la malefica cistite di Anto

Ciao a tutte, sono Antonella e ho 32 anni. Prima di raccontarvi la mia storia vorrei ringraziare tutti gli iscritti al forum e Rosanna perché aiutano le persone che soffrono di cistite a non sentirsi sole ma anzi sanno ascoltare, sanno stare vicino e aiutare.
Prima di iniziare mi scuso anticipatamente con tutte voi ma purtroppo uno dei miei difetti è l’incapacità di sintesi.
La mia storia inizia il 23 ottobre 2014 con un improvviso attacco di cistite emorragica post coitale. Il ginecologo, dopo un’ecografia endovaginale mi diagnostica un polipo nell’utero ed una formazione (probabile coagulo secondo il suo parere) nel trigono della vescica. Per questa formazione il ginecologo mi dice di fare la cistoscopia. Mi viene prescritto il ciproxin a rilascio prolungato (1 cps al giorno per 7 gg) + enterolactis. La cura produce i suoi effetti positivi. L’unica cosa che rimane è un leggere bruciorino con le prime urine della mattina.
Il 4 novembre 2014 faccio la cistoscopia ma l’urologo che effettua l’esame non vede nulla e sostiene che molto probabilmente quella formazione era proprio un coagulo.
Da questo momento in poi non avrò più rapporti a causa delle perdite emorragiche prodotte dal polipo ( in pratica avevo un ciclo continuo e avere rapporti mi metteva a disagio).
Il 20 febbraio 2015 mi viene asportato il polipo . Per i rapporti passerà un po’ di tempo.
A luglio arriva un attacco di cistite emorragica post coitale. Il ginecologo conferma che la causa sia stata il rapporto (con scarsa lubrificazione, lo sfregamento dei tessuti provoca micro lacerazione sulle quali i batteri hanno possibilità di attecchirsi e colonizzare e 48- 72 ore è il tempo che i batteri impiegano a colonizzare). Così il dottore mi dice di fare l’esame delle urine completo con urino coltura e antibiogramma. L’esito delle urine è il seguente ( per praticità inserisco solo i valori per me più significativi):
• leucociti: quasi tappeto / 1172n°/uL
• eritrociti: discreto numero/103n°/uL
• cellule epiteliali: nella norma / 2n°/ul
• miceti: assenti
• batteriuria: presente /261n°/uL
• commento: quasi tappeto di leucociti in citolisi, presenza di mucopus, presenza di flora batterica
• emoglobina: tracce
• nitriti: assenti
• proteine: tracce minime
• PH: 5,5 reazione acida
• Esterasi leucocitaria :+++
• Urinocoltura : 80000 escherichia coli
Per quanto riguarda l’antibiogramma ( per non stare ad elencare tutti i valori ) vi dico che il ginecologo decide di prescrivermi il monuril 2 dosi ( fosfomicina- suscettibile- mic<64). Finita la cura sto bene per due giorni poi la cistite si ripresenta (premetto: non avevo avuto rapporti). Ricontatto il ginecologo che mi prescrive l’isocef 400 mg stavolta senza avere visto né l’ultimo antibiogramma e ne senza avermene prescritto un altro. Finisco la cura, sto bene per dieci gg, astensione dai rapporti ma all’undicesimo giorno, non ho una vera e propria cistite, solo senso di pesantezza alla vescica, come se non l’avessi svuotata bene e bruciore dopo avere urinato. Questi fastidi non mi abbandoneranno più.
Da qui inizia un vero e proprio calvario. Scusate se utilizzo questo termine molto forte. Ma per me lo è stato veramente ho girato tra medici di famiglia, urologi, ginecologi, farmacisti; mi sono sentita dire di tutto per sino che il problema era psicologico e di stress; mi guardavano come una malata di mente. C’ è pure chi mi ha detto che era una cosa fisiologica della donna e che quindi avrei dovuto convivere con le cistiti post coitali. Ma come si può convivere con fastidi del genere. Io che nella mia vita non ho mai sofferto di candida e di cistiti ho avuti solo tre episodi: uno a sei anni , a novembre 2014 e luglio 2015.
Su consiglio di un’amica decido di sentire il parere di un’altra ginecologa. Per telefono le spiego la situazione e decide di farmi ripetere l’esame delle urine ( urino coltura e antibiogramma) il cui risultato è il seguente:
• Germe isolato: escherichia coli
• Conta colonie: 100000
• (per praticità non vi sto ad elencare l’antibiogramma)
Sulla base dell’antibiogramma la dottoressa mi prescrive augmentin e ginocanesten per prevenire la candida ed io di mia spontanea volontà aggiungo anche una fialetta al giorno di enterogermina.
Terminata la cura mi rendo conto che persiste ancora il senso di pesantezza alla vescica, il bruciore dopo avere urinato e certe volte avverto degli spasmi nell’uretra.
Sembrerà strano e per me lo è ancora, ma io sto bene solo quando ho le mestruazioni perché tutti i fastidi scompaiono.
Apro una piccola parentese e la richiudo subito.. questa è stata la più bella ed importante estate della mia vita perché ho realizzato il mio sogno: SPOSARMI. Però tutto ciò che precede il matrimonio non l’ho potuto vivere a pieno come avrei voluto per colpa di questi fastidi e fino alla sera prima del matrimonio ho pianto perché avevo forti bruciori. La mia fortuna è stata avere il ciclo il giorno del matrimonio perché come ho detto prima questi fastidi scompaiono quando ho le mestruazioni.
Il 24 agosto decido di andare a visita dalla ginecologa che per telefono mi aveva prescritto l’augmentin, la quale mi conferma quanto detto dal precedente ginecologo in merito alle cistiti post coitali; mi dice che a livello dell’apparato riproduttivo non c’è nulla e mi dà una cura preventiva per le cistiti caratterizzata da: cistoman protection da assumere 2v al giorno per 10 gg ogni mese, gel lubrificante per i rapporti ( io già utilizzavo elageno alla vitamina A) e ovulo AB MONO da mettere il giorno dopo l’ultimo giorno della mestruazione. Non mi fa fare tamponi né uretrali e ne vaginali.
Questa è stata l’ultima visita ginecologica che ho fatto.
Un bel giorno decido di documentarmi sulla cistite e non so come, sono arrivata a questo sito. L’ho letto e riletto molte volte, ho cercato di documentarmi il più possibile, ho visto le diverse patologie associate alla cistite. In alcune mi sono ritrovata in altre no. Ho ritrovato i sintomi, Ho letto gli accorgimenti da seguire per prevenire le recidive. E’ anche vero che certe volte ho preferito non leggere nulla perché sembrava quasi che io avessi di tutto.
A ottobre decido di sentire un nuovo urologo. Nella mia città non conoscevo nessuno di cui potermi fidare così sono andata da un urologo a Roma il quale dopo una visita tipo ginecologica non mi ha riscontrato nulla. Mi ha detto che queste cistiti possono capitare e mi ha detto di fare un primo tentativo con una tisana al giorno di equiseto uva ursina e altri componenti che non ricordo.
Provo questa tisana per circa un mese e mezzo ma senza avere risultati, solo tanta pipì!!!
Così ricontatto l’urologo e gli dico che non ci sono miglioramenti. Lui mi dice che vorrebbe fare una cistoscopia con biopsia ,ma visto il costo molto alto 400 euro, aspetto a fare l’esame.
Un bel giorno a mio marito viene la brillante idea di contattare il ginecologo che mi ha operata per chiedergli se appunto conosce un urologo che si occupi di problemi dell’apparato urinario femminile e di cistiti proprio per evitare di incappare in uno specialista che si occupi di prostata.
Il 3 novembre vengo visitata da un uroginecologo di Roma il quale dopo un’attenta visita ginecologica mi dice che sicuramente non ho problemi alla vulva e decide di farmi fare l’esame di urodinamica con una dottoressa sua collega.
Nel frattempo i miei fastidi continuano ho senso di pesantezza alla vescica, bruciore dopo avere urinato; molte volte non ho bruciore ma prurito esterno che risolvo mettendo lubrygin crema. Certe volte ho bruciore dopo avere svuotato l’intestino. Nella fase più acuta il fastidio è forte e lo avverto come un misto tra un fastidio vaginale ed una sensazione strana al clitoride, come di eccitazione, una sensazione bruttissima!!! Io sono arrivata persino a pensare di avere qualche disfunzione sessuale….
Il tutto scompare con la mestruazione, per me sono i giorni di tregua.
Ieri ho fatto l’esame di urodinamica la dottoressa, una persona dolcissima gentilissima e soprattutto molto delicata, mi ha detto che non soffro né di cistite interstiziale, e che a carico della vescica e dell’uretra non c’è nessuna patologia.
Il bruciore e la pesantezza dipendono da un muscolo pelvico contratto che lei ha sentito con la visita ginecologica.
Mi ha consigliato le tisane di malva ed equiseto, il d-mannosio, gli esercizi di rilassamento della muscolatura pelvica.
Siccome io e mio marito stiamo cercando un bimbo, per il momento mi ha sconsigliato l’elettrostimolazione ma da valutare dopo la gravidanza.
Inoltre mi ha detto che proprio con la gravidanza questi fastidi tendono a scomparire perché c’è un rilassamento dei muscoli pelvici.
Dunque questa è la mia storia sino ad oggi.
Spero di essere stata chiara, affinchè voi possiate aiutarmi e starmi vicini, anche solo tramite internet.
Mi scuso se ho sbagliato qualche termine medico ma io non sono un medico.
E spero che possiate aiutarmi anche in questo momento che ho un attacco di cistite molto probabilmente dovuto all’esame di urodinamica fatto ieri pomeriggio.
Grazie ancora anto
Prima di iniziare mi scuso anticipatamente con tutte voi ma purtroppo uno dei miei difetti è l’incapacità di sintesi.
La mia storia inizia il 23 ottobre 2014 con un improvviso attacco di cistite emorragica post coitale. Il ginecologo, dopo un’ecografia endovaginale mi diagnostica un polipo nell’utero ed una formazione (probabile coagulo secondo il suo parere) nel trigono della vescica. Per questa formazione il ginecologo mi dice di fare la cistoscopia. Mi viene prescritto il ciproxin a rilascio prolungato (1 cps al giorno per 7 gg) + enterolactis. La cura produce i suoi effetti positivi. L’unica cosa che rimane è un leggere bruciorino con le prime urine della mattina.
Il 4 novembre 2014 faccio la cistoscopia ma l’urologo che effettua l’esame non vede nulla e sostiene che molto probabilmente quella formazione era proprio un coagulo.
Da questo momento in poi non avrò più rapporti a causa delle perdite emorragiche prodotte dal polipo ( in pratica avevo un ciclo continuo e avere rapporti mi metteva a disagio).
Il 20 febbraio 2015 mi viene asportato il polipo . Per i rapporti passerà un po’ di tempo.
A luglio arriva un attacco di cistite emorragica post coitale. Il ginecologo conferma che la causa sia stata il rapporto (con scarsa lubrificazione, lo sfregamento dei tessuti provoca micro lacerazione sulle quali i batteri hanno possibilità di attecchirsi e colonizzare e 48- 72 ore è il tempo che i batteri impiegano a colonizzare). Così il dottore mi dice di fare l’esame delle urine completo con urino coltura e antibiogramma. L’esito delle urine è il seguente ( per praticità inserisco solo i valori per me più significativi):
• leucociti: quasi tappeto / 1172n°/uL
• eritrociti: discreto numero/103n°/uL
• cellule epiteliali: nella norma / 2n°/ul
• miceti: assenti
• batteriuria: presente /261n°/uL
• commento: quasi tappeto di leucociti in citolisi, presenza di mucopus, presenza di flora batterica
• emoglobina: tracce
• nitriti: assenti
• proteine: tracce minime
• PH: 5,5 reazione acida
• Esterasi leucocitaria :+++
• Urinocoltura : 80000 escherichia coli
Per quanto riguarda l’antibiogramma ( per non stare ad elencare tutti i valori ) vi dico che il ginecologo decide di prescrivermi il monuril 2 dosi ( fosfomicina- suscettibile- mic<64). Finita la cura sto bene per due giorni poi la cistite si ripresenta (premetto: non avevo avuto rapporti). Ricontatto il ginecologo che mi prescrive l’isocef 400 mg stavolta senza avere visto né l’ultimo antibiogramma e ne senza avermene prescritto un altro. Finisco la cura, sto bene per dieci gg, astensione dai rapporti ma all’undicesimo giorno, non ho una vera e propria cistite, solo senso di pesantezza alla vescica, come se non l’avessi svuotata bene e bruciore dopo avere urinato. Questi fastidi non mi abbandoneranno più.
Da qui inizia un vero e proprio calvario. Scusate se utilizzo questo termine molto forte. Ma per me lo è stato veramente ho girato tra medici di famiglia, urologi, ginecologi, farmacisti; mi sono sentita dire di tutto per sino che il problema era psicologico e di stress; mi guardavano come una malata di mente. C’ è pure chi mi ha detto che era una cosa fisiologica della donna e che quindi avrei dovuto convivere con le cistiti post coitali. Ma come si può convivere con fastidi del genere. Io che nella mia vita non ho mai sofferto di candida e di cistiti ho avuti solo tre episodi: uno a sei anni , a novembre 2014 e luglio 2015.
Su consiglio di un’amica decido di sentire il parere di un’altra ginecologa. Per telefono le spiego la situazione e decide di farmi ripetere l’esame delle urine ( urino coltura e antibiogramma) il cui risultato è il seguente:
• Germe isolato: escherichia coli
• Conta colonie: 100000
• (per praticità non vi sto ad elencare l’antibiogramma)
Sulla base dell’antibiogramma la dottoressa mi prescrive augmentin e ginocanesten per prevenire la candida ed io di mia spontanea volontà aggiungo anche una fialetta al giorno di enterogermina.
Terminata la cura mi rendo conto che persiste ancora il senso di pesantezza alla vescica, il bruciore dopo avere urinato e certe volte avverto degli spasmi nell’uretra.
Sembrerà strano e per me lo è ancora, ma io sto bene solo quando ho le mestruazioni perché tutti i fastidi scompaiono.
Apro una piccola parentese e la richiudo subito.. questa è stata la più bella ed importante estate della mia vita perché ho realizzato il mio sogno: SPOSARMI. Però tutto ciò che precede il matrimonio non l’ho potuto vivere a pieno come avrei voluto per colpa di questi fastidi e fino alla sera prima del matrimonio ho pianto perché avevo forti bruciori. La mia fortuna è stata avere il ciclo il giorno del matrimonio perché come ho detto prima questi fastidi scompaiono quando ho le mestruazioni.
Il 24 agosto decido di andare a visita dalla ginecologa che per telefono mi aveva prescritto l’augmentin, la quale mi conferma quanto detto dal precedente ginecologo in merito alle cistiti post coitali; mi dice che a livello dell’apparato riproduttivo non c’è nulla e mi dà una cura preventiva per le cistiti caratterizzata da: cistoman protection da assumere 2v al giorno per 10 gg ogni mese, gel lubrificante per i rapporti ( io già utilizzavo elageno alla vitamina A) e ovulo AB MONO da mettere il giorno dopo l’ultimo giorno della mestruazione. Non mi fa fare tamponi né uretrali e ne vaginali.
Questa è stata l’ultima visita ginecologica che ho fatto.
Un bel giorno decido di documentarmi sulla cistite e non so come, sono arrivata a questo sito. L’ho letto e riletto molte volte, ho cercato di documentarmi il più possibile, ho visto le diverse patologie associate alla cistite. In alcune mi sono ritrovata in altre no. Ho ritrovato i sintomi, Ho letto gli accorgimenti da seguire per prevenire le recidive. E’ anche vero che certe volte ho preferito non leggere nulla perché sembrava quasi che io avessi di tutto.
A ottobre decido di sentire un nuovo urologo. Nella mia città non conoscevo nessuno di cui potermi fidare così sono andata da un urologo a Roma il quale dopo una visita tipo ginecologica non mi ha riscontrato nulla. Mi ha detto che queste cistiti possono capitare e mi ha detto di fare un primo tentativo con una tisana al giorno di equiseto uva ursina e altri componenti che non ricordo.
Provo questa tisana per circa un mese e mezzo ma senza avere risultati, solo tanta pipì!!!
Così ricontatto l’urologo e gli dico che non ci sono miglioramenti. Lui mi dice che vorrebbe fare una cistoscopia con biopsia ,ma visto il costo molto alto 400 euro, aspetto a fare l’esame.
Un bel giorno a mio marito viene la brillante idea di contattare il ginecologo che mi ha operata per chiedergli se appunto conosce un urologo che si occupi di problemi dell’apparato urinario femminile e di cistiti proprio per evitare di incappare in uno specialista che si occupi di prostata.
Il 3 novembre vengo visitata da un uroginecologo di Roma il quale dopo un’attenta visita ginecologica mi dice che sicuramente non ho problemi alla vulva e decide di farmi fare l’esame di urodinamica con una dottoressa sua collega.
Nel frattempo i miei fastidi continuano ho senso di pesantezza alla vescica, bruciore dopo avere urinato; molte volte non ho bruciore ma prurito esterno che risolvo mettendo lubrygin crema. Certe volte ho bruciore dopo avere svuotato l’intestino. Nella fase più acuta il fastidio è forte e lo avverto come un misto tra un fastidio vaginale ed una sensazione strana al clitoride, come di eccitazione, una sensazione bruttissima!!! Io sono arrivata persino a pensare di avere qualche disfunzione sessuale….
Il tutto scompare con la mestruazione, per me sono i giorni di tregua.
Ieri ho fatto l’esame di urodinamica la dottoressa, una persona dolcissima gentilissima e soprattutto molto delicata, mi ha detto che non soffro né di cistite interstiziale, e che a carico della vescica e dell’uretra non c’è nessuna patologia.
Il bruciore e la pesantezza dipendono da un muscolo pelvico contratto che lei ha sentito con la visita ginecologica.
Mi ha consigliato le tisane di malva ed equiseto, il d-mannosio, gli esercizi di rilassamento della muscolatura pelvica.
Siccome io e mio marito stiamo cercando un bimbo, per il momento mi ha sconsigliato l’elettrostimolazione ma da valutare dopo la gravidanza.
Inoltre mi ha detto che proprio con la gravidanza questi fastidi tendono a scomparire perché c’è un rilassamento dei muscoli pelvici.
Dunque questa è la mia storia sino ad oggi.
Spero di essere stata chiara, affinchè voi possiate aiutarmi e starmi vicini, anche solo tramite internet.
Mi scuso se ho sbagliato qualche termine medico ma io non sono un medico.
E spero che possiate aiutarmi anche in questo momento che ho un attacco di cistite molto probabilmente dovuto all’esame di urodinamica fatto ieri pomeriggio.
Grazie ancora anto