la storia di Valeria

ciao a tutte,
innanzitutto volevo ringraziarvi per i tantissimi consigli e contributi che postate e che sono veramente di grande aiuto per chi soffre di questa brutta bestia che ha tantissime sfumature e implicazioni diverse.
ho 29 anni e da maggio 2010 (esattamente il 22 maggio, ricordo benissimo la data) ho iniziato ad avvertire un fastidio vulvare, bruciore etc.
faceva caldo, i primi improvvisi caldi, portavo ancora molto i pantaloni e passavo tantissime ore in ufficio, seduta, sudando moltissimo all'inguine. Ho associato il problema a cistite e ho adottato dei rimedi blandi e naturali. dopo una settimana di bruciori e fastidio a portare gli slip vado al pronto soccorso ginecologico dove mi fanno un veloce stick delle urine (negativo, solo un po di sangue) e mi consigliano tamponi vaginali.
nel frattempo faccio tamponi e urucultura tutti negativi ma il tenpo passa e il bruciore resta.
a luglio faccio una visita urologica che non mi dice nulla ma mi rimanda ad ecografia e cistoscopia per sospetta endometriosi (ho già tolto 2 cisti ovariche un anno fa). sento il mio gine e non crede che possa essere questa la causa, ma faccio tutti gli esami e prendo solo cistiflux
nel frattempo parto per le vacanze e magicamente per una settimana il disturbo se ne va, ero in montagna, nei parchi americani e mi sembrava di rinascere. ma a metà vacanze, tornata di nuovo nelle metropoli americane, il fastidio e bruciore interno torna e non mi molla più.
il 1 settembre faccio la cistoscopia che mi fa precipitare la situazione, mi viene la febbre, non mangio più e non dormo più dal male.
alchè faccio una prima terapia antibiotica perchè nessuno si spiega cosa sia, (prima di allora tutti mi avevano lasciato con il mio male perenne, senza volermi dare nulla) che non sortisce effetto e trovo un omeopata che mi dà una cura a base di berberis ais, cantharis e bidè con melaleuca. anche qui qualche giorno di sollievo e tanti di dolore. faccio 3 sedute di shiatzu senza successo, torno dall'omeopata e provo l'agopuntura. stavolta funziona, 1 settimana di benessere.
nel frattempo ho fatto una visita all'istituto tumori di milano e sento parlare per la prima volta di sindrome uretrale e vulvodinia, escludendo HPV e altre coese ben peggiori. mi trova cmq una papillomatosi labiale che devo curare con semplice unguento di Thuya. l'omeopata mi manda da un'altra gine x un consulto e anche lei concorda con la vulvodinia. è a questo punto che approdo sul vostro sito e sul quello collegato della vulvodinia.
questa ginecologa mi dà da fare bidè di argilla e mettere il cuprum in pomata, oltrte a prendere degli enzimi che dovrebbero fungere da antiinfiammatori. Nulla, mi sembra sempre di avere un oggetto estraneo che mi penetra la zona uretrale, avverto attrito e bruciore dopo aver fatto pipi..un briciore fortisismo che dura ore e ore. cmq il male non mi dà tregua. pare strano ma davvero vivo sempre con queste sensazioni sgradevoli e questi fastidi che rendono difficilissimo reggere il ritmo lavorativo.
grazie a voi trovo il Dr Porru, e riesco a prendere appuntamento per il 5 novembre a Pavia. anche lui conferma la diagnosi, ho una vulvodinia focalizzata nella zona del meato e inizio la sua classica cura con Laroxil in gocce, valium per via interna, cuprum in pastiglia, manovra del dito, borsa dell'acqua calda e Xerox.
continuo gli enzimi fino alla fine della scatola e poi prendo etinerv. ero stata bene x 2 settimana, certo non benissimo ma moolto meglio del solito, avevo ritrovato almeno il sonno notturno e un po' di serenità mentale.
purtroppo da 3 giorni, finito il ciclo tutto è ricominciato da capo, ho fortisismi bruciori interni. avevo qsi deciso di riprendere la mia vita sessuale..ma adesso la vedo dura. sono giorni di vero tormento e non funziona nulla.
insomma, il Dr Porru mi ha detto che sarà lunga, ma io speravo in piccoli miglioramenti e non in continui picchi e valli...
Ho eliminato molti cibi acidi come cioccolato, pomodori, alcol, vino e limitato il consumo di lieviti e dolci. Non capisco...avete altri consigli da darmi?
innanzitutto volevo ringraziarvi per i tantissimi consigli e contributi che postate e che sono veramente di grande aiuto per chi soffre di questa brutta bestia che ha tantissime sfumature e implicazioni diverse.
ho 29 anni e da maggio 2010 (esattamente il 22 maggio, ricordo benissimo la data) ho iniziato ad avvertire un fastidio vulvare, bruciore etc.
faceva caldo, i primi improvvisi caldi, portavo ancora molto i pantaloni e passavo tantissime ore in ufficio, seduta, sudando moltissimo all'inguine. Ho associato il problema a cistite e ho adottato dei rimedi blandi e naturali. dopo una settimana di bruciori e fastidio a portare gli slip vado al pronto soccorso ginecologico dove mi fanno un veloce stick delle urine (negativo, solo un po di sangue) e mi consigliano tamponi vaginali.
nel frattempo faccio tamponi e urucultura tutti negativi ma il tenpo passa e il bruciore resta.
a luglio faccio una visita urologica che non mi dice nulla ma mi rimanda ad ecografia e cistoscopia per sospetta endometriosi (ho già tolto 2 cisti ovariche un anno fa). sento il mio gine e non crede che possa essere questa la causa, ma faccio tutti gli esami e prendo solo cistiflux
nel frattempo parto per le vacanze e magicamente per una settimana il disturbo se ne va, ero in montagna, nei parchi americani e mi sembrava di rinascere. ma a metà vacanze, tornata di nuovo nelle metropoli americane, il fastidio e bruciore interno torna e non mi molla più.
il 1 settembre faccio la cistoscopia che mi fa precipitare la situazione, mi viene la febbre, non mangio più e non dormo più dal male.
alchè faccio una prima terapia antibiotica perchè nessuno si spiega cosa sia, (prima di allora tutti mi avevano lasciato con il mio male perenne, senza volermi dare nulla) che non sortisce effetto e trovo un omeopata che mi dà una cura a base di berberis ais, cantharis e bidè con melaleuca. anche qui qualche giorno di sollievo e tanti di dolore. faccio 3 sedute di shiatzu senza successo, torno dall'omeopata e provo l'agopuntura. stavolta funziona, 1 settimana di benessere.
nel frattempo ho fatto una visita all'istituto tumori di milano e sento parlare per la prima volta di sindrome uretrale e vulvodinia, escludendo HPV e altre coese ben peggiori. mi trova cmq una papillomatosi labiale che devo curare con semplice unguento di Thuya. l'omeopata mi manda da un'altra gine x un consulto e anche lei concorda con la vulvodinia. è a questo punto che approdo sul vostro sito e sul quello collegato della vulvodinia.
questa ginecologa mi dà da fare bidè di argilla e mettere il cuprum in pomata, oltrte a prendere degli enzimi che dovrebbero fungere da antiinfiammatori. Nulla, mi sembra sempre di avere un oggetto estraneo che mi penetra la zona uretrale, avverto attrito e bruciore dopo aver fatto pipi..un briciore fortisismo che dura ore e ore. cmq il male non mi dà tregua. pare strano ma davvero vivo sempre con queste sensazioni sgradevoli e questi fastidi che rendono difficilissimo reggere il ritmo lavorativo.
grazie a voi trovo il Dr Porru, e riesco a prendere appuntamento per il 5 novembre a Pavia. anche lui conferma la diagnosi, ho una vulvodinia focalizzata nella zona del meato e inizio la sua classica cura con Laroxil in gocce, valium per via interna, cuprum in pastiglia, manovra del dito, borsa dell'acqua calda e Xerox.
continuo gli enzimi fino alla fine della scatola e poi prendo etinerv. ero stata bene x 2 settimana, certo non benissimo ma moolto meglio del solito, avevo ritrovato almeno il sonno notturno e un po' di serenità mentale.
purtroppo da 3 giorni, finito il ciclo tutto è ricominciato da capo, ho fortisismi bruciori interni. avevo qsi deciso di riprendere la mia vita sessuale..ma adesso la vedo dura. sono giorni di vero tormento e non funziona nulla.
insomma, il Dr Porru mi ha detto che sarà lunga, ma io speravo in piccoli miglioramenti e non in continui picchi e valli...
Ho eliminato molti cibi acidi come cioccolato, pomodori, alcol, vino e limitato il consumo di lieviti e dolci. Non capisco...avete altri consigli da darmi?