La storia di Chiara

salve a tutte, io e la cistite ci conosciamo da tanto tempo.
Sono Chiara e ho quasi 30 anni. Quando frequentavo le scuole elementari già soffrivo di attacchi di cistite, durante le scuole medie e superiori non ho avuto nessun problema. All'età di 19 anni ho avuto la mia prima storia importante e i primi rapporti, da qui sono iniziati sporadici episodi di cistiti, curati con urotractin. Nel 2009 ho iniziato ad avere delle cistiti ricorrenti, dall'urinocoltura si evinceva la presenza di e. coli, inoltre avevo anche vaginiti ricorrenti, praticamnete curavo la cistite e mi veniva il tricomonas, lo curavo puoi mi veniva la cistite, poi la candida, poi la gardnerella, insomma sembrava non finisse mai. In quel periodo presi spesso l'antibiotico (ciproxin) e curavo le infiammazioni vaginali con svariati ovuli, ovviamente tutto prescritto dalla mia ginecologa. Non appena dall'urinocoltura i batteri iniziarono a diminuire la dottoressa non mi prescrisse più nessun antibiotico e mi curò con bustine di mirtillo rosso, utiflor (medicinale omeopatico) per regolarizzare l'intestino, normovagin per regolarizzare il ph della vagina. Alla fine dopo vari mesi di cura ho iniziato a vedere i primi risultati e a stare meglio.
Nel 2011 mi lascio con il mio ragazzo, dopo un pap test risulto positiva al papilloma virus, premetto che dall'età di 19 anni faccio sempre un pap test una volta l'anno. Dopo varie analisi il medico mi cura i condilomi con aldara crema, dopo 6 mesi il virus era sparito, da allora i pap test sono sempre negativi.
Nel 2012 inizio a frequentarmi con una nuova persona e tempo qualche mese gli episodi di cistite riprendono, dall'urinocoltura esce sempre l'e. coli, ma gli episodi sono sporadici anche perchè i rapporti sessuali non erano frequenti. Non appena con questo nuovo ragazzo inizio un rapporto stabile e ad avere rapporti più frequenti (ormai siamo nel 2014) iniziano le cistiti ricorrenti, sempre 48 ore dopo il rapporto e la dottoressa si accorge anche di alcune micro lesioni all'ingresso della vagina, strano perchè durante i rapporti ero molto lubrificata naturalmente. La dottoressa mi prescrive l'antibiotico e degli ovuli lubrificanti. Sono stata meglio, ma nn ho più approfondito il problema perchè con questo ragazzo mi sono lasciata poco dopo. Finiti i rapporti ricorrenti, anche la cistite nn c'era più.
Nei 2 anni successivi (2014/2016) ho avuto rapporti sporadici, a distanza anche di 6 mesi, dopo il rapporto avevo sempre dei taglietti all'ingresso della vagina e un po' di fastidio dopo 48 ore, senza però nessun attacco di cistite, diciamo che per 2 anni sono stata bene.
A dicembre 2016 mi fidanzo con un nuovo ragazzo, i primi rapporti nn vanno malissimo, ero molto lubrificata, però i taglietti si formano sempre. I primi di gennaio ho un attacco di cistite, mi faccio le analisi, l'urinocoltura è positiva e ho 1.000.000 di batteri Kluyvera ascorbata, nemmeno la mia dottoressa l'aveva mai sentito, comunque è un batterio che viene dall'intestino. La cura consiste in 6 gg di ciproxin, 10 gg di Clinnix (serebbe D-mannosio), 6 gg di Flogimed ovuli e per quei fastidiosi taglietti del cicatrizzante. Dopo la cura mi sento meglio, verso la fine di gennaio vado 2 gg fuori con il mio ragazzo, ovviamente facciamo sesso e i talglietti si riformano. Torno di sabato e il lunedì inizio ad avere i primi sintomi di cistite che si acutizzano il martedì. I dolori sono talmente forti da non permettere di muovermi, l'unica posizione che riusciva a farmi stare relativamente meglio era da alzata e con i gomiti appoggiati sulla scrivania, la posizione completamente eretta mi provocava dolore. Ho fatto l'esame delle urine e non è uscita nessuna infezione da batteri, numerosi leucociti. Così non ho preso nessun antibiotico e ho ripreso per 2 settimane le bustine di D- mannosio prescritte dalla dottoressa.
All'inizio di febbraio ho scoperto voi, dalle numerose letture sul vostro sito, pensavo di avere una cistite post coitale, così dopo ogni rapporto ho preso una compressa di D-mannosio (urogyn 500 mg) e il giorno successivo 3 compresse. Dopo i primi 2 rapporti niente cistite, ero felicissima e anche più rilassata, anche se i taglietti si sono sempre formati,. Al terzo rapporto, ero più sciolta e ci abbiamo dato un po' più dentro. Il rapporto l'ho avuto di domenica, il martedì avevo dei sintomi di cistite, così ho iniziato ad aumentare la dose di D-mannosio, il mercoledì sembrava stessi meglio. Arriva il mercoledì sera, ore 19, inizio a stare malissimo. Dolori vescicali, crampi, minzione continua, dopo la quale stavo meglio per poi 2 min stare peggio. Inizio ad urinare sangue e non riesco più a trattenere la pipì, confesso che mi sono urinata addosso un paio di volte e alla fine ho dovuto mettere l'assorbente, per evitare di sporcare ogni volta tutto. L'unica posizione che riuscivo a mantenere era all'impiedi con i gomiti appoggiati sulla scrivania. Ho preso il cistalgan, poi lo spasmex e ancora la tachipirina, nulla mi ha fatto effetto e non potevo andare in ospedale perchè non riuscivo a muovermi, avevo troppo dolore. Il mio medico di base mi ha fatto una siringa di anti emorragico e una di toradol e mi ha dato anche l'antibiotico, dopo 4 ore finalmente ho iniziato a sentirmi meglio e a poter finalmente distendermi.
Ho fatto le analisi delle urine, ovviamente non è uscito nulla dall'urinocoltura perchè ho preso l'antibiotico. Dall'ecografia non si è riscontrato nulla, l'ecografista mi ha controllato sia a vescica piena che vuota e la vescica la svuoto bene. non c'era nessun residuo di pipì. Anche i reni stanno bene.
La mia ginecologa mi ha consigliato di farmi vedere da un urologo, per via di quest'attacco così acuto, essendo io di Caserta sto pensando di andare da Aponte.
Spero di poter risolvere questo problema, anche se ammetto di essere un po' sconfortata.
Sono Chiara e ho quasi 30 anni. Quando frequentavo le scuole elementari già soffrivo di attacchi di cistite, durante le scuole medie e superiori non ho avuto nessun problema. All'età di 19 anni ho avuto la mia prima storia importante e i primi rapporti, da qui sono iniziati sporadici episodi di cistiti, curati con urotractin. Nel 2009 ho iniziato ad avere delle cistiti ricorrenti, dall'urinocoltura si evinceva la presenza di e. coli, inoltre avevo anche vaginiti ricorrenti, praticamnete curavo la cistite e mi veniva il tricomonas, lo curavo puoi mi veniva la cistite, poi la candida, poi la gardnerella, insomma sembrava non finisse mai. In quel periodo presi spesso l'antibiotico (ciproxin) e curavo le infiammazioni vaginali con svariati ovuli, ovviamente tutto prescritto dalla mia ginecologa. Non appena dall'urinocoltura i batteri iniziarono a diminuire la dottoressa non mi prescrisse più nessun antibiotico e mi curò con bustine di mirtillo rosso, utiflor (medicinale omeopatico) per regolarizzare l'intestino, normovagin per regolarizzare il ph della vagina. Alla fine dopo vari mesi di cura ho iniziato a vedere i primi risultati e a stare meglio.
Nel 2011 mi lascio con il mio ragazzo, dopo un pap test risulto positiva al papilloma virus, premetto che dall'età di 19 anni faccio sempre un pap test una volta l'anno. Dopo varie analisi il medico mi cura i condilomi con aldara crema, dopo 6 mesi il virus era sparito, da allora i pap test sono sempre negativi.
Nel 2012 inizio a frequentarmi con una nuova persona e tempo qualche mese gli episodi di cistite riprendono, dall'urinocoltura esce sempre l'e. coli, ma gli episodi sono sporadici anche perchè i rapporti sessuali non erano frequenti. Non appena con questo nuovo ragazzo inizio un rapporto stabile e ad avere rapporti più frequenti (ormai siamo nel 2014) iniziano le cistiti ricorrenti, sempre 48 ore dopo il rapporto e la dottoressa si accorge anche di alcune micro lesioni all'ingresso della vagina, strano perchè durante i rapporti ero molto lubrificata naturalmente. La dottoressa mi prescrive l'antibiotico e degli ovuli lubrificanti. Sono stata meglio, ma nn ho più approfondito il problema perchè con questo ragazzo mi sono lasciata poco dopo. Finiti i rapporti ricorrenti, anche la cistite nn c'era più.
Nei 2 anni successivi (2014/2016) ho avuto rapporti sporadici, a distanza anche di 6 mesi, dopo il rapporto avevo sempre dei taglietti all'ingresso della vagina e un po' di fastidio dopo 48 ore, senza però nessun attacco di cistite, diciamo che per 2 anni sono stata bene.
A dicembre 2016 mi fidanzo con un nuovo ragazzo, i primi rapporti nn vanno malissimo, ero molto lubrificata, però i taglietti si formano sempre. I primi di gennaio ho un attacco di cistite, mi faccio le analisi, l'urinocoltura è positiva e ho 1.000.000 di batteri Kluyvera ascorbata, nemmeno la mia dottoressa l'aveva mai sentito, comunque è un batterio che viene dall'intestino. La cura consiste in 6 gg di ciproxin, 10 gg di Clinnix (serebbe D-mannosio), 6 gg di Flogimed ovuli e per quei fastidiosi taglietti del cicatrizzante. Dopo la cura mi sento meglio, verso la fine di gennaio vado 2 gg fuori con il mio ragazzo, ovviamente facciamo sesso e i talglietti si riformano. Torno di sabato e il lunedì inizio ad avere i primi sintomi di cistite che si acutizzano il martedì. I dolori sono talmente forti da non permettere di muovermi, l'unica posizione che riusciva a farmi stare relativamente meglio era da alzata e con i gomiti appoggiati sulla scrivania, la posizione completamente eretta mi provocava dolore. Ho fatto l'esame delle urine e non è uscita nessuna infezione da batteri, numerosi leucociti. Così non ho preso nessun antibiotico e ho ripreso per 2 settimane le bustine di D- mannosio prescritte dalla dottoressa.
All'inizio di febbraio ho scoperto voi, dalle numerose letture sul vostro sito, pensavo di avere una cistite post coitale, così dopo ogni rapporto ho preso una compressa di D-mannosio (urogyn 500 mg) e il giorno successivo 3 compresse. Dopo i primi 2 rapporti niente cistite, ero felicissima e anche più rilassata, anche se i taglietti si sono sempre formati,. Al terzo rapporto, ero più sciolta e ci abbiamo dato un po' più dentro. Il rapporto l'ho avuto di domenica, il martedì avevo dei sintomi di cistite, così ho iniziato ad aumentare la dose di D-mannosio, il mercoledì sembrava stessi meglio. Arriva il mercoledì sera, ore 19, inizio a stare malissimo. Dolori vescicali, crampi, minzione continua, dopo la quale stavo meglio per poi 2 min stare peggio. Inizio ad urinare sangue e non riesco più a trattenere la pipì, confesso che mi sono urinata addosso un paio di volte e alla fine ho dovuto mettere l'assorbente, per evitare di sporcare ogni volta tutto. L'unica posizione che riuscivo a mantenere era all'impiedi con i gomiti appoggiati sulla scrivania. Ho preso il cistalgan, poi lo spasmex e ancora la tachipirina, nulla mi ha fatto effetto e non potevo andare in ospedale perchè non riuscivo a muovermi, avevo troppo dolore. Il mio medico di base mi ha fatto una siringa di anti emorragico e una di toradol e mi ha dato anche l'antibiotico, dopo 4 ore finalmente ho iniziato a sentirmi meglio e a poter finalmente distendermi.
Ho fatto le analisi delle urine, ovviamente non è uscito nulla dall'urinocoltura perchè ho preso l'antibiotico. Dall'ecografia non si è riscontrato nulla, l'ecografista mi ha controllato sia a vescica piena che vuota e la vescica la svuoto bene. non c'era nessun residuo di pipì. Anche i reni stanno bene.
La mia ginecologa mi ha consigliato di farmi vedere da un urologo, per via di quest'attacco così acuto, essendo io di Caserta sto pensando di andare da Aponte.
Spero di poter risolvere questo problema, anche se ammetto di essere un po' sconfortata.