La mia storia di vulvodinia

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio ott 08, 2020 1:45 pm

Grazie, magari provo a prendere due bustine di Movicol.
Ma per quanto tempo si può prendere un lassativo macrogol senza danneggiare il colon??

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Biogiu » gio ott 08, 2020 1:50 pm

Il macrogol è un lassativo osmotico. Non danneggia il colon.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio ott 08, 2020 5:10 pm

Grazie!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven ott 09, 2020 4:29 pm

Salve, allora, ieri ho assunto due bustine di Movicol e oggi sono andata di corpo senza difficoltà.
Mi sa che questo è, almeno per il momento, il dosaggio che dovrò mantenere per contrastare la stipsi provocata da una compressa di Efexor.
Assumo questo farmaco solo da due settimane e per 12 gg al dosaggio di mezza compressa e certo i dolori non sono passati, però sono decisamente meno intensi rispetto a quelli che mi partivano subito dopo la defecazione. Continuo ad avere stimolo e peso alla vescica e al pp, ma non i dolori lancinanti che si irradiavano dal sacro a tutto il bacino. Spero che questo voglia dire che rispondo al farmaco.
Ho proposto io a Galizia di sostituire il Puro Repair Gag Plus (3 capsule al giorno) alle due capsule di Ialuril Soft Gel.
Ho fatto bene? Ho scelto il prodotto giusto o avrei dovuto suggerire il Puro Urto?
Non soffrendo di cistiti ho pensato al Repair.
Mi consigliate? Vorrei tanto che questa fitta continua alla vescica e il dolore all’uretra mi abbandonassero insieme allo stimolo continuo...
Vi ringrazio moltissimo per tutto quello che fate!!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven ott 09, 2020 4:39 pm

Volevo scrivere Purodefend Urto...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Mare73 » ven ott 09, 2020 7:07 pm

Albarossa ha scritto:ieri ho assunto due bustine di Movicol e oggi sono andata di corpo senza difficoltà.
Perfetto, allora conotinua assolutamente così e vediamo come va.

Albarossa ha scritto:Spero che questo voglia dire che rispondo al farmaco.
Direi proprio di sì, alba! E questa mi sembra un'ottima notizia!!

Albarossa ha scritto:Ho proposto io a Galizia di sostituire il Puro Repair Gag Plus (3 capsule al giorno) alle due capsule di Ialuril Soft Gel.
Ho fatto bene? Ho scelto il prodotto giusto o avrei dovuto suggerire il Puro Urto?
Hai assolutamente scelto il prodotto giusto per "riparare" e rinforzare le pareti della vescica: facci sapere come ti trovi.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda petalina75 » ven ott 09, 2020 10:25 pm

Ciao Alba,
sono contenta di sentirti piu' positiva, e che l'Efexor ti stia dando i risultati sperati.
Purtroppo la sofferenza ci toglie pezzettini di vita importanti...e pure la voglia di affrontare la quotidianita' che e' gia' piena di problemi di per se'! Ma tu la forza ce l'hai ,lo hai dimostrato!
Io mi sono ripromessa nonostante quello che ho sofferto, e per le diverse patologie che sto tuttora affrontando, di non perdere mai quella scintilla di vita che in fondo all'anima fa sempre capolino...Eppure il mio corpo e' tutto un problema: Contrattura pelvica, colon irritabile, gastrite, endometriosi, interventi in bocca...tempo fa persi anche tutti i capelli!
Ma ho sempre cercato un motivo anche piccolo a cui attaccarmi x andare avanti...e nelle tue parole sento che anche tu non ti lascerai sopraffare dal dolore!! Anzi...stai gia' facendo un percorso di liberazione!
Volevo ringraziarti x le bustine di Hepilor che mi hai consigliato, che insieme alla Masthia hanno alleviato la mia gastrite maledetta...
Albarossa ha scritto:Ho proposto io a Galizia di sostituire il Puro Repair Gag Plus (3 capsule al giorno) alle due capsule di Ialuril Soft Gel.

Il Puro Repair e' una vera bomba: io ne prendo 4 capsule e' un ottimo prodotto!
Bene, aspettiamo prossime notizie...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » lun nov 02, 2020 4:34 pm

Ciao a tutte,
aggiorno un po’.
La compressa di Efexor credo che stia facendo il suo lavoro, perché non ho più i dolori lancinanti di un mese fa.
Ho fatto tre manipolazioni con Ileana Luglio, che mi ha detto che il mio corpo sta rispondendo molto bene ai trattamenti, per cui il prossimo appuntamento me lo ha dato a distanza di tre settimane.
Ho sospeso gli automassaggi per eccessivo bruciore.
Oggi mi è venuto il dubbio che non si trattasse di neuropatia e ho misurato per la prima volta da luglio il ph vaginale: valore 6,5!!!
Ho bruciore, un po’ prurito, dolore e sento le mucose secche e sensibili.
Domani mattina andrò a fare un tampone completo. Mi sono già sentita con la ginecologa Dr.ssa Stolfi, alla quale invierò il referto del tampone appena pronto.
Mi ha detto di fare, da domani, 10 gg con Monogin ovuli vaginali, per abbassare il ph e poi di reintrodurre una volta a settimana la crema galenica al Dhea, che avevo provato a sospendere da inizio luglio, poi due volte ovuli di acido ialuronico e una volta a settimana una capsula Femelle per via vaginale o una capsula Dafneben per apportare lattobacilli. Due volte al mese un ovulo Candinet per acidificare. A dicembre ho la visita di controllo.
Siccome so che nel forum ci sono diverse donne che usano ormoni bioidentici, vi chiedo: ma vanno per forza applicati per via vaginale? Non esistono ormoni bioidentici che si possano assumere per bocca?
Mi sembra di usare tanti prodotti (4-5 gg a settimana) e, oltre alla fatica e al fastidio di inserire sempre qualcosa in vagina, ho costantemente paura di sensibilizzarmi.
D’altra parte se provo a togliere qualcosa dalla terapia della Dr.ssa Stolfi, come accaduto togliendo la crema al Dhea, mi ritrovo appunto con bruciore, dolore, prurito, secchezza e un ph 6,5!
Io credevo si trattasse di neuropatia, invece minimo ho una bella vaginosi!
Mi potete dare un riscontro su questo punto?
Grazie di tutto come sempre.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » lun nov 02, 2020 8:34 pm

Vorrei aggiungere che ho letto l’approfondimento sugli ormoni bioidentici, ma non ho capito esattamente come andrebbero assunti.
Grazie

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » mer nov 04, 2020 10:19 am

Buongiorno, per gli ormoni bioidentici l'unica è farsi seguire da un medico che li prescriva spiegando le proprie difficoltà. Comunque una persona che conosco, che li assume, li prende per bocca con cadenza variabile (alcuni ogni giorno, altri a giorni alterni, ecc...). Dipende dal problema che vuoi risolvere.
:ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer nov 04, 2020 11:53 am

Grazie LisaBetta,
la Dr.ssa Stolfi quando l’ho conosciuta un anno e mezzo fa mi prescrisse tutti i dosaggi ormonali e mi disse che il Dhea era ottimo, per cui non necessitava di integrazione.
Non ho avuto neanche vampate, se non per qualche mese.
Il mio problema è sempre stato e continua ad essere l’equilibrio vaginale.
Ieri ho fatto un tampone e oggi ho chiesto esame delle urine e urinocoltura per sicurezza.
Ogni volta che lascio la crema galenica al Dhea mi si scombina l’equilibrio vaginale.
Mi sa che la terapia giusta è la prima che ho provato.
Ora speriamo di ripristinare presto l’equilibrio, perché un ph 6,5 è altissimo e ho bruciore e prurito tremendi.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » mer nov 04, 2020 12:34 pm

Non ti so rispondere, posso pensare che gli ormoni a livello sistemico e locale possano necessitare di integrazioni diverse, oppure che non è il dhea a farti star bene ma qualche altro componente della crema che applichi. Ma è proprio per ragionare ad alta voce.
La Stolfi è specializzata in ormoni bioidentici?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer nov 04, 2020 12:49 pm

Glielo chiederò, ma credo di sì, perché lavora con la Piloni al Ginecea a Milano e ho letto un articolo sugli ormoni bioidentici firmato da entrambe.
Comunque a dicembre, quando ci andrò, cercherò di capire meglio.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mer nov 04, 2020 1:04 pm

La Dr.ssa Stolfi lavora sia al Centro Ginecea che in un suo studio privato a Milano. Nella presentazione del Ginecea per la menopausa è scritto che il trattamento utilizzato come prima scelta è quello con ormoni bioidentici, che vengono poi illustrati nelle loro varie funzioni.
Alla fine di questa analisi ci sono i nomi della dr.ssa Piloni e della Dr.ssa Stolfi.
Per prevenire l’osteoporosi la Stolfi mi ha prescritto vit. D3 e vit. K2 da assumere in gocce quotidianamente. Con la menopausa mi è aumentato il colesterolo, ma la Stolfi, vedendo i miei esami, ha detto che non c’è da preoccuparsi.
La differenza che ho avvertito di più andando in menopausa è una minore quantità di energie e di libido, oltre ai problemi vaginali.
Però avendo sofferto di ansia e depressione ed avendo avuto in contemporanea la vulvodinia, come si fa a dire qual è la causa e quale l’effetto?
Comunque quando ci andrò parlerò di questa mancanza di energie. Vedremo...le chiederò apertamente se lei si occupa di ormoni bioidentici e vi farò sapere.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio nov 05, 2020 11:54 am

Buongiorno, stamattina, dopo due giorni di applicazione di Monogin ovuli ( sono essenzialmente a base di aloe e acido lattico) il prurito-bruciore atroce dei gg scorsi si è attenuato.
Volevo ribadire che l’Efexor sta facendo la differenza per quanto riguarda la vulvodinia, perché i dolori spontanei sono regrediti quasi del tutto.
Solo se sono molto stressata e, quindi, involontariamente tendo a contrarmi, tornano, ma non ai livelli di prima.
Su consiglio di Ileana Luglio e d’accordo col mio fisiatra sto facendo anche un ciclo di rieducazione posturale globale secondo il metodo Mezieres, che serve ad allungare e riequilibrare i due lati del corpo.
Poi questo periodo è stato molto pesante anche perché si è chiuso il rapporto con la psicologa che mi seguiva, perché lei ha riconosciuto che non riusciva ad essermi utile. La cosa ovviamente ha avuto una forte ripercussione a livello emotivo.
Lo psichiatra che mi segue per i pochi farmaci che assumo (Efexor e poco altro) già nutriva delle perplessità su quella psicoterapia e a quanto pare aveva ragione. Lo stesso mi ha inviata ad un collega psichiatra e psicanalista socio della società psicoanalitica italiana (SPI), che ho visto solo due volte e che mi è sembrato una persona molto seria.
Spero che questo sia l’inizio di un percorso veramente utile.
Intanto mi sono accorta di quanto la psicologa che ho lasciato influisse negativamente sui miei rapporti familiari, che mi spingeva continuamente a chiudere (!!!).
Tolta di mezzo questa tipa, sono riuscita a parlare con mia madre come non avevo mai fatto nella mia vita, ci siamo finalmente trovate, abbiamo pianto di commozione insieme. Il giorno dopo questa bellissima telefonata, le ho fatto arrivare un gran mazzo di rose con un biglietto.
Ultimo argomento: ormoni bioidentici.
Nella sezione apposita la Dr.ssa Stolfi è indicata insieme alla Piloni come una dottoressa che se ne occupa. Poi ho trovato che su Bologna lavora il Dr. Vergini Raul, ma, andando sull’albo nazionale dei medici, quest’ultimo non risulta specializzato in niente...
Purtroppo i nominativi sono pochi.
Io trovo molto brava la Dr.ssa Stolfi e anche molto disponibile (risponde sempre al cellulare e riscontra le mail in giornata).
Vorrei solo chiarire che non me la sento di introdurre prodotti in vagina 5-6 gg su 7, anche se la terapia che ho seguito fino a luglio con la crema al Dhea mi aveva portata ad un ottimo equilibrio vaginale con ph 4-4,5 e flora lattobacillare ben rappresentata.
È che ho paura di sensibilizzarmi e poi mi sembra di medicalizzare troppo la mia vagina e trovo questo assolutamente antierotico.
Vi chiedo cosa ne pensate...non so se sono mie fisime o se effettivamente è una cura troppo “invasiva”, seppure sicuramente efficace...
Sono piena di dubbi in questo momento...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » gio nov 05, 2020 1:43 pm

Albarossa ha scritto:Tolta di mezzo questa tipa, sono riuscita a parlare con mia madre come non avevo mai fatto nella mia vita, ci siamo finalmente trovate, abbiamo pianto di commozione insieme. Il giorno dopo questa bellissima telefonata, le ho fatto arrivare un gran mazzo di rose con un biglietto.
Stupendo :love1:

Albarossa ha scritto:Vorrei solo chiarire che non me la sento di introdurre prodotti in vagina 5-6 gg su 7, anche se la terapia che ho seguito fino a luglio con la crema al Dhea mi aveva portata ad un ottimo equilibrio vaginale con ph 4-4,5 e flora lattobacillare ben rappresentata.
Ti capisco perché anch'io sono molto sensibile. Secondo me ti devi creare un protocollo su misura, tipo lasciare duo o tre sere di pausa tra un inserimento e l'altro. Che ne dici?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio nov 05, 2020 4:15 pm

Cara Signo, ne parlerò con la Stolfi. Però ogni volta che ho cambiato una virgola nel protocollo, l’equilibrio è saltato malamente...
Il protocollo sarebbe:
Lun. Crema Dhea
Mar. ovulo acido ialuronico
Mer. capsula Femelle o Dafneben
Gio. crema Dhea
Ven. ovulo acido ialuronico
Sab. e dom. pausa
Due volte al mese il sabato un ovulo Candinet.
Ma, oltre al rischio sensibilizzazione, sono solo io che mi sento troppo medicalizzata, come se la mia vagina ormai avesse perso qualunque funzione erotica???
È un problema psicologico solo mio??

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda zuzu » gio nov 05, 2020 5:35 pm

Ciao Alba, sono contenta per questo rapporto ripreso con tua mamma. E ti capisco quando dici che ti senti troppo medicalizzata. A volte abbiamo bisogno di una pausa mentale da queste cure, anche se ci fanno bene. La modalità della pausa di cui hai bisogno però te la può suggerire solo la dottoressa che ti segue, valutando la cosa insieme a te e trovando un punto d' accordo che non abbia grandi ripercussioni. In passato anche io ho chiesto(quasi imposto), una pausa dai farmaci a Galizia e lui ha capito la mia necessità di uno stop mentale, ma concordammo di non mollare gli integratori. Poi ho ripreso i farmaci perchè in effetti mi servono ancora, ma quella boccata di ossigeno mi è servita per migliorare il mio stato d' animo. Per riassaporare un minimo di libertà verso qualcosa che sentivo essere diventato un obbligo, un peso.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio nov 05, 2020 9:55 pm

Cara Zuzu, hai descritto benissimo anche il mio stato d’animo!
Purtroppo dalla menopausa non si esce...ogni volta che ho allentato un po’ i trattamenti, mi è saltato l’equilibrio vaginale.
Mi è appena arrivato l’esito del tampone: positivo alla gardenerella con flora lactobacillare scarsamente rappresentata.
Ne ero sicura, perché con un ph 6,5 la malefica gardenerella non poteva mancare!!!
Ho fatto per precauzione anche l’esame urine completo con urinocoltura, negativa pure questa.
Unica cosa che mi ha stupito è il ph 7 delle urine: non è un valore troppo alto, considerando che le prime urine del mattino sono le più acide???

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda petalina75 » sab nov 07, 2020 9:43 pm

Albarossa ha scritto:Unica cosa che mi ha stupito è il ph 7 delle urine: non è un valore troppo alto, considerando che le prime urine del mattino sono le più acide?

effettivamente il valore e' leggermente alto, nitriti e leucociti ce ne sono?
considerando la situazione vaginale, potresti valutare il protocollo miriam oppure yogurt greco a sere alterne, non ricordo se nei tuoi precedenti post avessi scritto qualcosa al riguardo...


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