Purtroppo ci sono anche io-leggetemi ed aiutatemi se potete

Buongiorno, ho 34 anni ed il mio primo episodio di cistite risale a quando ne avevo 17, ricordo che non avevo idea di cosa avessi, Beh era una bella cistite emorragica.
Non ricordo come la curai ma so che non si ripresentò fino a 24 anni, quando ebbi 2 episodi a seguito di rapporti sessuali moooolto intensi, neanche di questa volta ricordo la cura ma credo di avere preso il monuril, mentre la seconda volta andai al pronto soccorso, perché il dolore-fastidio-bruciore era disumano, e mi fecero (dietro mia insistenza) un'iniezione di un qualcosa che mi fece stare subito meglio.
Da allora non ricordo di avere avuto altri episodi sino a quando a 29 anni mi preparavo per la mia prima PMA (fallita) ricordo che un bel giorno cominciai a sentire un irresistibile bruciore in una parte della mia vagina che non riuscivo ad individuare, il tutto accompagnato da dolore e forte peso alla vescica. Inizialmente pensando alla cistite presi 2 o forse 3 monuril, ma ovviamente senza risultato. Così mi recai da un urologo, il quale dopo avermi fatto un'ecografia ai reni ed alla vescica, mi disse che i miei disturbi erano probabilmente legati ad uno stato emotivo, che mi portava ad avere fastidi ed a fare pipi più e più volte al giorno (Premetto che sin da bambini faccio pipì ogni 30-40 minuti circa). Dopo la visita dall'urologo, non del tutto convinta della sua diagnosi, cominciai a credere si trattasse di un problema di natura ginecologica così insieme al mio ginecologo, con l'aiuto di un simil "Cotton fioc" riuscì ad individuare la fonte del mio dolore-bruciore infernale, era L'URETRA. Così cominciarono una sfilza di tamponi vaginali-cervicali-uretrali alla ricerca di qualunque cosa (non vi dico neppure lo strazio provato durante i tamponi uretrali). Ovviamente non risultò assolutamente nulla. Intanto erano passati circa 4 mesi ed il dolore si era affievolito finchè non scomparve da solo per poi tornare, con un'intensità e con una durata decisamente sopportabili, ogni tanto per i successivi 2 anni.
Nel frattempo avevo fatto altre 2 pma, ovviamente fallite, mi ero separata ed avevo trovato un nuovo compagno, Poi arrivò Agosto del 2015, un bel giorno mi venne la candida (che non avevo da anni) e simultaneamente comparve il peso alla vescica, soprattutto da sdraiata, ma nessun bruciore all'uretra, il ginecologo allora mi disse di prendere il monuril e così feci, ma senza nessun risultato, allora mi consigliò l'antibiotico, ma io non ero assolutamente d'accordo per 3 motivi: 1 mi apprestavo a partire per una vacanza al mare e non volevo trascorrere le mie ferie sotto l'ombrellone, 2 memore di tutti gli esiti negativi del passato temevo che l'antibiotico non avrebbe funzionato, 3 sono allergica ad alcuni antibiotici (mai scoperto a quali realmente, perché non ho mai fatto test allergologici) e non volevo avere un brutto shock mentre ero "sola" e lontana da casa. Così decisi di comprare il dmannosio, di cui avevo letto in precedenza (comprai quello della longlife) e di tamponare con le compresse di cistalgan fino al mio ritorno. Peccato che dopo 3-4 giorni i sintomi si attenuarono fino a scomparire ma cominciai ad avere una brutta emorragia vaginale che mi portò ad un ricovero d'urgenza al mio rientro. Dissero si trattò di un ascesso tubarico e quindi mi trattarono con antibiotico (tavanic credo). Bene, da allora (settembre 2015) è andato tutto bene fino a Febbraio, (premetto che da Gennaio non avevo più rapporti perché la mia storia si era conclusa) quando una sera sentì di nuovo bruciore all'uretra e pesantezza alla vescica così aspettai che finisse il ciclo e feci l’urinocoltura che risultò negativa, poi dopo qualche giorno tutto passò da se.
Adesso arriviamo al 28 Aprile, ho rapporti protetti per tutto il week end, il 30 arriva il ciclo (lui c’entra sempre qualcosa) ed il 2 Maggio cominciano dolore e pesantezza alla vescica, bruciore atroce all’uretra e dolore ai reni ed al fianco destro. Ho resistito senza prendere nulla fino a venerdì quando (sotto consiglio del medico di famiglia) faccio un altro esame delle urine e nelle 2 sere successive prendo il monuril, ammetto che mi ha aiutata ma non guarita. Nel frattempo arriva l’esito: (Vi riporto solo i valori positivi), PH: 5,5, UROBILINOGENO: 0.2 su 0.2, NITRITI: Presenti, SANGUE: 0.03, ESTERASI LEUCOCITARIA: presente, ERITROCITI: 21 su 25, LEUCOCITI: 252 su 30, BATTERIURIA: marcata, 1.000.000 di ESCHERICHIA COLI sensibile <= 0.25 alla ciprofloxacina. Così mi metto in contatto telefonico con un urologo (non lo conosco, è l’urologo di mio zio) che alla luce di questi dati mi consiglia di prendere ciproxin 500 2 volte a l dì per 10 giorni, io associo dmannosio 2 compresse al di per 15 gg circa (pari a 1,3 gr al giorno, secondo indicazione sulla confezione), fermenti lattici da bere e yoghurt. Risultato? Urinocoltura negativa (ph sempre 5.5) ma sintomi ancora presenti seppur diminuiti sia di intensità che di frequenza (all’incirca 1-2 ore 1-2 volte al giorno) però ho notato che dopo i rapporti i disagi aumentano drasticamente. In questi giorni l’urologo è fuori città e spero di incontrarlo la prossima settimana ma intanto io ho bisogno di voi, della vostra esperienza perché di voi mi fido + di quanto mi fidi di un medico il quale non ha idea di ciò che viviamo, quindi spero con il cuore che riusciate ad aiutarmi a riprendermi la mia vita.
Grazie a tutte, donne coraggiose.
Non ricordo come la curai ma so che non si ripresentò fino a 24 anni, quando ebbi 2 episodi a seguito di rapporti sessuali moooolto intensi, neanche di questa volta ricordo la cura ma credo di avere preso il monuril, mentre la seconda volta andai al pronto soccorso, perché il dolore-fastidio-bruciore era disumano, e mi fecero (dietro mia insistenza) un'iniezione di un qualcosa che mi fece stare subito meglio.
Da allora non ricordo di avere avuto altri episodi sino a quando a 29 anni mi preparavo per la mia prima PMA (fallita) ricordo che un bel giorno cominciai a sentire un irresistibile bruciore in una parte della mia vagina che non riuscivo ad individuare, il tutto accompagnato da dolore e forte peso alla vescica. Inizialmente pensando alla cistite presi 2 o forse 3 monuril, ma ovviamente senza risultato. Così mi recai da un urologo, il quale dopo avermi fatto un'ecografia ai reni ed alla vescica, mi disse che i miei disturbi erano probabilmente legati ad uno stato emotivo, che mi portava ad avere fastidi ed a fare pipi più e più volte al giorno (Premetto che sin da bambini faccio pipì ogni 30-40 minuti circa). Dopo la visita dall'urologo, non del tutto convinta della sua diagnosi, cominciai a credere si trattasse di un problema di natura ginecologica così insieme al mio ginecologo, con l'aiuto di un simil "Cotton fioc" riuscì ad individuare la fonte del mio dolore-bruciore infernale, era L'URETRA. Così cominciarono una sfilza di tamponi vaginali-cervicali-uretrali alla ricerca di qualunque cosa (non vi dico neppure lo strazio provato durante i tamponi uretrali). Ovviamente non risultò assolutamente nulla. Intanto erano passati circa 4 mesi ed il dolore si era affievolito finchè non scomparve da solo per poi tornare, con un'intensità e con una durata decisamente sopportabili, ogni tanto per i successivi 2 anni.
Nel frattempo avevo fatto altre 2 pma, ovviamente fallite, mi ero separata ed avevo trovato un nuovo compagno, Poi arrivò Agosto del 2015, un bel giorno mi venne la candida (che non avevo da anni) e simultaneamente comparve il peso alla vescica, soprattutto da sdraiata, ma nessun bruciore all'uretra, il ginecologo allora mi disse di prendere il monuril e così feci, ma senza nessun risultato, allora mi consigliò l'antibiotico, ma io non ero assolutamente d'accordo per 3 motivi: 1 mi apprestavo a partire per una vacanza al mare e non volevo trascorrere le mie ferie sotto l'ombrellone, 2 memore di tutti gli esiti negativi del passato temevo che l'antibiotico non avrebbe funzionato, 3 sono allergica ad alcuni antibiotici (mai scoperto a quali realmente, perché non ho mai fatto test allergologici) e non volevo avere un brutto shock mentre ero "sola" e lontana da casa. Così decisi di comprare il dmannosio, di cui avevo letto in precedenza (comprai quello della longlife) e di tamponare con le compresse di cistalgan fino al mio ritorno. Peccato che dopo 3-4 giorni i sintomi si attenuarono fino a scomparire ma cominciai ad avere una brutta emorragia vaginale che mi portò ad un ricovero d'urgenza al mio rientro. Dissero si trattò di un ascesso tubarico e quindi mi trattarono con antibiotico (tavanic credo). Bene, da allora (settembre 2015) è andato tutto bene fino a Febbraio, (premetto che da Gennaio non avevo più rapporti perché la mia storia si era conclusa) quando una sera sentì di nuovo bruciore all'uretra e pesantezza alla vescica così aspettai che finisse il ciclo e feci l’urinocoltura che risultò negativa, poi dopo qualche giorno tutto passò da se.
Adesso arriviamo al 28 Aprile, ho rapporti protetti per tutto il week end, il 30 arriva il ciclo (lui c’entra sempre qualcosa) ed il 2 Maggio cominciano dolore e pesantezza alla vescica, bruciore atroce all’uretra e dolore ai reni ed al fianco destro. Ho resistito senza prendere nulla fino a venerdì quando (sotto consiglio del medico di famiglia) faccio un altro esame delle urine e nelle 2 sere successive prendo il monuril, ammetto che mi ha aiutata ma non guarita. Nel frattempo arriva l’esito: (Vi riporto solo i valori positivi), PH: 5,5, UROBILINOGENO: 0.2 su 0.2, NITRITI: Presenti, SANGUE: 0.03, ESTERASI LEUCOCITARIA: presente, ERITROCITI: 21 su 25, LEUCOCITI: 252 su 30, BATTERIURIA: marcata, 1.000.000 di ESCHERICHIA COLI sensibile <= 0.25 alla ciprofloxacina. Così mi metto in contatto telefonico con un urologo (non lo conosco, è l’urologo di mio zio) che alla luce di questi dati mi consiglia di prendere ciproxin 500 2 volte a l dì per 10 giorni, io associo dmannosio 2 compresse al di per 15 gg circa (pari a 1,3 gr al giorno, secondo indicazione sulla confezione), fermenti lattici da bere e yoghurt. Risultato? Urinocoltura negativa (ph sempre 5.5) ma sintomi ancora presenti seppur diminuiti sia di intensità che di frequenza (all’incirca 1-2 ore 1-2 volte al giorno) però ho notato che dopo i rapporti i disagi aumentano drasticamente. In questi giorni l’urologo è fuori città e spero di incontrarlo la prossima settimana ma intanto io ho bisogno di voi, della vostra esperienza perché di voi mi fido + di quanto mi fidi di un medico il quale non ha idea di ciò che viviamo, quindi spero con il cuore che riusciate ad aiutarmi a riprendermi la mia vita.
Grazie a tutte, donne coraggiose.