la storia di zuzu

Re: la storia di zuzu

Messaggioda LisaBetta » mer set 02, 2020 9:26 am

Uso solo mutande nere e ho completamente risolto il problema 8-)

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » mer set 02, 2020 9:31 am

@pimpi a 40 gradi così altro metti? Io in genere lenzuola, asciugamani e mutande 30 gradi. Per il resto uso programmi più delicati.
@lisa nere??? ma qui ci insegnate ad usare solo intimo bianco e di cotone. Così istighi alla ribellione :lol:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda LisaBetta » mer set 02, 2020 9:42 am

Vi istigo al ragionamento :idea:
Spesso biancheria lavata, sbiancata, disinfettata, igienizzata ad oltranza è peggio, e più nociva, di un semplice capo ben lavato e sciacquato con detersivi per uso domestico.
Diciamo di evitare determinate cose in fase acuta o se si è soggetti a particolari recidive (cibo, abbigliamento, abitudini) ma poi ciascuna deve valutare su se stessa così è nocivo e cosa non lo è.
Quindi, in soldoni, non ti preoccupare se le mutande non sono immacolate.... sono certa che comunque sono pulite!
:ciao:

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » mer set 02, 2020 9:52 am

Hai assolutamente ragione Lisa, io per esempio ho notato che mi danno fastidio le mutande in lycra di tezenis. Quelle che avevo le ho buttate tutte, e ora uso quasi solo bianche in cotone, ma qualche volta qualcosa di più colorato me lo concedo(quando sono in una fase di carenza di fastidi). Anche se da marzo che ho iniziato a lavorare a casa vado di smutandamento tutto il giorno, questo lato positivo va riconosciuto a questa situazione generale, nel mio caso.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Albarossa » mer set 02, 2020 2:12 pm

Zuzu, io uso mutande della Dermasilk in fibroina di seta, per le quali si segue una procedura diversa di lavaggio.
Le mutande di cotone che uso sono color nudo e le lavo in lavatrice a 60 gradi (a volte 95) con gli asciugamani, aggiungendo bds al detersivo.
Le mutande bianche le lavo alla stessa temperatura, ma le metto in lavatrice solo con asciugamani di colori chiari.
Comunque aggiungo sempre un foglietto cattura colore (funziona).
Ciao!

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Albarossa » mer set 02, 2020 3:40 pm

Volevo aggiungere che a 30 -40 gradi di temperatura per uccidere i batteri bisogna usare il Napisan.
Per non usare il Napisan, bisogna che la temperatura dell’acqua superi i 55 gradi perché i batteri muoiano.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » mer set 02, 2020 3:58 pm

Il foglietto cattura colore lo uso anche io e confermo che funziona alla grande. La linea di intimo della Dermasilk non la conoscevo e sono andata a curiosare, hanno un costo molto elevato. Il napisan l' ho abbandonato da un po' di tempo per un prodotto con la stessa funzionalità, ma di una marca meno commerciale, di cui uso anche i saponi e l' ammorbidente.
Il bds non da/lascia nessun problema? Non qui, ma da altre parti, leggevo di persone che si fanno il bidè con il bds, ma io so che fa male. Ma forse ho informazioni sbagliate in merito e la mia testa ha fatto un associazione non corretta.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Mare73 » mer set 02, 2020 4:27 pm

Il bds alcalinizza, quindi usandolo per il bidet si rischia di sballare il pH vaginale, visto che va a diretto contatto con le mucose della zona.
Se lo usi in lavatrice, invece, poi lo sciacqui via e quindi, ovviamente, il problema non si pone.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Albarossa » mer set 02, 2020 7:40 pm

Il bds va messo nello scomparto del detersivo e ne potenzia l’efficacia. Poi al posto dell’ammorbidente, uso l’aceto bianco di alcol.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » gio set 03, 2020 9:22 am

alba posso chiederti anche i quantitativi precisi? Non si finisce mai di imparare, l' aceto di alcol non sapevo nemmeno che esistesse :-)
Io ho molti asciugamani, lenzuola e tutti gli accappatoio colorati, posso usare comunque il bds o li scolorisco?

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Albarossa » gio set 03, 2020 2:07 pm

Il bds non scolorisce, ne va messo un cucchiaio colmo nel cassetto del detersivo insieme a questo. Invece l’aceto bianco di alcol si può usare al posto dell’ammorbidente nell’apposita vaschetta. Ovviamente non ha la stessa efficacia degli ammorbidenti chimici, allergizzanti, ma svolge la stessa funzione dell’ammorbidente: acidificare il ph dei capi lavati, perché tutti i detersivi hanno un ph basico e non sarebbe l’ideale metterli dopo il lavaggio direttamente a contatto con la cute che ha un ph 5.5, quindi acido.
Al posto dell’aceto bianco di alcol, si può usare anche l’acido citrico.
Da Natura Si si vende un ammorbidente della Sonett appunto a base di acido citrico, ma ovviamente è più costoso dell’aceto bianco di alcol, che si trova in qualunque supermercato. L’aceto, come il bicarbonato, igienizza e in più mantiene più a lungo i colori dei capi.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » lun set 07, 2020 12:29 pm

Grazie Alba per le indicazioni. Domenica al supermercato ho comprato l' aceto di alcol. Di questo, quanto ne va messo nella vaschetta dell' ammorbidente?

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Albarossa » lun set 07, 2020 4:37 pm

La stessa quantità dell’ammorbidente.
Buon bucato!

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » mer set 09, 2020 11:37 am

Buondi, vi premetto che oggi scrivo solo per sfogarmi e vi pregherei di non tirarmi le orecchie. So benissimo cosa devo fare, ma sono in una fase in cui HO BISOGNO di piangermi un po' addosso.
Il problema che mi sta provocando stress a 1000 è il lavoro. Come vi avevo scritto dal 1 settembre ho cambiato azienda restando a lavorare per lo stesso cliente sempre in situazione di smart working. Il cliente però da luglio ha una nuova azienda appaltatrice, e l' azienda a cui sono confluita a settembre ha un nuovo commerciale che gestisce il mio appalto, perchè il vecchio si è licenziato. Insomma è come se fossi nuova un po' per tutti. Al momento però sono scarica materialmente di lavoro perchè pare che ci siano problemi di budget, e hanno bloccato un po' le cose. Solo che fino a ieri ero solo io in questa situazione, da oggi ho saputo anche un altro collega. La cosa mi sta stressando perchè ho paura che mi rilascino e non sarebbe una bella cosa. Per esperienze passate, ho il terrore di essere licenziata, di essere spedita a lavorare fuori regione, la mia mente sta tirando fuori scenari assurdi. Sto aspettando di capire cosa vuole fare la vecchia società da cui mi sono licenziata, dopo le minacce scritte che mi ha fatto. Intanto io sono andata a ridargli il pc aziendale, in modo da non essere in torto con loro in nessun modo, ma spero che non ci sia bisogno di mettere l' avvocato per farsi pagare il tfr e tutto quello che mi spetta. Poi ho verificato che la mia situazione contributiva è ferma a marzo, per cui ho fatto la segnalazione all' inps delle mancanze dell' anno scorso e di quelle di quest' anno. Ho provato a fare questo tramite patronato(solo perchè mi dava più fiducia mentalmente la cosa), ma è stato impossibile prendere un appuntamento a breve, per cui ho fatto da sola. Tutta questa situazione mi sta portando a svegliarmi la notte in preda all' ansia. E così non mi era mai capitato. Spero di crollare presto, perchè so che se crollo riuscirò a reaggire, oppure che la situazione si sblocchi presto, perchè così riuscirò a tranquillizzarmi. Non sono stata felice nemmeno di festeggiare il compleanno e di scartare i regali desiderati... e questo non è proprio da me. Sabato ho sfornato dolci per 5 ore, e poi alla sera io no li ho nemmeno assaggiati.
Scusate lo sfogo OT rispetto al tema del forum, ma scrivere e dire a qualcuno quello che provo mi aiuta. Ovviamente ho fastidi a go go intervallati da qualche ora di silenzio e sono consapevole che sono provocati da questa situazione. Però per sicurezza ho ordinato anche gli stick per il ph che avevo finito.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » mer set 09, 2020 1:02 pm

Ed ecco il patatrac: la società 1 mi manda via per mancanza di budget da parte del cliente, ora vediamo che farà la nuova azienda che mi ha preso.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda petalina75 » mer set 09, 2020 9:38 pm

Ciao Zuzu,
provo a risponderti io...in quanto fresca di gastrite e reflusso per problemi sul lavoro.
Che dire...fanno parte della vita...ormai di sicuro non c'e'niente...dopo anni e anni di pedate in c...o ho imparato a distinguere tra cio' che mi capita e la salute:la seconda e' piu' importante!
Chiaramente non e' piacevole trovarsi senza lavoro, ma tu sei gia' stata riassunta e quindi non rischi di restare senza stipendio!
Non permettere alle avversita' esterne di rovinare il tuo stato uro-genitale! Perche' alla fine si somatizza sulla parte fisica piu'debole e non va bene.
Io da quando ho iniziato il cammino di psicoterapia mi sento piu' leggera, e gli parlo anche di questi problemi...
Comunque hai fatto bene a condividere sul Forum, buttare fuori queste cose e' sempre meglio che rimuginarsele per conto proprio.
Ora come stai?

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » gio set 10, 2020 3:49 pm

Sono in ansia ai massimi livelli. Sto sentendo via telefono l' hr della mia società e il commerciale, ma le premesse non sono buone. Domani avrò la sentenza per lunedì e i giorni successivi, ma già che mi critichi il mio Cv e poi non sa nemmeno capire quello che ci è scritto sopra, mi devi spiegare come mi troverai un nuovo cliente dove lavorare. Sto per esplodere.
Nelle 2 ore passate al telefono con loro avevo i bruciori alle stelle. Ora si sono un po' calmati e sto cercando di tirami su con un gelato.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » ven set 11, 2020 11:06 am

Volevo aggiungere che in questo periodo mi sento come se fossi bipolare. Passo a stati di ansia fortissimi, quando qualcuno dell' azienda mi contatta, o se aspetto che lo faccia con fastidi a mille. A momenti in cui mollo lo stress e ho anche qualche momento di zero sintomi quando finisce la giornata e penso che nessuno mi potrà più chiamare. Poi torna la mattina, tornano i pensieri e i fastidi ripartono. Chi mi guarda mi vede tranquilla apparentemente, perchè non voglio mostrarmi, non voglio condividere. Ma in casa sono una corda di violino. Quando mi hanno comunicato la notizia, volevo scoppiare a piangere, ma non volevo che dall' altra parte mi sentissero.
Oggi dovrò salutare virtualmente i colleghi che restano... com'è dura essere da questo lato. E sto ancora aspettando che mi diano notizie sul da farsi a partire da lunedì.

Re: la storia di zuzu

Messaggioda Albarossa » ven set 11, 2020 1:15 pm

Coraggio Zuzu, non permettiamo al lavoro di rovinarci la salute e la vita e so bene quello che dico...
Ti mando un forte abbraccio! Vedrai che piano piano le cose si sistemeranno. Cerca di vivere questa fase di incertezza senza voler per forza controllare gli eventi, altrimenti per forza ti strizzi tutta...

Re: la storia di zuzu

Messaggioda zuzu » ven set 11, 2020 4:48 pm

Ci proverò. Intanto mi hanno appena convocato in sede per dare una mano, su un tipo di attività che non è proprio la mia, in attesa che esca qualcosa di più calzante. Speriamo bene.. mi spaventa anche quest' opzione.


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