ma perché le insegnanti non possono fare pipì??? che lavoro strano... ogni anno spero mi capiti un'aula DAVANTI al bagno delle maestre
cmq ho letto cos'hai scritto sull'ingestibilità del dolore, e ti voglio dire che le prime volte che mi veniva la cistite (fortissima)(ormai sono.... e, tre anni fa) io mi disperavo, mi affliggevo, mi trascinavo fino in farmacia dove imploravo per una scatola di monuril e tornavo a casa dove mi rotolavo (letteralmente) dal dolore fino a che l'antibiotico faceva effetto...
poi, dopo che iniziò a tornarmi praticamente a scadenza mensile ( poi si fece sempre più ravvicinata), una mattina, esausta, mi accorsi che sedendomi sul letto, a gambe incrociate, respirando con il diaframma, non che il dolore passasse (giustamente, se c'è una carica batterica in circolo il dolore permane) ma si attenuava tantissimo!!!
da allora, è anche capitato che appena mi insorgeva, se ero nella tranquillità di casa mia, anzichè agitarmi e dunque CONTRARMI iniziavo a respirare profondamente, e rilassare proprio la zona pelvica, che, ho notato,naturalmente si irrigidisce (a causa dello stimolo -fasullo- di urinare!) ed è anche capitato che il dolore mi regredisse COMPLETAMENTE!!!
certo, devono esserci le condizioni mentali e contestuali per lavorare su se stessi in tal modo (per esempio, l'ultimo episodio acuto, non ero in casa mia etcetc, ho dovuto prendere l'antibiotico).
però credo che si possa aumentare la propriacezione, rilassando la zona pelvica laddove la si sente contrita (io, per esempio, da quando mi "ascolto" di più, mi sono accorta che la tenevo contratta anche durante la doccia!!!).
cose così..
ciao, un bacio