al Dhea e domani sera un ovulo di acido ialuronico.
Poi, in base all’esito del tampone valuteremo il da farsi.
Che ne dite??
Al posto delle compresse Genetrix, potrei comunque ritornare alle capsule Femelle, che nonmi davano fastidio, anche se non sono specifiche per uso vaginale, anche se la Bromatech lo prevede comunque?
Grazie in anticipo.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda giuliap » mer feb 19, 2020 12:34 pm

ciao Alba! :ciao:
non conosco questi ovuli Genetrix, però posso dirti che anche a me è capitato in passato di avere dei fastidi dopo aver cambiato compresse di fermenti...aspettiamo il risultato del tampone e poi riprendi ad utilizzare i prodotti con cui ti trovavi bene.
come hai scritto anche tu è probabile che:
Albarossa ha scritto: l’equilibrio Che avevo trovato sia un po’ saltato.

quindi vai tranquilla e ritorna ai femelle! molte di noi li utilizzano a livello vaginale :):
:ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer feb 19, 2020 12:36 pm

Scusate, la compressa vaginale Genetrix l’ho usata non venerdì scorso, ma venerdì 7 febbraio, per cui i sintomi che ho riferito durano da 12 giorni.
Grazie comunque, aspetto l’esito del tampone e poi ritorno al protocollo che ho seguito fino a dicembre. Avevo un ph un po’ più alto, verso il 5, ma non avevo fastidi.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer feb 19, 2020 5:14 pm

Il laboratorio mi ha mandato via mail il solo valore del ph vaginale, il referto completo mi arriverà venerdì.
Il tampone ha rilevato un ph 6!!!
Gli sticks che avevo in casa allora non hanno funzionato correttamente.
Sono quasi due settimane che ho forte dolore, bruciore, prurito, irritazione e perdite.
Adesso mi ritorna addosso l’incubo vaginite!!
Chiaramente le cps vaginali Genetrix non hanno fatto un tubo, ma non capisco come sia possibile che un giorno io stessi bene e il giorno dopo malissimo, senza aver fatto niente. In questo periodo ho pure il colon regolare...
Venerdì invierò il referto alla Dr.ssa Stolfi, sperando che mi risponda e mi dica cosa fare.
Stasera a questo punto inserisco un ovulo acidificante Candinet.
Sto andando in panico!!!!!!!!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » gio feb 20, 2020 10:48 am

Calmati. A tutto c'è soluzione.
Gli stick ecocare in genere sono molto affidabili, se avesse sbagliato il laboratorio?
In quello in cui vado io, per esempio, mi escono sempre ph assurdi… che non tengo assolutamente in considerazione!
:-gulp

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda flo67 » gio feb 20, 2020 11:22 am

Stavo per rispondere la stessa cosa di Lisa. Secondo me gli stick sono attendibili, non mettere nulla e aspettiamo il referto per i lattobacilli.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio feb 20, 2020 1:33 pm

Ragazze, la vaginite c’, perché continuò ad avere abbondanti perdite bianche cremose, dolore, bruciore e prurito fortissimi.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio feb 20, 2020 2:39 pm

Ho provato a misurare nuovamente il ph vaginale con uno stick ecocare e di nuovo lo stick è rimasto giallo vivo...
Com’è possibile??
Continuo ad avere abbondanti perdite bianche cremose, mai avute prima

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » gio feb 20, 2020 4:24 pm

Ma tu stai pensando alla candida? Perché in quel caso il ph potrebbe anche essere nel range.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio feb 20, 2020 4:43 pm

LisaBetta, si, sto pensando anche alla candida, che non ho mai avuto, perché non ho mai avuto neanche queste perdite così abbondanti bianche.
Ho dolore, bruciore e prurito fortissimi...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » gio feb 20, 2020 4:48 pm

In attesa del tampone potresti inserire yogurt (ma non ricordo se lo tolleravi) fare dei lavaggi con semplice fisiologica e applicare esternamente una crema lenitiva (o semplice olio).

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio feb 20, 2020 10:05 pm

Lo yogurt non posso usarlo perché mi irrita.
Potrei inserire stasera un ovulo di acido ialuronico, che ha effetto lenitivo, visto che non sto usando ne’ crema al Dhea, ne’ ovuli di acido ialuronico da venerdì scorso?
Grazie

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda alexsandra » gio feb 20, 2020 10:40 pm

Ciao
Si potresti provare e vedere come va, nell'attesa di ricevere i risultati precisi del tampone.
Io però vorrei farti una domanda perché penso che mi manchi un passaggio:
Albarossa ha scritto:venerdì sera, seguendo le indicazioni della ginecologa, ho introdotto una compressa di lattobacilli Genetrix.

Come mai ti ha fatto introdurre lattobacilli senza avere un tampone davanti?
Perché io a primo impatto ho proprio pensato, se prima di mettere questi lattobacilli c'era un equilibrio a livello vaginale e non avevi sintomi non capisco il senso di inserirli senza sapere il valore di partenza.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio feb 20, 2020 11:01 pm

Alexsandra, la ginecologa mi pare mi stia facendo usare troppi prodotti e ci sto riflettendo da un po’.
Il suo protocollo per la gestione della secchezza menopausale e dell’equilibrio lactobacillare prevede:
Due volte a settimana crema al Dhea
Due volte a settimana ovulo acido ialuronico
Due volte a settimana cps di lattobacilli.
Io prima dell’ultimo controllo a dicembre stavo utilizzando:
Due volte a settimana crema al Dhea
Due volte a settimana ovulo acido ialuronico
Una volta a settimana acidificante o lactobacilli (quindi due volte al mese acidificante Lactofin e due volte al mese lattobacilli).
Per i lattobacilli io usavo i Femelle e mi trovavo bene, poi la ginecologa ha voluto che li sostituissi con Acticand 30 compresse vaginali (specifiche per la candida, che io non ho mai avuto), ma alla seconda compressa ho accantonato questo prodotto, perché mi ha bruciato moltissimo.
Allora ho proposto alla Ginecologa le cps vaginali Genetrix, perché ricordavo che in passato non mi avevano bruciato, ma che non avevano neanche fatto granché.
Fatto sta che il 6 febbraio io stavo bene, la sera ho usato Genetrix e il giorno dopo ho avuto perdite bianche cremose pazzesche, irritazione forte e bruciore.
Sul momento ho pensato che il corpo avesse buttato fuori il contenuto della compressa, ma sono passate quasi due settimane, da sabato ho sospeso tutti i prodotti e continuo ad avere bruciore, irritazione, perdite.
L’ansia mi sta facendo contrarre tutta, per cui si aggiungono i dolori da contrattura.
Allora mi sto domandando: ma questa crema al Dhea non serve a un cavolo se devo usare tanti altri prodotti.
?!
E poi, che terapia è una terapia che mi fa inserire ogni giorno un prodotto diverso??
Non ne posso più mentalmente e, forse, anche fisicamente.
Ora vorrei capire cos’ho e poi vorrei parlare con la ginecologa per riprovare col Gelistrol oppure con gli ovuli al Dhea Intrarosa, ma utilizzando comunque solo un prodotto, che sia efficace e da non inserire tutti i giorni, perché mi sembra assurdo il contrario.


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