La mia storia di vulvodinia

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » lun nov 09, 2020 10:44 am

“effettivamente il valore e' leggermente alto, nitriti e leucociti ce ne sono?”
Riporto il contenuto del referto:
URINE ESAME COMPLETO
Aspetto: limpido
Colore: giallo paglierino
Peso specifico: 1.014
Ph: 7
Proteine: 0
Glucosio: 0
Corpi chetonici: assenti
Emoglobina: assente
Pigmenti biliari: assenti
Urobilinogeno: 0
Nitriti: assenti
ESAME DEL SEDIMENTO
Eritrociti: 4 cellule/uL
Leucociti: 8 cellule/uL
Cellule epiteliali: 3 cellule/uL
Batteri: assenti
URINOCOLTURA: negativa

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » lun nov 09, 2020 5:51 pm

Vergini è un dottore famosissimo in endocrinologia, uno dei pochissimissimi che, ancora oggi, prescrive la tiroide secca per le patologie tiroidee e farmaci integrati nonchè bioidentici. Insomma, se dici Vergini, non nomini un pincopallino qualunque.
Sul suo sito riporta:
Laurea in Medicina e Chirurgia e Diploma Abilitazione
Università di Bologna 1984.
Iscrizione Albo Medici Provincia Forlì-Cesena n. 2865
P.IVA: 01647310406
Non so se può esserti utile.
:ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar nov 10, 2020 5:31 pm

Grazie LisaBetta.
Comunque sul sito del Dr. Vergini c’è la seguente precisazione, nella sezione relativa alla prima visita,che riporto testualmente:

“ IMPORTANTE: per chiarire dubbi, evitare malintesi, fraintendimenti e false aspettative ci tengo a sottolineare che pur essendo un medico (laureato in medicina e chirurgia) non sono un endocrinologo in quanto non ho una specialità in endocrinologia. Se avete necessità che il medico a cui vi rivolgete abbia questa specialità purtroppo io non posso esservi di aiuto”.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » mar nov 10, 2020 7:19 pm

Ho intenzionalmente scritto famosissimo in endocrinologia, lui non ha mai detto di essere endocrinologo :grin:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio nov 26, 2020 3:20 pm

Salve a tutte, ho visto la bella novità del Puroman gel lubrificante intimo.
Avrei una domanda: visto che contiene acido citrico, è a ph acido, giusto?

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » gio nov 26, 2020 4:36 pm

Il ph è 5,5 come indicato nella scheda di puroman gel lubrificante.
:ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven nov 27, 2020 5:42 pm

Salve a tutte, aggiorno brevemente.
Sono a due mesi di assunzione di Efexor (due settimane mezza compressa e poi una compressa intera) da37,5 mg e i dolori spontanei sono decisamente diminuiti, ma in parte permangono. Forse è un dosaggio basso? Sentirò il parere di Galizia alla visita di controllo che ho già fissato a metà gennaio. Tra gli effetti collaterali comuni del farmaco c’è l’aumento del colesterolo e io mi sono ritrovata dieci gg fa con un colesterolo totale a 252.
Il mio medico di base per questo motivo mi ha prescritto una compressa al giorno di Berberol K, a base di riso rosso fermentato e monacoline, che dovrebbe fare scendere il valore del colesterolo, mai avuto a questi livelli se non dopo aver assunto la pillola estroprogestinica Belara.
Sto seguendo una sorta di protocollo Miriam per la gardnerella, applicando un giorno acidificante e due gg Femelle. Siccome il Gynecanesbalance mi ha bruciato moltissimo, ho acquistato Vidermina Prebiotic ovuli vaginali, acidificanti, che non ho ancora provato (spero tanto che non brucino).
Sto facendo mezz’ora di camminata al parco quasi ogni giorno, stretching ogni giorno e manipolazioni da Ileana Luglio ogni due settimane.
In questo periodo ogni tanto applico cerotti Therma Care o scaldino, perché sto risentendo del freddo.
Mi sono resa conto che devo decisamente ridurre lo stretching, che spesso supera i 45 minuti, stressando troppo i muscoli.
Più volte mi è capitato che il dolore si sia fatto sentire proprio dopo lo stretching evidentemente eccessivo.
Dopo tre anni e mezzo senza utilità, con la psicologa che mi seguiva abbiamo deciso di chiudere.
Ho iniziato da poco un percorso di tipo psicanalitico e spero molto che mi aiuti a sciogliere quei nodi profondi, che mi portano a vivere in uno stato di tensione perenne.
Merito un po’ di serenità...
È tutto, non saprei cos’altro fare, anzi forse devo ralllentare e rilassarmi anche sul fronte della patologia, ma non è facile.
Vi mando come sempre un grande abbraccio.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » ven nov 27, 2020 7:38 pm

45 minuti di stretching è troppissimo, Alba!!!! Ne faccio molto meno io dopo essermi allenata, davvero non c'è bisogno e come hai detto stressi troppo la muscolatura!
10/15 minuti secondo me sono più che sufficienti!
Forza!

:ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » ven nov 27, 2020 10:33 pm

A me bastano 3 minuti, se no vedo le stelle!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » ven dic 04, 2020 3:09 pm

Ciao a tutte, ho rifatto il tampone vaginale, dopo 10 gg di Monogin capsule vaginali, una settimana in cui ho ripreso il protocollo menopausa con crema al Dhea, ovuli di acido ialuronico e Femelle.
Ho misurato il ph e non era sceso di una virgola: 6,5-7!!
Quindi ho fatto una settimana in cui ho inserito un giorno ovulo acidificante Candinet, due gg Femeffe, un giorno Vidermina Prebiotic ovulo acidificante, due gg Dafneben ovuli.
Mercoledì il ph era sceso a 5,3, ma ancora alto.
Ebbene, il referto recita:
“flora lattobacillare scarsamente rappresentata, alcune cellule, rari leucociti. POSITIVO per gardnerella ed escherichia coli (di cui non è specificata la carica batterica).
Sono molto delusa, perché non mi aspettavo pure l’escherichia coli.
Ho assunto per tutto il mese di novembre una bustina di XFlor al giorno.
Ora a dicembre sono passata a Ergiphilus Intima della Nutergia, che però non contiene lattoferrina.
Mi ricordo che Pesce prescriveva l’uso per via vaginale di Difesan Flor capsule, a base di Lactobacillus Plantarum e lactoferrina, ma ricordo anche che mi bruciavano.
Non so, potrei riprovare.
Sto cercando di mantenere il colon regolare con una bustina di Movicol al giorno e mele cotte la sera, perché l’Efexor tende a bloccarlo. Solo alcune volte ho dovuto fare un microclisma per liberarmi.
Ho un po’ di prurito (molto aumentato dopo che ho letto il referto!!!!), ma non ho sintomi particolarmente pesanti, infatti il referto indica rari leucociti.
Cosa mi consigliate di fare??
Grazie mille

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » gio dic 10, 2020 1:35 pm

Salve, aggiorno un po’ la mia storia.
Ho aumentato l’Efexor a una capsula e mezza, perché la depressione non mi molla e anche i dolori pelvici andavano riaffacciandosi.
Ovviamente il colon ne ha risentito e ho dovuto portare il Movicol a due bustine al giorno.
Ieri ho fatto la visita di controllo dalla ginecologa Stolfi.
Le ho detto che sono molto giù e che mi sento completamente priva di energie.
Le ho portato i dosaggi ormonali completi e lei ha riscontrato che ho valori molto bassi soprattutto del Dhea, la cui carenza provoca depressione e mancanza di energie.
Allora mi ha prescritto una TOS a base di ormoni bioidentici, cps di Dhea è una crema da spalmare su addome e polsi a base di estriolo e progesterone bioidentici.
A livello vaginale devo riprendere l’uso della crema al Dhea bioidentico perché mi ha riscontrato molta secchezza.
Ho gardnerella, escherichia coli, scarsa flora lattobacillare è un ph 6,5-7: va ricostruito tutto l’equilibrio.
Ormai non bastano due pagine per l’elenco delle cose che assumo e sono molto stanca, perché mi sembra di imbottirmi di roba e di stare sempre peggio...proviamo...

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar dic 15, 2020 10:41 pm

Salve a tutte, faccio un breve e positivo aggiornamento.
Finalmente, trovato il giusto dosaggio dell’Efexor pari a una compressa e mezza da 37,5 mg, sto risentendo dei benefici sia per l’umore, che per i dolori pelvici, quasi assenti da due-tre giorni.
Domani inizierò la TOS con ormoni bioidentici, mentre ho già ripreso l’uso della crema al Dhea a livello vaginale: il ph sta scendendo e io non sto avendo più bruciore e/o prurito. Devo certamente continuare.
Sento il bisogno di riprendere un’attività fisica da affiancare alla pratica dello yoga.
Quando il clima lo consente, vado a fare mezz’ora di camminata spedita al parco, ma nelle giornate fredde e piovose, che non sono poche, vorrei provare a fare qualcosa in casa.
A questo proposito vi chiedo: l’aerobica a corpo libero con musica è consentita o crea problemi al pavimento pelvico, visto che comunque va a tonificare gambe e glutei (senza salti)???
Ho provato una volta e dopo ero molto carica: all’umore mi ha giovato di sicuro.
Vorrei però un vostro parere, per non combinare guai...
Grazie

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda 1PIMPI1 » mer dic 16, 2020 10:38 am

Ciao Alba, che bello leggerti cosi positiva!

Per l'aerobica anche io la sto facendo in casa, inizialmente come te avevo timore, però mi sono accorta che mi faceva davvero bene all'umore, soprattutto in questo periodo covid è una "boccata di aria fresca". Su you tube esistono video di lezioni da mezz'ora con diverse intensità, io ho iniziato con quella bassa per capire se mi creava problemi ora sono arrivata ad intensità media (ma sempre senza salti) e va tutto bene. E' importante tu controlli che il muscolo Pc sia sempre basso e non contratto e poi a fine lezione sempre importante lo stretching! Prova e facci sapere! ;)

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » mer dic 16, 2020 4:54 pm

Alba sono molto contenta di queste notizie positive!
Per l'atività fisica non resta che provare e valutare, magari comincia piano con poco sforzo e, quando ti senti più sicura, puoi aumentare. Per esperienza se una cosa piace si passa sopra a tanti "dolorini" che, magari, all'inizio possono ben esserci.
Facci sapere!
:ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda zuzu » dom dic 20, 2020 11:23 pm

Ciao Alba, sono veramente contenta per i tuoi risultati positivi. Per quel che riguarda lo sport, penso che solo il tuo corpo ti possa rispondere. Prova, se non senti controindicazioni continua pure. Lo sport migliora anche l' umore, ma mi sono resa conto su me stessa, che se un esercizio mi crea problemi, il mio corpo me lo dice subito. Per cui secondo me, nessuno ti può rispondere meglio di lui. E te lo dico io che in questo periodo, sono tra le fortunate che possono andare in palestra perchè la mia ha un grande spazio esterno che gli ha permesso di rimanere aperta, e garantire diverse lezioni e che proprio per questo non ha mai smesso di andare, e anzi ho iniziato nuovi corsi più tosti e non ne sto risentendo, torcicolli da freddate a parte.

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » mar dic 22, 2020 1:51 pm

Cara Zuzu, che piacere leggerti.
Ieri ho fatto altri 30 minuti di aerobica con musica e mi sono resa conto che, dopo 4 anni senza sport, forse devo partire più piano, magari con 20 minuti. Dopo sono tutta un po’ dolorante, ma mi sta dando problemi soprattutto una tendinite alla spalla destra per la quale ho fatto tutte le cure possibili, comprese 5 infiltrazioni di cortisone e antinfiammatorio. Oggi andrò alla visita di controllo dal fisiatra.
Per il resto i dolori pelvici sono molto diminuiti con l’Efexor, che mi sta aiutando anche per l’umore, ma non sono passati del tutto.
Sentirò cosa mi dirà Galizia il 14 gennaio.
Intanto ci passiamo queste feste io e mio marito da soli, lontani da tutte le persone care...
Ti mando tanti auguri di un sereno Natale!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda zuzu » mar dic 22, 2020 2:01 pm

Ciao Alba, sono in una fase in cui ho bisogno di staccarmi un po' da varie cose. Per cui mi capita di leggere, ma non di scrivere. Ma non ho resistito a risponderti :-)
Per la tendinite hai provato con l' osteopata? Io quando ho avuto una spalla infiammata, dopo i trattamenti classici che mi hanno allegramente rimbalzato, ho risolto con 3 manipolazioni. A quel punto avrei continuato solo perchè mi ero affezionata a lei ed ero felice di stare bene, ma mi ha detto basta, non tornare! :-)
Per il resto non racconti di fastidi legati all' aerobica e alla tua "antipaticona"(la mia si chiama così), per cui rallenta il ritmo/tempo , e continua.
E anche il passare le feste solo con il marito, può essere una cosa positiva: no stress da parenti, momenti di coppia da ritrovare, .... insomma io ci vedo il buono.
Buone feste, e non ti fissare su cosa dirà Gali, pensa a cosa dice il tuo corpo.
Un bacio :ciao:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda Albarossa » lun dic 28, 2020 5:51 pm

Salve, faccio un aggiornamento.
È dal 24 settembre che assumo Efexor, prima al dosaggio di mezza capsula (per 12 gg), poi di una capsula intera da 37,5 mg e da circa 23 gg al dosaggio di una capsula e mezza.
Praticamente sono tre mesi, con un crescendo del dosaggio.
I dolori lancinanti che mi partivano ogni mattina dopo la defecazione non li ho più, però, poiché l’Efexor blocca il colon, sto avendo problemi a gestire la stipsi. Oggi ho dovuto sforzarmi leggermente e mi sono partiti i dolori, anche se meno forti che in passato.
Eppure ieri ho messo nel latte un cucchiaio di crusca d’avena, ho dovuto fare un microclisma per liberarmi e nella giornata ho preso due bustine di Movicol....
In realtà ero riuscita a diventare regolare assumendo una bustina di Movicol al giorno e mangiando una mela cotta la sera, con qualche goccia di limone e una spruzzata di cannella. Era buona e funzionava!
Ebbene, la ginecologa Dr.ssa Stolfi mi ha detto che è sbagliato mangiare la mela cotta ogni sera perché così mi prendo “ una botta di zuccheri”, parole testuali.
Voi cosa ne pensate?
Io da stasera tornerei alla mia mela cotta perché non credo che per questo diventerò diabetica: non amo i dolci e non ne mangio affatto, l’unico “dolce” sarebbe la mela cotta.
D’altra parte non credo sia più salutare imbottirsi di lassativi e microclismi senza neanche beneficio e tenermi i dolori...
Per il resto, quando il colon funziona sto bene, non ho dolori spontanei e mi sono accorta in questi gg che da quando prendo una capsula e mezza di Efexor non ho più quel continuo peso alla vescica e il senso di puntura alla stessa. Niente, quel sintomo è scomparso da oltre 20 gg.
Poi sto seguendo la terapia ormonale con ormoni bioidentici e, se qualcuno ne ha esperienza, vorrei sapere: dopo quanto tempo si sentono gli effetti?
A livello locale alterno crema al Dhea, Femelle o Dafneben e una nuova crema, uscita da poco sul mercato: LILITH, che trovo ottima.
È una crema specifica per atrofia-distrofia vulvovaginale da menopausa o altre cause, che ripara e nutre la mucosa vaginale, la vulva e il perineo. Ha un ph 5,5, che però all’interno della vagina si abbassa perché viene liberato acido lattico, così da raggiungere un ph 4-4,5, quindi è il primo prodotto che unisce l’azione eutrofica a quella normalizzante del ph.
Ho pensato che magari conoscerla potrebbe essere utile a qualcuna, anche perché non brucia minimamente...e se non brucia a me, è difficile che bruci a qualcun’altra!
Io sono partita con questo protocollo da un ph 6,5-7 (stick blu) e oggi ho rilevato un ph 5, per cui gradualmente in tre settimane il ph vaginale è sceso già un bel po’.
Non so se ho ancora escherichia coli e gardnerella, ma non ho sintomi.
Magari quando avrò raggiunto un ph inferiore a 4,5 rifarò un tampone.
Continuo con lo yoga, ho ridotto lo stretching, eliminato l’aerobica perché come al solito ho esagerato e mi sono contratta tutta, faccio ormai normalmente la respirazione diaframmatica, i kr e spero che questo sia l’inizio di un percorso di guarigione.
Mi ispira molta molta fiducia lo psicanalista con cui ho da poco iniziato un percorso e dentro di me sento che può essere la persona giusta, dopo tante psicoterapie inutili o dannose.
Aspetto i vostri consigli, risposte, suggerimenti, incoraggiamenti e vi abbraccio tutte insieme, moderatrici e sorelle di battaglia!

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda LisaBetta » lun dic 28, 2020 6:21 pm

Alba!!! Che brava!!!
Non credo che una mela cotta possa ucciderti e neanche farti venire il diabete. C'è bisogno di un po' di dolcezza... :love1:

Re: La mia storia di vulvodinia

Messaggioda signo » lun dic 28, 2020 8:19 pm

Mela cotta!!!


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