gine e i suoi 5 anni con la cistite

Buongiorno a tutte,
vorrei festeggiare qualcosaltro che non quasi un lustro di cistiti.
E invece non posso nemmeno alzare il calice beffardamente visto che insieme ad altre cosette la cistite mi ha tolto anche la possibilità di bere un pò di alcolici...
Cmq tutto ha inizio l'estate 2005. Dopo il divorzio, finalmente conosco un uomo che mi interessa nuovamente.
Lui è di Torino e io abito a Roma.
La prima cistite è proprio dopo il primo rapporto avuto con lui.
Non ci faccio caso più di tanto e prendo il monuril. Mi passa.
I nostri incontri avvenivano, viste le distanze, ogni 15 gg e ogni volta la cistite si presentava puntuale dopo i rapporti.
Una ossessione per una storia appena avviata!
Alla sesta, settima cistite il mio ginecologo decide di farmi ricoverare presso la clinica dove lavorava.
In corso di cistite mi tengono una settimana senza copertura antibiotica e mi fanno irrigazioni locali di cortisone e antibiotico. Tutto ciò in attesa dell'antibiogramma.
Non contenti mi fanno una cistoscopia che evidenzia una forte infiammazione. Grazie...avevo 10 milioni di colonie di ecoli che certo con la cistoscopia hanno potuto infiltrarsi ovunque.
Mi prescrivono l'aztreonam per via endovenosa.
Se prima tra una cistite e l'altra stavo bene, dall'ottobre 2005 non mi sono più ripresa.
Bruciori ogni volta che urinavo e dolore pelvico.
Consulto molti urologi ma nessuno sembra dare peso alla faccenda e continuano a prescrivere antibiotici di tutti i tipi.
Dal 2007 mi trasferisco a Torino. Consulto Garofalo grazie ad un uroginecologo di Torino che si era preso molto a cuore il mio caso. Mi fa fare un diario minzionale, mi prescrive Bactrim, Acyclovir (per un sospetto HPV che però non credo sia mai davvero esistito) e Sporanox (nel caso ci dimenticassimo della candida glabrata), poi bere molto e prendere regolarmente il blu di metilene.
Le cose sembrano migliorare. Inoltre non ho dolori durante i rapporti, sono rilassata e c'è solo un piccolo dolore latente alla vescica. che però non mi impedisce nemmeno di andare in bicicletta....decido che sto decisamente migliorando, il Dr. Garofalo non mi era affatto piaciuto (rimando all'area a lui dedicata la mia testimonianza in merito) e quindi sono intenzionata a non fare più nulla e a guarire col tempo.
Ecco. Ho fatto una grande c....ta.
Perchè purtroppo quel dolore c'era sempre, pochissimo, ma c'era. E non dovevo sottovalutarlo.
Dopo circa 8 mesi di pseudobenessere altra cistite. Altro giro di Bactrim. Poi 3 mesi e di nuovo. Altri 2 mesi e di nuovo. Il dolore pelvico si standardizzava nel frattempo....fino a che le ultime 2 cistiti forti (NB: sempre a seguito di rapporti, anche tra i più quieti tra l'altro) mi hanno devastata.
Dolore ovunque, in vagina, verso l'ano, nella schiena.
E gli strascichi purtroppo sono pesanti.
Ora il dolore è più forte, non mi abbandona quasi mai e ha tranciato la voglia di avere rapporti.
Non vorrei sembrare assatanata ma per me questo è un colpo terribile, perchè fare l'amore ha sempre rappresentato lo sfogo ad ogni mia ansia e preoccupazione, la cosa che mi faceva tornare di buonumore qualcunque cosa fosse successa, la gioia di sentirmi felice e innamorata e volendo, di fare un altro bambino.
E invece niente.
Ora leggendo le vostre testimonianze medito di andare a fare una visita da Porru (ma non nascondo il terrore della cistoscopia in idro per il sospetto di CI) ed eventualmente di tornare da Garofalo.
Avrei dovuto già prendere appuntamento ma purtroppo solo ieri hanno dimesso il mio compagno dopo 20 gg di ospedale per una emorragia interna e mio padre sta malissimo perchè gli hanno diagnosticato un mieloma...e i miei sono a 700 km di distanza!! Insomma il periodo non è tra i migliori.
Ho dovuto seguire altro nonostante la mia non splendida forma.
E' chiaro che la mia più grande preoccupazione, e lo dico con molto rispetto per chi ne soffre, è di avere la CI.
Forse perchè non credo che delle cistiti ricorrenti, per quanto nella fase conclamata sempre positive agli Ecoli, possano causare questo tipo di disagio continuo alla vescica e a tutto il resto (vagina e ano).
Forse invece mi direte che si, può essere.
E' che nelle fasi di cistite non acuta le urine sono negative.
Anche se un medico mi ha detto che spesso i laboratori al di sotto di un tot di unità le passano per negative ma che in caso di cistite cronica dovrebbero cmq fare la conta delle colonie anche se apparentemente non sono significative per una vescica normale.
Aspetto vostri suggerimenti...
grazie e vi sono vicina
gine
vorrei festeggiare qualcosaltro che non quasi un lustro di cistiti.
E invece non posso nemmeno alzare il calice beffardamente visto che insieme ad altre cosette la cistite mi ha tolto anche la possibilità di bere un pò di alcolici...
Cmq tutto ha inizio l'estate 2005. Dopo il divorzio, finalmente conosco un uomo che mi interessa nuovamente.
Lui è di Torino e io abito a Roma.
La prima cistite è proprio dopo il primo rapporto avuto con lui.
Non ci faccio caso più di tanto e prendo il monuril. Mi passa.
I nostri incontri avvenivano, viste le distanze, ogni 15 gg e ogni volta la cistite si presentava puntuale dopo i rapporti.
Una ossessione per una storia appena avviata!
Alla sesta, settima cistite il mio ginecologo decide di farmi ricoverare presso la clinica dove lavorava.
In corso di cistite mi tengono una settimana senza copertura antibiotica e mi fanno irrigazioni locali di cortisone e antibiotico. Tutto ciò in attesa dell'antibiogramma.
Non contenti mi fanno una cistoscopia che evidenzia una forte infiammazione. Grazie...avevo 10 milioni di colonie di ecoli che certo con la cistoscopia hanno potuto infiltrarsi ovunque.
Mi prescrivono l'aztreonam per via endovenosa.
Se prima tra una cistite e l'altra stavo bene, dall'ottobre 2005 non mi sono più ripresa.
Bruciori ogni volta che urinavo e dolore pelvico.
Consulto molti urologi ma nessuno sembra dare peso alla faccenda e continuano a prescrivere antibiotici di tutti i tipi.
Dal 2007 mi trasferisco a Torino. Consulto Garofalo grazie ad un uroginecologo di Torino che si era preso molto a cuore il mio caso. Mi fa fare un diario minzionale, mi prescrive Bactrim, Acyclovir (per un sospetto HPV che però non credo sia mai davvero esistito) e Sporanox (nel caso ci dimenticassimo della candida glabrata), poi bere molto e prendere regolarmente il blu di metilene.
Le cose sembrano migliorare. Inoltre non ho dolori durante i rapporti, sono rilassata e c'è solo un piccolo dolore latente alla vescica. che però non mi impedisce nemmeno di andare in bicicletta....decido che sto decisamente migliorando, il Dr. Garofalo non mi era affatto piaciuto (rimando all'area a lui dedicata la mia testimonianza in merito) e quindi sono intenzionata a non fare più nulla e a guarire col tempo.
Ecco. Ho fatto una grande c....ta.
Perchè purtroppo quel dolore c'era sempre, pochissimo, ma c'era. E non dovevo sottovalutarlo.
Dopo circa 8 mesi di pseudobenessere altra cistite. Altro giro di Bactrim. Poi 3 mesi e di nuovo. Altri 2 mesi e di nuovo. Il dolore pelvico si standardizzava nel frattempo....fino a che le ultime 2 cistiti forti (NB: sempre a seguito di rapporti, anche tra i più quieti tra l'altro) mi hanno devastata.
Dolore ovunque, in vagina, verso l'ano, nella schiena.
E gli strascichi purtroppo sono pesanti.
Ora il dolore è più forte, non mi abbandona quasi mai e ha tranciato la voglia di avere rapporti.
Non vorrei sembrare assatanata ma per me questo è un colpo terribile, perchè fare l'amore ha sempre rappresentato lo sfogo ad ogni mia ansia e preoccupazione, la cosa che mi faceva tornare di buonumore qualcunque cosa fosse successa, la gioia di sentirmi felice e innamorata e volendo, di fare un altro bambino.
E invece niente.
Ora leggendo le vostre testimonianze medito di andare a fare una visita da Porru (ma non nascondo il terrore della cistoscopia in idro per il sospetto di CI) ed eventualmente di tornare da Garofalo.
Avrei dovuto già prendere appuntamento ma purtroppo solo ieri hanno dimesso il mio compagno dopo 20 gg di ospedale per una emorragia interna e mio padre sta malissimo perchè gli hanno diagnosticato un mieloma...e i miei sono a 700 km di distanza!! Insomma il periodo non è tra i migliori.
Ho dovuto seguire altro nonostante la mia non splendida forma.
E' chiaro che la mia più grande preoccupazione, e lo dico con molto rispetto per chi ne soffre, è di avere la CI.
Forse perchè non credo che delle cistiti ricorrenti, per quanto nella fase conclamata sempre positive agli Ecoli, possano causare questo tipo di disagio continuo alla vescica e a tutto il resto (vagina e ano).
Forse invece mi direte che si, può essere.
E' che nelle fasi di cistite non acuta le urine sono negative.
Anche se un medico mi ha detto che spesso i laboratori al di sotto di un tot di unità le passano per negative ma che in caso di cistite cronica dovrebbero cmq fare la conta delle colonie anche se apparentemente non sono significative per una vescica normale.
Aspetto vostri suggerimenti...
grazie e vi sono vicina
gine