Terrore recidiva dopo i rapporti

Re: Terrore recidiva dopo i rapporti

Messaggioda eli75 » mer gen 14, 2015 5:41 pm

Torno a bomba con l'argomento per lanciare un mini sondaggio... Ma voi quanto aspettate dopo un attacco di cistite?
Perché io tra una cosa e l'altra alla fine faccio passare un mese, ma non capisco se è tanto dovuto alla mia paura/timore, e magari potrei ridurre i tempi, oppure se è normale!
Il periodo di crisi pesante mi dura di solito una settimana, con alcune ricadute poi nelle due settimane successive, e facendo poi passare una settimana di relativa tranquillità, alla fine passa un mese... :?
"Quando sono debole è allora che sono forte". San Paolo

Re: R: Terrore recidiva dopo i rapporti

Messaggioda stellamarina » mer gen 14, 2015 5:47 pm

Ciao! Io non guardo tanto il tempo, mi regolo in base a come sto, riprendo quando me la sento sia fisicamente che mentalmente, cercando nel frattempo di ripristinare le mie difese o ridurre i fattori di rischio..ma comunque l'ultimo dei pensieri è il conto alla rovescia per riprendere i rapporti.

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Re: Terrore recidiva dopo i rapporti

Messaggioda Ondina88 » gio gen 15, 2015 3:14 pm

Concordo in pieno con stella. Non c'è un numero di giorni prestabilito anche perché dipende da persona a persona e anche per la stessa persona ci sono attacchi più violenti in cui la totale ripresa è più lenta e quelli invece più leggeri. Basati solo sui sintomi, quando vedi che la situazione si è stabilizzata (non da un giorno ovviamente ma da un tempo sufficiente per considerarla stabile) puoi ricominciare ad averli con le dovute precauzioni del caso.

Re: Terrore recidiva dopo i rapporti

Messaggioda Ste80 » lun mar 25, 2019 8:34 am

Buongiorno a tutte!
Scrivo qui anche se i post non sono recentissimi e chiedo scusa in anticipo se ho sbagliato thread :S:
Ho scritto la mia storia nella sezione apposita quindi non mi dilungo ripetendola anche qui. In soldoni il mio problema sono i rapporti da quasi un paio d'anni a questa parte. Con la scoperta del mannosio e di questo sito le.cose sono migliorate ma la paura è ancora forte e mi sento, come la maggior parte di voi, condizionata. Analizzo prima dopo e durante ogni singolo sintomo diventandone ossessionata e non riesco a godermi niente o poco.. :-::::
Dall'ultimo episodio avuto due mesi fa mi sembra di avere anche una sensibilità diversa, tutto più accentuato ma non in positivo ovviamente. In realtà va tutto bene alla.fine, lo dimostrano lo stick e l'assenza di sintomi ma io sono bloccata e questo non fa bene a nessuno dei due. Ovviamente è molto comprensivo mi asseconda e non fa niente che io non voglia fare ma è diventato per me un "lavoro"invece che un piacere. So che devo rilassarmi e che parte tutto da me ma è un pò complicato..
Grazie anche solo di avermi ascoltato e se qualcuno vorrà rispondermi sono qui
Un abbraccio :thanks:

Re: Terrore recidiva dopo i rapporti

Messaggioda flo67 » lun mar 25, 2019 1:28 pm

Si in effetti è una sezione un po' in disuso.
Ti posso assicurare comunque che man mano che migliorerai con i sintomi perché nel frattempo sarai più capace a gestirli (con gli integratori, esercizi fisici e altri accorgimenti), acquisterai più benessere e quindi fiducia anche nei rapporti intimi, e questo ti porterà a dimenticare il terrore delle recidive, tallone delicato per tutte noi che abbiamo a che fare con la cistite post coitale.
Tuttavia, continuiamo a parlare nella tua storia perché forse è meglio.

Re: Terrore recidiva dopo i rapporti

Messaggioda Ste80 » lun mar 25, 2019 2:07 pm

Grazie mille Flo,
Avevo paura di essere fuori argomento e di appesantire l'altra sezione inutilmente. Nel caso continuassero le incertezze scriverò di là allora, grazie mille.
La.parte razionale di me sa che hai super ragione ma l'altra parte, quella emotiva, che spesso mi domina oltremisura, tentenna di continuo purtroppo.
Mi rimbocco le maniche e vado avanti.. :ciao:

Re: Terrore recidiva dopo i rapporti

Messaggioda Lyra7 » lun mar 25, 2019 3:00 pm

In questa sezione trovi il Topic Guida al Sesso Sereno in cui condividiamo tanti consigli che secondo me potrebbero aiutarti. Ti invito a leggerlo, magari anche insieme al tuo compagno.

Re: Terrore recidiva dopo i rapporti

Messaggioda Flom » mer mag 15, 2019 8:23 am

Le mie cistiti sono nate da rapporti sessuali, almeno le ultime che ricordo, rapporti sessuali in viaggio per la precisione, con annesso stress, tensioni, chissà cos'altro, forse una contrattura accumulata che man mano si sta sciogliendo (spero, incrocio le dita).
Intanto non ho rapporti costanti a causa di forza maggiore non legata alla salute, questo forse influisce?

So solo che quando avevo rapporti più volte a settimana i fastidi erano comunque percepiti e a volte non scatenanti, perché magari non ero in viaggio e non vi era associata stipsi da viaggio.

Fatto sta che ultimamente il terrore esiste ma non è paralizzante. Anzi la chiamerei lieve paura da recidiva.
Le sensazioni sono: bruciore, peso vescicale, sensazione di attrito del preservativo, ma quello non è, frequenza minzionale aumentata, sensibilità alla vulva.
Ma le ultime volte ho contrattaccato: compresse D-mannosio prima del rapporto e dopo. automassaggio, calore, kr.
Sto imparando a capire i segnali, così che la paura
diventi qualcosa di costruttivo. Ho sempre cercato nel dolore una motivazione. I dolori mestruali, l'emicrania e poi la cistite & co, sono stati i pesanti ma gestibili e risolvibili con cambiamenti radicali e non nella mia vita.
Il corpo e la mente hanno bisogno di una connessione, le emozioni e le percezioni sono i mezzi.

Il dolore è un segnale che il corpo manda alla mente per cambiare, in tutti i sensi. Cambiare prospettiva, cambiare scelte, cambiare la natura dei pensieri.

Fare sesso è naturale, il contorno non lo è.
Le scelte di vita e quindi lo stile di vita, gli accessori, la trascuratezza verso l'io', le scelte che impone la società, cattivi insegnamenti che vengono tramandati: talvolta rendono il sesso (uno dei casi) la cosa più difficile e tremenda.

Ma sto imparando ad ascoltarmi, ascoltare, a capire i bisogni e i limiti' temporali.
Temporali perché: non ad ogni rapporto le sensazioni sono le stesse, quali saranno le differenze allora?
Nell'arco di tre giorni progressivi, cinque rapporti, tutti e cinque hanno dato risposta diversa.

La paura c'è perché è innescata dalle sensazioni e dai fastidi che premoniscono l'inevitabile (ma può non avverarsi).
Ricordo che l'ultima cistite prima di approdare qui, marzo 2019, rimasi a piangere nel letto un intero giorno perché non volevo più l'antibiotico del mese prima, volevo solo che quel dolore, bruciore passasse da solo.
Innescato 24 h dopo dai rapporti.
Lo sapevo che sarebbe accaduto, febbraio fu così.
Quel dolore e quelle lacrime, quella incapacità, mi hanno dato la forza di reagire.
Quella volta non avevo i mezzi che avrei ora se ritornasse, mi sottomisi all'antibiotico perché avevo un livello di dolore quota 9.
Però ora sono qui con un bagaglio di conoscenza che prima non avevo e che è stato grazie a questo posto, alle testimonianze, ad un dottore diverso dagli altri (consigliato sempre qui) e alle risposte del mio corpo e della mia intimità alle situazioni, che mi fa sperare che tutto è diverso.

Ho fatto sesso quando il dottore me lo aveva precluso. Aveva detto che lo avremmo reintegrato pian piano perché è il fattore scatenante maggiore.
Fare sesso mi fa sentire viva, ho una persona al mio fianco che capisce tutto questo e che è accorto a tutte le difficoltà.
Avrei potuto evitarlo, certo, ma come ti senti quando fai l'amore con una persona di cui sei innamorata non ha prezzo. Quindi il mio corpo è predisposto a farlo ma poi invia segnali quando è 'stop', quando 'vai più piano' 'metti altro lubrificante' 'riproviamo più tardi' 'coccolami con massaggio, calore e crema D-mannosio'.

Allora tutto ha un senso, non sono una macchina del sesso, non lo sono mai stata, ho i miei limiti e li contrasto con i preliminari.
Poi ci sono sempre periodi...tutto evolve e cambia.

Quindi per concludere: non bisogna aver paura e limitarsi, bisogna ascoltarsi, bisogna essere armati per affrontare il rischio.
E se magari arriva la recidiva avremo da imparare qualcosa di nuovo.
Il dolore è un segnale, è una parola che non ha suono. Si muove su terminazioni nervose e comunica direttamente a noi.

Bisogna interrogarsi: cosa c'è che non va ora? Cosa possiamo cambiare nei limiti del cambiamento per far si che non riaccada quello che è accaduto?


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