Già, mi sa che qui tutte hanno la patata sensibile...diciamo che cercando di vedere i lati positivi, sviluppiamo una particolare attenzione verso i segnali che il nostro corpo ci manda anche senza sintomi visibili.
Ma una volta guarite diventeremo donne dalla "patata di ferro" (o di adamantio
)...Me lo vedo già a lettere cubitali: prossima uscita "La patata di ferro!"
Per quanto riguarda la contrattura, so che fra le terapie consigliate dalla dottoressa che mi ha visitata c'è anche il biofeedback, e che nell'ospedale in cui visita si stanno attivando per creare un ambulatorio di riabilitazione del pavimento pelvico, quindi presumo che sia a conoscenza della cosa...anche perchè dice che dallo swab test non risultano punti particolarmente dolenti rispetto ad altri ma dolore diffuso e intermittente, quindi pensa siano proprio i nervi.
(Mi ha dato anche uno schemino della vulva divisa per aree, è molto carino!).
In ogni caso pensavo comunque di fare un controllo per la contrattura e rivolgermi a qualche fisioterapista che si occupi anche del pavimento pelvico, non subito ma fra un po' (appena finirò le lezioni in università, fra un mesetto), che male comunque non fa.
Così intanto per qualche tempo vedo come il mio corpo risponde alla terapia con l'Efexor (sono delle capsule antidepressive, devo iniziare con una e aumentare la dose ogni 3 settimane, fino a che non sento il beneficio, mantenere quella dose per 2/3 mesi e poi scalare di nuovo ogni 3 settimane).
Intanto vado con i Kegel reverse, e magari provo a fare anche gli esercizi che hai descritto tu nella tua storia (vivendo col mio ragazzo faccio tutto in sua presenza, la sera in camera, visto che il soggiorno non ce l'abbiamo...lui alla scrivania che studia al pc e io sul letto o sul pavimento che faccio ginnastica! Non è il massimo del romanticismo vero?!?)