CI SONO ANCH'IO!! (REDUCE DI GUERRA)
Ciao a tutte, mi chiamo Alessandra e ho 34 anni. Sono così felice di scrivere in questo forum... adesso ci sono anche io, dopo anni di dolore, solitudine, incomprensione, cure inutili e frustranti.
Dunque, eccomi qua. Da 8 anni circa ormai soffro di cistite, con numerose recidive e attacchi MOLTO dolorosi. Purtroppo sono sempre stata soggetta a problemini in "quella zona", da quando, a 18 anni, ho iniziato a soffrire di candida. La mia dottoressa, medico di famiglia che mi conosce da quando avevo 12 anni e che è specializzata in ginecologia, mi ha curata con gli antimicotici. Con un approccio classico alla medicina, ogni tanto mi prescriveva anche dei fermenti lattici. Io, all'epoca, non sapevo nulla né di fermenti, né di altre cure che non fossero quelle che mi prescriveva lei. Continuavano saltuari attacchi di candida, svelata dai pap test: solite cure, svariati ovuli, pillole, terapia "di coppia" con il fidanzato del momento. Una pillola io, una pillola lui. Ovulo io, pomata lui. Passano gli anni, nel 2005 mi trasferisco a Roma (io sono toscana). Nel 2006, all'improvviso, inizio ad avere degli attacchi di quella che mi ricorda fortemente una cistite, avuta da ragazzina molti anni prima e, da quel momento, non mi abbandona più, ma torna spesso a farmi visita. Faccio l'urino coltura e salta fuori L'Escherichia Coli. Da lì inizia la "bolgia infernale" degli antibiotici: Ciproxin, un po' di sollievo- rapporto- di nuovo dolore lancinante- di nuovo Ciproxin- urino coltura negativa- breve periodo di sollievo- rapporto e di nuovo dolore, e così via per circa due anni. Intanto la situazione precipita nel 2007, quando mi faccio prescrivere la pillola anticoncezionale. Non sapendo che esiste un nesso tra pillola e cistite la situazione non fa che aggravarsi. Nel 2008, esasperata, riesco a fare una visita dal primario del reparto di ginecologia dell'Umberto I. (Preferisco non fare nomi). Finisce che mi visitano in due: immaginate me a gambe aperte, sul lettino da partoriente, con un anziano professore che guarda attraverso lo speculum e chiama il collega ("professorone" anch'egli) invitandolo a "dare un'occhiata anche lui, perché non si riesce a capire come mai questa paziente, che assume la pillola, riferisca di avere attacchi di cistite dopo i rapporti". Chissà. Sembrano non venirne a capo. Mi trattano come fossi un curioso animale con chissà quale patologia. Il primario mi prescrive una cura con un antibiotico locale (la Kanamicina), dei fermenti lattici (Lactogin) e una lavanda (Floragin). Io provo, fiduciosa, anche se la cura assomiglia tanto ad un'altra cura per la candida che mi è stata prescritta da un'altra ginecologa di Roma. Per un po' sto meglio, ma in capo a un mese tutto torna come prima. Smetto anche la pillola, tanto sto male e non posso avere alcun rapporto. Faccio altri esami delle urine: salta fuori l'Enterococco. La mia dottoressa mi prescrive il Bactrim! Prendo queste bombe. Per un po' va meglio, forse 3-4 mesi. Poi la maledetta ritorna. Nel frattempo sporadicamente, facendo alcune visite ginecologiche, risulta di nuovo la candida. Altri anti micotici, accompagnati da fermenti lattici. Intanto, diciamo dal 2010, esasperata, inizio a interessarmi a cure alternative da quelle solitamente prescritte dai medici, perché inizio a capire che gli antibiotici e il Monuril (anche quello preso occasionalmente durante attacchi violenti e dolorosissimi) sembrano risolvere il problema, ma solo momentaneamente. Dal 2010 passo un periodo in cui ho un attacco di cistite quasi tutti i mesi. Nella mia disperazione, vado a elencare tutti i rimedi naturali che ho provato, con un momentaneo sollievo ma non duraturo: ribes nigrum, uva ursina, mirtillo rosso americano, un medicinale omeopatico di cui non ricordo il nome e poi, per lungo periodo, il GSE. Scopro questi semi di pompelmo e sono felicissima: sembrano la soluzione giusta. Per un paio di anni mi affido a queste pasticche. Sia nei momenti acuti, sia come prevenzione. Sembra funzionare. Per completezza dico anche che durante il 2011 ho sofferto di forti sbalzi del ciclo. C'è stato un mese in cui proprio non mi arrivavano e la mia dottoressa, dopo avermi fatto fare un test di gravidanza e le analisi del sangue mi ha prescritto una cura ormonale, perché il progesterone risultava basso. Nel 2013, a giugno, ho nuovamente un attacco forte. Provo a prendere i semi di pompelmo, ma non mi passa. Vado con l'antibiotico. Il dolore spesso, nei miei attacchi è così forte che non ce la faccio ad aspettare per fare l'urino coltura.Intanto, a furia di cercare in rete scopro il blog di Rosanna e inizio a interessarmi al D-Mannosio. Fino a fine anno ho ancora qualche attacco "lieve", che sembra passare bevendo tantissima acqua e prendendo il GSE. A gennaio 2014 arriva il vero colpo di grazia: le mestruazioni ritardano di 10 giorni e mi accorgo del loro arrivo perché, come quasi sempre mi è successo, il giorno prima avverto i sintomi della cistite. Il giorno dopo sono a letto con dolori lancinanti dovuti sia alle mestruazioni (dolorosissime, come non succedeva da un po') sia alla cistite. Provo a prendere GSE in grosse quantità: niente. Vado avanti a supposte di Buscopan.
Provo il GSE per due giorni, ma il dolore è sempre lo stesso e si calma solo durante l'effetto delle supposte. Al terzo giorno non sono risuscitata, ma mi sono arresa al Ciproxin, che mi ha fatto passare tutto.
Basta... non ce la faccio più! Mi decido e chiamo la ditta: mi faccio spedire 4 scatole di D-Mannosio dosi + la Crema D-Mannosio in tubetto.
Dal 23 gennaio inizio a prendere 3 dosi al giorno secondo le indicazioni, più la crema prima dei rapporti e una dose dopo. Oggi è il 26, è passato un mese e, al momento, non ho più avuto sentori di cistite, soprattutto dopo i rapporti, che vivevo con molta ansia (con evidenti ripercussioni sulla mia vita sentimentale). Adesso sto sul chi va là, perché è solo un mese, e non vorrei cantar vittoria, ma, forse, questa volta ho intrapreso la strada giusta. Mi sento meglio, mi sento più tranquilla, soprattutto perché penso a tutte voi, a tante ragazze e donne come me che avete dovuto, purtroppo, combattere questa battaglia, spesso senza alcun conforto da parte dei medici, che si limitano a scrivere la parola magica: antibiotico.
Ho voglia di guarire, di essere una persona che vive in modo sereno e che non ha paura di alzarsi la mattina, di andare in bagno e di sentire quell'odorino inconfondibile e quel bel bruciorino... purtroppo familiare.
Quindi desidero ringraziare in primis Rosanna, che ha messo a disposizione di tutte noi la sua esperienza con questo blog e questo forum IMPORTANTISSIMO e che tanto ha fatto perché anche in Italia fosse prodotto il D-Mannosio... e inoltre il Dr. De Angelis, sempre cortese, disponibile e mai avaro di spiegazioni!
Grazie di cuore... ora inizia per me un'altra avventura, che spero avrà un lieto fine: quella con tutte voi!

Dunque, eccomi qua. Da 8 anni circa ormai soffro di cistite, con numerose recidive e attacchi MOLTO dolorosi. Purtroppo sono sempre stata soggetta a problemini in "quella zona", da quando, a 18 anni, ho iniziato a soffrire di candida. La mia dottoressa, medico di famiglia che mi conosce da quando avevo 12 anni e che è specializzata in ginecologia, mi ha curata con gli antimicotici. Con un approccio classico alla medicina, ogni tanto mi prescriveva anche dei fermenti lattici. Io, all'epoca, non sapevo nulla né di fermenti, né di altre cure che non fossero quelle che mi prescriveva lei. Continuavano saltuari attacchi di candida, svelata dai pap test: solite cure, svariati ovuli, pillole, terapia "di coppia" con il fidanzato del momento. Una pillola io, una pillola lui. Ovulo io, pomata lui. Passano gli anni, nel 2005 mi trasferisco a Roma (io sono toscana). Nel 2006, all'improvviso, inizio ad avere degli attacchi di quella che mi ricorda fortemente una cistite, avuta da ragazzina molti anni prima e, da quel momento, non mi abbandona più, ma torna spesso a farmi visita. Faccio l'urino coltura e salta fuori L'Escherichia Coli. Da lì inizia la "bolgia infernale" degli antibiotici: Ciproxin, un po' di sollievo- rapporto- di nuovo dolore lancinante- di nuovo Ciproxin- urino coltura negativa- breve periodo di sollievo- rapporto e di nuovo dolore, e così via per circa due anni. Intanto la situazione precipita nel 2007, quando mi faccio prescrivere la pillola anticoncezionale. Non sapendo che esiste un nesso tra pillola e cistite la situazione non fa che aggravarsi. Nel 2008, esasperata, riesco a fare una visita dal primario del reparto di ginecologia dell'Umberto I. (Preferisco non fare nomi). Finisce che mi visitano in due: immaginate me a gambe aperte, sul lettino da partoriente, con un anziano professore che guarda attraverso lo speculum e chiama il collega ("professorone" anch'egli) invitandolo a "dare un'occhiata anche lui, perché non si riesce a capire come mai questa paziente, che assume la pillola, riferisca di avere attacchi di cistite dopo i rapporti". Chissà. Sembrano non venirne a capo. Mi trattano come fossi un curioso animale con chissà quale patologia. Il primario mi prescrive una cura con un antibiotico locale (la Kanamicina), dei fermenti lattici (Lactogin) e una lavanda (Floragin). Io provo, fiduciosa, anche se la cura assomiglia tanto ad un'altra cura per la candida che mi è stata prescritta da un'altra ginecologa di Roma. Per un po' sto meglio, ma in capo a un mese tutto torna come prima. Smetto anche la pillola, tanto sto male e non posso avere alcun rapporto. Faccio altri esami delle urine: salta fuori l'Enterococco. La mia dottoressa mi prescrive il Bactrim! Prendo queste bombe. Per un po' va meglio, forse 3-4 mesi. Poi la maledetta ritorna. Nel frattempo sporadicamente, facendo alcune visite ginecologiche, risulta di nuovo la candida. Altri anti micotici, accompagnati da fermenti lattici. Intanto, diciamo dal 2010, esasperata, inizio a interessarmi a cure alternative da quelle solitamente prescritte dai medici, perché inizio a capire che gli antibiotici e il Monuril (anche quello preso occasionalmente durante attacchi violenti e dolorosissimi) sembrano risolvere il problema, ma solo momentaneamente. Dal 2010 passo un periodo in cui ho un attacco di cistite quasi tutti i mesi. Nella mia disperazione, vado a elencare tutti i rimedi naturali che ho provato, con un momentaneo sollievo ma non duraturo: ribes nigrum, uva ursina, mirtillo rosso americano, un medicinale omeopatico di cui non ricordo il nome e poi, per lungo periodo, il GSE. Scopro questi semi di pompelmo e sono felicissima: sembrano la soluzione giusta. Per un paio di anni mi affido a queste pasticche. Sia nei momenti acuti, sia come prevenzione. Sembra funzionare. Per completezza dico anche che durante il 2011 ho sofferto di forti sbalzi del ciclo. C'è stato un mese in cui proprio non mi arrivavano e la mia dottoressa, dopo avermi fatto fare un test di gravidanza e le analisi del sangue mi ha prescritto una cura ormonale, perché il progesterone risultava basso. Nel 2013, a giugno, ho nuovamente un attacco forte. Provo a prendere i semi di pompelmo, ma non mi passa. Vado con l'antibiotico. Il dolore spesso, nei miei attacchi è così forte che non ce la faccio ad aspettare per fare l'urino coltura.Intanto, a furia di cercare in rete scopro il blog di Rosanna e inizio a interessarmi al D-Mannosio. Fino a fine anno ho ancora qualche attacco "lieve", che sembra passare bevendo tantissima acqua e prendendo il GSE. A gennaio 2014 arriva il vero colpo di grazia: le mestruazioni ritardano di 10 giorni e mi accorgo del loro arrivo perché, come quasi sempre mi è successo, il giorno prima avverto i sintomi della cistite. Il giorno dopo sono a letto con dolori lancinanti dovuti sia alle mestruazioni (dolorosissime, come non succedeva da un po') sia alla cistite. Provo a prendere GSE in grosse quantità: niente. Vado avanti a supposte di Buscopan.
Provo il GSE per due giorni, ma il dolore è sempre lo stesso e si calma solo durante l'effetto delle supposte. Al terzo giorno non sono risuscitata, ma mi sono arresa al Ciproxin, che mi ha fatto passare tutto. Basta... non ce la faccio più! Mi decido e chiamo la ditta: mi faccio spedire 4 scatole di D-Mannosio dosi + la Crema D-Mannosio in tubetto.
Dal 23 gennaio inizio a prendere 3 dosi al giorno secondo le indicazioni, più la crema prima dei rapporti e una dose dopo. Oggi è il 26, è passato un mese e, al momento, non ho più avuto sentori di cistite, soprattutto dopo i rapporti, che vivevo con molta ansia (con evidenti ripercussioni sulla mia vita sentimentale). Adesso sto sul chi va là, perché è solo un mese, e non vorrei cantar vittoria, ma, forse, questa volta ho intrapreso la strada giusta. Mi sento meglio, mi sento più tranquilla, soprattutto perché penso a tutte voi, a tante ragazze e donne come me che avete dovuto, purtroppo, combattere questa battaglia, spesso senza alcun conforto da parte dei medici, che si limitano a scrivere la parola magica: antibiotico.
Ho voglia di guarire, di essere una persona che vive in modo sereno e che non ha paura di alzarsi la mattina, di andare in bagno e di sentire quell'odorino inconfondibile e quel bel bruciorino... purtroppo familiare.
Quindi desidero ringraziare in primis Rosanna, che ha messo a disposizione di tutte noi la sua esperienza con questo blog e questo forum IMPORTANTISSIMO e che tanto ha fatto perché anche in Italia fosse prodotto il D-Mannosio... e inoltre il Dr. De Angelis, sempre cortese, disponibile e mai avaro di spiegazioni!
Grazie di cuore... ora inizia per me un'altra avventura, che spero avrà un lieto fine: quella con tutte voi!


Sì, devo dire che ora mi ci sono messa di tigna, come si dice... e una grande energia me la date proprio voi! Poter leggere le storie di altre donne che hanno sofferto come me, poter condividere la mia storia personale, ricevere consigli, incoraggiamenti... tutto questo non ha prezzo...
(me ne sono accorta mercoledì notte e ormai non potevo più scrivere): a giugno, quando ho visitato la prima volta il sito di Rosanna ho letto del prof. Pesce e ho deciso di prendere un appuntamento, perché ho pensato che, magari, potevo avere anche io qualche problema ai muscoli pelvici. Quindi il 2 settembre (2013) ho fatto una visita con lui a via Tolmino. Devo dire la mia impressione: non sono rimasta particolarmente soddisfatta. Non so, forse il prof. Pesce quel giorno era stanco, non lo so. Ma è stato molto "sbrigativo". Mi dava l'idea di "seguire una prassi", mi è sembrato molto impersonale, ecco.
Lui mi ha spiegato che vengono impiegati in questa cura come miorilassanti e non come psicofarmaci, però a me non andava e non va di prenderli... Gli ho chiesto se intanto potevo fare la riabilitazione, ma lui mi ha detto che se non prendo i farmaci che lui consiglia non possiamo intraprendere un percorso. Per cui, tornata a casa, dopo qualche giorno di dubbi ho chiuso lì il discorso. E' rimasto in sospeso. E al momento non mi va di prendere questi farmaci, che ho paura possano dare una vera dipendenza... magari sbaglio, ma proprio non mi va.. che ne pensi? Cerco di seguire le norme comportamentali che mi ha scritto lui, quelle sì....soprattutto per quanto riguarda la terapia del caldo. Per fortuna (sì, è una vera fortuna
ma lo dico con grande timore perché la paura è sempre in agguato!!!
non so perché mi è uscito "blog"!! Perdono!!! Mentre aspetto di fare il tampone, oggi devo rifare l'ordine alla ditta: mi potresti suggerire per favore cosa ordinare?
Sì, hai ragione, io molto probabilmente sono rimasta "impressionata" dai farmaci (non sapevo che Etinerv fosse un integratore! Grazie!!) che il dottore mi aveva consigliato e quindi ho accantonato tutto... a volte agisco sbagliando, di fretta, seguendo i miei istinti... quella visita non mi aveva convinta e allora ho lasciato perdere lì la cosa. Sicuramente il dott. Pesce è un bravissimo medico, la mia è stata un'impressione soggettiva di quel momento. Sto valutando di ricontattarlo...
per cui: mai fermarsi alla prima impressione!
