La mia storia

Eccomi qui a scrivere anche la mia storia, simile a quella di tante altre, questa volta a cercare risposte che da sola non riesco più a darmi.
Il mio primo incontro con la cistite nel lontano 1998, dopo 48 ore esatte dal mio secondo rapporto sessuale della mia vita con l' allora fidanzato, oggi paziente e amorevole marito e padre dei miei 2 bambini.
Da allora le cistiti sono state una costante della mia vita affettiva e sessuale, la bestia nera da combattere il principale fattore di stress, ansia e disperazione che accompagnava ogni mio incontro amoroso più o meno passionale.
Ovviamente curate inizialmente dal medico condotto con antibiotici: inizialmente bastava una semplice bustina di monuril perché tutto passasse velocemente, poi 2, poi augumentin, levoxacin, neofuradantin...Non ci ho messo molto a capire che l'antibiotico ( di cui comunque non ho mai abusato eccessivamente) non potesse essere in alcun modo la soluzione ai miei problemi e così da sola ho iniziato a cercare alternative più o meno naturali per prevenire il mio problema. E per molti periodi credo di esserci anche riuscita. Inizialmente prendendo dopo ogni rapporto il MICTASOL un disinfettante a base di blu di metilene che mi colorava di blu la pipì e mi evitava in molti casi (anche se non sempre) gli attacchi acuti di cistite, poi lo hanno tolto dal commercio non so bene per quale motivo anche se immagino che non facesse proprio così bene. Poi ho scoperto l'uva ursina, prima come singolo componente in un integratore specifico, poi in un altro prodotto di nome CISTILENE che contiene uva ursina, pilosella, verga d'oro.... Grazie a questo prodotto sono andata avanti anni prendendolo preventivamente dopo ogni rapporto e per il giorno successivo, ed è grazie anche a questo che sono riuscita a realizzare il mio sogno di maternità, in quanto la ricerca di un figlio con rapporti ravvicinati e costanti per me stava diventando un incubo.
Premetto che le diverse urinocolture fatte negli anni hanno evidenziato sempre e solo il batterio eschirichia coli, con cariche sempre relativamente basse >100.000 o >300.000.
Fino a questo punto i miei sintomi sono sempre stati: intenso bruciore, urgenza minzionale, fastidio uretrale, peso vescicale, frequenza minzionale aumentata.
Tutto è drasticamente peggiorato a fine 2013. Durante l'estate per dolori all'altezza del rene destro il medico mi ha prescritto l'esame delle urine più urinocoltura anche se io ero assolutamente asintomatica rispetto ai sintomi della cistite. Risultato enterococcus fecale carica >300.000. Essendo asintomatica pur avendomi prescritto l'antibiotico, ho deciso di aspettare e non prenderlo. A distanza di 2 mesi ho ripetuto l'esame con esito enterococcus fecale >500.000. Il mio medico a questo punto mi ha terrorizzato dicendomi che se non avessi preso l'antibiotico l'infezione sarebbe salita e avrei potuto danneggiare i reni. È così mi sono fatta convincere, presa un po' dal panico, e ho preso x 7 giorni l'ampicillina.
Credo che da allora nel mio già delicato equilibrio qualcosa si sia rotto. A distanza di alcune settimane ho iniziato a d avere numerosi fastidi non direttamente collegati però ai rapporti. Dolore sovrapubico, bruciori, senso di mancato svuotamento e tutti i sintomi correlati alla cistite. È a questo punto che navigando in internet ho scoperto voi e questo meraviglioso sito e credetemi se vi dico che avete ridato luce e speranza al mio senso di sconforto, disperazione e smarrimento.
Ho letto avidamente tutto quello che mi riguardava e ho imparato moltissimo sul mio corpo e sul suo funzionamento. Ho iniziato a mettere in pratica tutti i vostri consigli e ho riscoperto il Mannosio. Dico riscoperto perché nel lontano 2010 io avevo provato ad ordinare il Mannosio americano devo dire però con scarsi risultati ( forse anche a causa mia).
Soprattutto ho capito di avere bisogno di uno specialista e sono andata dal Dott. Porro che mi ha visitato accuratamente e mi ha riscontrato una vulvodinia di medio grado e mi prescritto una cura che ho seguito alla lettera per un anno e mezzo:
Normast 600 e poi Etinerv, Laroxyl, Cistiquer, Mannosio, auto massaggi vaginali con vidermina gel, letofix crema.
I progressi erano lenti e graduali, ma mi hanno subito ridato speranza e fiducia tanto che i sintomi erano completamente spariti e io credevo davvero di essere guarita.
Ora sono qui sul divano con lo scaldino e la tisana perché dal 7 settembre qualcosa nel mio delicato equilibrio faticosamente raggiunto, sembra essersi rotto di nuovo, ed io questa volta non riesco ad uscirne. Prima bruciori leggerei e sopportabili...subito piano di attacco con Mannosio è soliti accorgimenti per scongiurare la maledetta...Poi urinocoltura è triste scoperta: morganella morganii carica >100.00. Questo batterio mi era completamente ignoto e anche quello che ho trovato sul sito non mi aiuta. Ho capito che ausilium non va bene perché alcalinizza le urine e per questi batteri non va bene (infatti la mia pipì puzza di ammoniaca, principalmente al mattino). Allora ho ordinato i nuovi prodotti di natura diretta d-mannosio e flogo, inizialmente anche daily ma poi ho scoperto che non va bene perché crea un ambiente alcalino. Ormai sono più di due settimane che vado avanti con 6 compresse al giorno di e 2 di flogo ma ancora nessun miglioramento....anzi i dolori stanno aumentando d'intensità anche se in modo irregolare: dei gironi mi sembra di stare meglio, altri tutti i sintomi diventano insopportabili.
Gli stick delle urine da giorni rilevano: leucociti al top( viola) nitriti assenti (perché se la pipì puzza ancora un sacco?), ph tra 6 e 7,5, a volte proteine.
Ho ripreso a fare i massaggi vaginali, gli esercizi di kr lo scaldino e le tisane.....
Sono veramente preoccupata...io non voglio assolutamente prendere l'antibiotico, ma non vedo la luce in fondo al tunnel e le mie certezze vacillano....
Cosa sto sbagliando? E cosa posso fare? Possibile che il Mannosio questa volta non funzioni?
Grazie per quello che avete rappresentato per me fino ad ora. Spero di riuscire a trovare ancora in voi la strada per rialzare la testa.
Il mio primo incontro con la cistite nel lontano 1998, dopo 48 ore esatte dal mio secondo rapporto sessuale della mia vita con l' allora fidanzato, oggi paziente e amorevole marito e padre dei miei 2 bambini.
Da allora le cistiti sono state una costante della mia vita affettiva e sessuale, la bestia nera da combattere il principale fattore di stress, ansia e disperazione che accompagnava ogni mio incontro amoroso più o meno passionale.
Ovviamente curate inizialmente dal medico condotto con antibiotici: inizialmente bastava una semplice bustina di monuril perché tutto passasse velocemente, poi 2, poi augumentin, levoxacin, neofuradantin...Non ci ho messo molto a capire che l'antibiotico ( di cui comunque non ho mai abusato eccessivamente) non potesse essere in alcun modo la soluzione ai miei problemi e così da sola ho iniziato a cercare alternative più o meno naturali per prevenire il mio problema. E per molti periodi credo di esserci anche riuscita. Inizialmente prendendo dopo ogni rapporto il MICTASOL un disinfettante a base di blu di metilene che mi colorava di blu la pipì e mi evitava in molti casi (anche se non sempre) gli attacchi acuti di cistite, poi lo hanno tolto dal commercio non so bene per quale motivo anche se immagino che non facesse proprio così bene. Poi ho scoperto l'uva ursina, prima come singolo componente in un integratore specifico, poi in un altro prodotto di nome CISTILENE che contiene uva ursina, pilosella, verga d'oro.... Grazie a questo prodotto sono andata avanti anni prendendolo preventivamente dopo ogni rapporto e per il giorno successivo, ed è grazie anche a questo che sono riuscita a realizzare il mio sogno di maternità, in quanto la ricerca di un figlio con rapporti ravvicinati e costanti per me stava diventando un incubo.
Premetto che le diverse urinocolture fatte negli anni hanno evidenziato sempre e solo il batterio eschirichia coli, con cariche sempre relativamente basse >100.000 o >300.000.
Fino a questo punto i miei sintomi sono sempre stati: intenso bruciore, urgenza minzionale, fastidio uretrale, peso vescicale, frequenza minzionale aumentata.
Tutto è drasticamente peggiorato a fine 2013. Durante l'estate per dolori all'altezza del rene destro il medico mi ha prescritto l'esame delle urine più urinocoltura anche se io ero assolutamente asintomatica rispetto ai sintomi della cistite. Risultato enterococcus fecale carica >300.000. Essendo asintomatica pur avendomi prescritto l'antibiotico, ho deciso di aspettare e non prenderlo. A distanza di 2 mesi ho ripetuto l'esame con esito enterococcus fecale >500.000. Il mio medico a questo punto mi ha terrorizzato dicendomi che se non avessi preso l'antibiotico l'infezione sarebbe salita e avrei potuto danneggiare i reni. È così mi sono fatta convincere, presa un po' dal panico, e ho preso x 7 giorni l'ampicillina.
Credo che da allora nel mio già delicato equilibrio qualcosa si sia rotto. A distanza di alcune settimane ho iniziato a d avere numerosi fastidi non direttamente collegati però ai rapporti. Dolore sovrapubico, bruciori, senso di mancato svuotamento e tutti i sintomi correlati alla cistite. È a questo punto che navigando in internet ho scoperto voi e questo meraviglioso sito e credetemi se vi dico che avete ridato luce e speranza al mio senso di sconforto, disperazione e smarrimento.
Ho letto avidamente tutto quello che mi riguardava e ho imparato moltissimo sul mio corpo e sul suo funzionamento. Ho iniziato a mettere in pratica tutti i vostri consigli e ho riscoperto il Mannosio. Dico riscoperto perché nel lontano 2010 io avevo provato ad ordinare il Mannosio americano devo dire però con scarsi risultati ( forse anche a causa mia).
Soprattutto ho capito di avere bisogno di uno specialista e sono andata dal Dott. Porro che mi ha visitato accuratamente e mi ha riscontrato una vulvodinia di medio grado e mi prescritto una cura che ho seguito alla lettera per un anno e mezzo:
Normast 600 e poi Etinerv, Laroxyl, Cistiquer, Mannosio, auto massaggi vaginali con vidermina gel, letofix crema.
I progressi erano lenti e graduali, ma mi hanno subito ridato speranza e fiducia tanto che i sintomi erano completamente spariti e io credevo davvero di essere guarita.
Ora sono qui sul divano con lo scaldino e la tisana perché dal 7 settembre qualcosa nel mio delicato equilibrio faticosamente raggiunto, sembra essersi rotto di nuovo, ed io questa volta non riesco ad uscirne. Prima bruciori leggerei e sopportabili...subito piano di attacco con Mannosio è soliti accorgimenti per scongiurare la maledetta...Poi urinocoltura è triste scoperta: morganella morganii carica >100.00. Questo batterio mi era completamente ignoto e anche quello che ho trovato sul sito non mi aiuta. Ho capito che ausilium non va bene perché alcalinizza le urine e per questi batteri non va bene (infatti la mia pipì puzza di ammoniaca, principalmente al mattino). Allora ho ordinato i nuovi prodotti di natura diretta d-mannosio e flogo, inizialmente anche daily ma poi ho scoperto che non va bene perché crea un ambiente alcalino. Ormai sono più di due settimane che vado avanti con 6 compresse al giorno di e 2 di flogo ma ancora nessun miglioramento....anzi i dolori stanno aumentando d'intensità anche se in modo irregolare: dei gironi mi sembra di stare meglio, altri tutti i sintomi diventano insopportabili.
Gli stick delle urine da giorni rilevano: leucociti al top( viola) nitriti assenti (perché se la pipì puzza ancora un sacco?), ph tra 6 e 7,5, a volte proteine.
Ho ripreso a fare i massaggi vaginali, gli esercizi di kr lo scaldino e le tisane.....
Sono veramente preoccupata...io non voglio assolutamente prendere l'antibiotico, ma non vedo la luce in fondo al tunnel e le mie certezze vacillano....
Cosa sto sbagliando? E cosa posso fare? Possibile che il Mannosio questa volta non funzioni?
Grazie per quello che avete rappresentato per me fino ad ora. Spero di riuscire a trovare ancora in voi la strada per rialzare la testa.