Emergenza stafilococco e tanta paura. Cistite infinita. Fina
Inviato: mer mag 09, 2018 2:52 pm
La mia è una storia lunga, quindi cercherò di darvi solo le info necessarie. Mi chiamo Laura ho 26 anni e da quando ne ho 20 combatto con la maledetta. Tutto è iniziato con l'assunzione della pillola che ho smesso di prendere appena ho visto quanto male mi faceva.
Da lì inizia un ciclo infinito di cistiti seppur blande, candida, vaginite e via dicendo. Il medico di base mi ha sempre fatto prendere antibiotici a nastro, NONOSTANTE le mie urinocolture fossero sempre NEGATIVE.
Passa qualche anno e le cistiti si fanno sempre più ricorrenti, sempre più aggressive finchè una notte finisco al pronto soccorso con un attacco acuto di cistite emorragica. Mi fanno una iniezione e mi mandano a casa con una terapia di antibiotico (il cefixoral) da assumere. La cosa strana in tutti questi anni è che pur essendo sempre negativa agli esami, l antibiotico per lo meno all'inizio mi dava beneficio e dopo mezz ora stavo già meglio.
Alla fine la cosa va a degenerare e mi consigliano di consultare la dottoressa Loi un'urologa molto brava. Mi diagnostica un problema di svuotamento della vescica, le cui pareti risultano ispessite e ciò favorisce il ristagno dell'urina. La curva della flussometria è un disastro. Mi prescrive, udite udite, il "Teraprost" un farmaco per la prostata che dovrebbe aiutarmi col problema dello svuotamento ed effettivamente lo fa. Dopo alcuni mesi di cura la flussometria migliora e riesco a svuotare la vescica seppur mai totalmente. Ciò però non è sufficiente e la cistite torna, anche 2/3 volte al mese e la mia vita si ferma. Non riesco più a studiare, ho il terrore di partire, mi chiudo in me stessa e ho problemi col mio partner con cui mi rifiuto di avere rapporti ormai terrorizzata. Alla luce di tutto ciò mi viene prescritta sempre dalla stessa urologa una cura di tre mesi di antibiotico (levoxacin) per debellare la minaccia. (quale?) inutile dire che passo tre mesi di pace in cui sto bene e penso di esserne uscita. A 5 giorni dalla fine della terapia ho l'attacco di cistite tra i più feroci mai avuti. Ero punto a capo. Disperata mi butto su internet e trovo il dottor Delisa, primario di urologia Dell ospedale SS trinità di Cagliari, dove vivo. Gli racconto tutto e mi dice che sospetta una ostruzione a livello del collo vescicale, causa delle innumerevoli cistiti abatteriche, del ristagno e delle colture sempre negative. Gli vengono i capelli dritti quando gli dico di tutti gli antibiotici con cui mi hanno imbottita negli anni e mi spiega che il mio urotelio è devastato e che nonostante sia utile fare una cistoscopia non potrei reggerla e mi prescrive un ciclo di instillazioni vescicali di Ialuril, acido ialuronico per riparare tutti i danni fatti.
È passato un anno da quando sono in cura da lui e posso dire di essere migliorata tantissimo, le cistiti si sono ridotte a 1 ogni due mesi ma quando tornano sono terribili seppur riesca a superare la crisi bevendo litri e litri d acqua e versando altrettanti litri di lacrime.
Ah, sto continuando ad assumere il Teraprost e delle bustine chiamate Utiprof a base di cranberry e d-mannosio.
Qua si fermerebbe la mia storia. Invece no. Settimana scorsa dopo mesi, rieccola. Un attacco durato 5 ore anche questo acuto.
Bevo ma non passa e disperata per l'ennesima volta mi butto qui nel forum a trovar conforto e scopro il dimman.
L'ho ordinato subito, quello in polvere e lo sto assumendo da quasi una settimana ormai. È presto per parlare dei risultati ma sono fiduciosa.
Per scrupolo, dato che mi è venuta pure la vaginite, ho fatto una urinocoltura e oggi ho ritirato il referto. Beh, dopo 6 anni di risultati negativi, risulto positiva. Il germe è a me sconosciuto e la cosa mi spaventa, molto, perché anche su internet o qui sul forum non ho trovato niente. Si chiama STAPHYLOCOCCUS WARNERI. Vi prego ditemi che qualcuno lo conosce perché sono davvero preoccupata.
Laura
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Da lì inizia un ciclo infinito di cistiti seppur blande, candida, vaginite e via dicendo. Il medico di base mi ha sempre fatto prendere antibiotici a nastro, NONOSTANTE le mie urinocolture fossero sempre NEGATIVE.
Passa qualche anno e le cistiti si fanno sempre più ricorrenti, sempre più aggressive finchè una notte finisco al pronto soccorso con un attacco acuto di cistite emorragica. Mi fanno una iniezione e mi mandano a casa con una terapia di antibiotico (il cefixoral) da assumere. La cosa strana in tutti questi anni è che pur essendo sempre negativa agli esami, l antibiotico per lo meno all'inizio mi dava beneficio e dopo mezz ora stavo già meglio.
Alla fine la cosa va a degenerare e mi consigliano di consultare la dottoressa Loi un'urologa molto brava. Mi diagnostica un problema di svuotamento della vescica, le cui pareti risultano ispessite e ciò favorisce il ristagno dell'urina. La curva della flussometria è un disastro. Mi prescrive, udite udite, il "Teraprost" un farmaco per la prostata che dovrebbe aiutarmi col problema dello svuotamento ed effettivamente lo fa. Dopo alcuni mesi di cura la flussometria migliora e riesco a svuotare la vescica seppur mai totalmente. Ciò però non è sufficiente e la cistite torna, anche 2/3 volte al mese e la mia vita si ferma. Non riesco più a studiare, ho il terrore di partire, mi chiudo in me stessa e ho problemi col mio partner con cui mi rifiuto di avere rapporti ormai terrorizzata. Alla luce di tutto ciò mi viene prescritta sempre dalla stessa urologa una cura di tre mesi di antibiotico (levoxacin) per debellare la minaccia. (quale?) inutile dire che passo tre mesi di pace in cui sto bene e penso di esserne uscita. A 5 giorni dalla fine della terapia ho l'attacco di cistite tra i più feroci mai avuti. Ero punto a capo. Disperata mi butto su internet e trovo il dottor Delisa, primario di urologia Dell ospedale SS trinità di Cagliari, dove vivo. Gli racconto tutto e mi dice che sospetta una ostruzione a livello del collo vescicale, causa delle innumerevoli cistiti abatteriche, del ristagno e delle colture sempre negative. Gli vengono i capelli dritti quando gli dico di tutti gli antibiotici con cui mi hanno imbottita negli anni e mi spiega che il mio urotelio è devastato e che nonostante sia utile fare una cistoscopia non potrei reggerla e mi prescrive un ciclo di instillazioni vescicali di Ialuril, acido ialuronico per riparare tutti i danni fatti.
È passato un anno da quando sono in cura da lui e posso dire di essere migliorata tantissimo, le cistiti si sono ridotte a 1 ogni due mesi ma quando tornano sono terribili seppur riesca a superare la crisi bevendo litri e litri d acqua e versando altrettanti litri di lacrime.
Ah, sto continuando ad assumere il Teraprost e delle bustine chiamate Utiprof a base di cranberry e d-mannosio.
Qua si fermerebbe la mia storia. Invece no. Settimana scorsa dopo mesi, rieccola. Un attacco durato 5 ore anche questo acuto.
Bevo ma non passa e disperata per l'ennesima volta mi butto qui nel forum a trovar conforto e scopro il dimman.
L'ho ordinato subito, quello in polvere e lo sto assumendo da quasi una settimana ormai. È presto per parlare dei risultati ma sono fiduciosa.
Per scrupolo, dato che mi è venuta pure la vaginite, ho fatto una urinocoltura e oggi ho ritirato il referto. Beh, dopo 6 anni di risultati negativi, risulto positiva. Il germe è a me sconosciuto e la cosa mi spaventa, molto, perché anche su internet o qui sul forum non ho trovato niente. Si chiama STAPHYLOCOCCUS WARNERI. Vi prego ditemi che qualcuno lo conosce perché sono davvero preoccupata.
Laura
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