Coito interrotto, incidenti di percorso e pasticci vari

Parlando di contraccezione ci siamo rese conto che una percentuale non trascurabile di utenti utilizza il coito interrotto come metodo contraccettivo, e che non esisteva un topic dedicato a questo metodo.
Allora, premesso che secondo l'opinione di chi scrive si tratta di un metodo-non metodo, nel senso che quando utilizzato nudo e crudo lo considero veramente a rischio molto molto elevato e non lo consiglierei mai, assieme Vln abbiamo pensato di aprire questa sezione per confrontarci e raccogliere qualche idea basata fondamentalmente sulla consapevolezza delle fasi del ciclo per gestirlo in maniera un po' meno selvaggia e un pochino piu' consapevole. Gli stessi concetti possono essere sfruttabili da chi dovesse ad esempio affrontare la situazione della rottura di un preservativo o del contatto accidentale con lo sperma magari durante una fase di petting.
Estraggo una descrizione fatta piuttosto bene dal sito http://www.albanesi.it :
Il coito interrotto (coitus interruptus) è una pratica di tipo contraccettivo che consiste nell’estrazione dell’organo genitale maschile dalla vagina alcuni istanti prima che avvenga l’eiaculazione; è importante che il getto eiaculatorio sia diretto lontano dai genitali esterni della partner. (1)
Il coito interrotto è una pratica molto diffusa nella popolazione nonostante esistano da tempo metodi contraccettivi la cui efficacia è incontestabilmente superiore ; i dati attualmente presenti in letteratura che fanno riferimento all’indice di Pearl sono molto diversi da fonte a fonte, ma si parla pur sempre di valori a doppia cifra anche attestandosi sui livelli minimi (10); le fonti più pessimistiche parlano addirittura di un indice di Pearl pari a 30. (2)
Perché nonostante la sua scarsa sicurezza il coito interrotto è ampiamente utilizzato?
Secondo alcuni autori vi sono vari fattori che lo fanno prediligere ad altre forme contraccettive; ecco un breve elenco dei principali:
è un metodo a costo zero
non sono necessarie prescrizioni mediche
la sensibilità durante il rapporto è maggiore (alcuni ritengono che il preservativo possa ridurre il piacere in quanto limita le percezioni sensitive genitali, soprattutto nell’uomo; questo punto non è però condiviso da tutti)
non si hanno gli effetti collaterali che caratterizzano i contraccettivi ormonali
non esiste il rischio di allergie al lattice (preservativo) o a eccipienti (pillola anticoncezionale)
non è necessaria una particolare preparazione.
perché è un metodo poco sicuro:
Al di là della notevole variabilità dell’indice di Pearl, tutti gli autori concordano sul fatto che il coito interrotto è una pratica contraccettiva decisamente poco sicura. Cerchiamo di capire perché.
Emissione di liquido pre-eiaculatorio – È noto che in situazione di eccitazione sessuale si verifica nell’uomo una secrezione pre-eiaculatoria, il cosiddetto liquido di Cowper; questa secrezione, data la sua alcalinità, ha lo scopo, neutralizzando l’ambiente acido dell’uretra, di preparare un ambiente che faciliti il passaggio del liquido seminale; secondo diversi autori il liquido di Cowper contiene in diversi casi una piccola quantità di sperma (la maggiore quantità viene emessa in seguito, durante l’orgasmo) dotato di mobilità e quindi in grado di fecondare. Dal momento che la fuoriuscita del liquido di Cowper può avvenire sia prima che si verifichi la prima eiaculazione sia in seguito a eiaculazioni precedenti (trasportando quindi residui di sperma), anche se l’estrazione del pene avviene prima del getto eiaculatorio, esiste il rischio che la fecondazione avvenga comunque.
Autocontrollo maschile nell’esecuzione – La pratica del coito interrotto è basata fondamentalmente sulla capacità che il soggetto maschile ha di controllare il suo orgasmo; se, per i più svariati motivi, l’uomo non riesce a estrarre il pene (oppure lo estrae non completamente) prima dell’eiaculazione, il rischio di una gravidanza indesiderata si fa molto elevato.
Dopo un rapporto sessuale con coito interrotto sarebbe opportuno, prima che si verifichino altri contatti fra zone genitali, che l’uomo orinasse e che procedesse con un lavaggio accurato delle proprie parti intime. Anche la donna dovrebbe lavarsi quanto prima possibile nel caso l’eiaculazione sia avvenuta in prossimità della vagina. (3)
Coito interrotto: implicazioni psicologiche
A prescindere dalla scarsa sicurezza del metodo, la pratica del coito interrotto comporta, in molti soggetti, alcuni problemi di tipo psicologico e sessuologico che possono influenzare il rapporto di coppia. I problemi principali sono sostanzialmente due: il primo è che la gestione dell’aspetto contraccettivo è affidata in modo pressoché totale all’autocontrollo del soggetto maschile ed è quindi verosimile che la donna non sia completamente rilassata durante il rapporto sessuale, senza contare il fatto che l’estrazione del pene avviene spesso quando la donna sta provando il massimo piacere. (4)
Il secondo problema che il coito interrotto potrebbe originare nel maschio alcuni problemi di tipo sessuale (ansia da prestazione ed eiaculazione precoce in primis).
Il metodo del coito interrotto è quindi decisamente da sconsigliare a soggetti inesperti oppure a partner la cui conoscenza reciproca è scarsa.
Si deve inoltre tenere presente che il coito interrotto non è in grado di offrire nessun tipo di protezione da quelle patologie che si trasmettono per via sessuale
Alcune considerazioni personali su quanto sopra:
(1) non e' strettamente necessario che l'estrazione del pene avvenga all'ultimo istante: l'uomo se ha una buona conoscenza di se e sufficiente serenita' sessuale puo' tranquillamente anticipare un pochino ed arrivare all'eiaculazione mediante contatto con altri punti del corpo della partner, senza arrivare necessariamente agli ultimissimi secondi. In questo caso oltre a ridursi il rischio di perdita di controllo, dovrebbe essere anche piu' facile evitare quegli sforzi da eiaculazione "trattenuta" che pare possano favorire l'insorgere di effetti poco piacevoli come ad esempio il rischio di una prostatite
(2) personalmente ho letto valori da un minimo di 4 a un massimo di 30, praticamente i numeri del lotto
(3) questo punto secondo me e' importantissimo. I rapporti successivi al primo, se l'uomo non ha fatto pipi' sono ancora piu' a rischio, in quanto il liquido pre- eiaculatorio si trova sicuramente in grado di trasportare una frazione non trascurabile di sperma ancora vitale dal pene all'interno della vagina. Si tratta anche del rischio piu' subdolo, perche' mentre l'incidente plateale e' facilmente riconoscibile, questo meccanismo agisce in maniera totalmente impercettibile. Con questa precauzione banale si riporta il rischio di ogni raporto successivo a quello del primo, che non certo e' basso, ma almeno non contribuiamo ad alzarlo ulteriormente.
(4) su questo punto dissento. E' assolutamente possibile provare orgasmi dissociati, anzi, e' assolutamente possibile che l'orgasmo femminile avvenga ben prima e vista la potenzialita' multiorgasmica della donna, anche piu' di una volta.
Detto questo, sono dell'opinione che per chi sceglie di utilizzare comunque il coito interrotto, ma anche per chiunque si affidi alla contraccezione non ormonale sia fondamentale sapere sempre se la fase del ciclo in cui si trova e' a fertilita' alta, bassa o nulla, almeno a grandi linee. In questo modo si puo' decidere come gestire il rapporto stesso, quando e' statisticamente piu' o meno pericoloso prendersi il rischio di spingersi fino all'ultimo, essere piu' consapevoli sulla scelta di una eventuale contraccezione di emergenza (questo vale anche per chi si trovasse ad affrontare la rottura di un preservativo o qualsiasi altro incidente)
In soldoni e' inutile ricorrere alla pillola del giorno dopo per un rapporto avvenuto in periodo dichiaratamente sterile, mentre salvo diverse scelte etiche dei soggetti sara' praticamente irrinunciabile nel periodo di massima fertilita' . Ma questi periodi bisogna conoscerli con buona approssimazione.
Nella sezione dedicata al metodo sintotermico, che consiglio sempre di leggere, ci sono un sacco di informazioni su come monitorare il proprio ciclo con una precisione molto alta e ad un coso economico irrisorio. L'ideale sarebbe arrivare piano piano a questo livello che consente una sicurezza infinitamente piu' alta, ma salto della quaglia per salto della quaglia meglio utilizzare almeno i dati fisiologici generali applicati alle proprie statistiche di ciclo per costruirsi delle ' finestre ' personali che definiscano sebbene in modo molto approssimato le proprie fasi di fertilita'.
Come sempre, piu' il ciclo e' regolare piu' sara' facile circoscrivere questi primi finestroni; allo stesso modo, meno informazioni si hanno piu' bisognera' allargare i margini di sicurezza, a volte in modo anche molto ampio rispetto a quella che sarebbe la necessita' effettiva.
Allora, premesso che secondo l'opinione di chi scrive si tratta di un metodo-non metodo, nel senso che quando utilizzato nudo e crudo lo considero veramente a rischio molto molto elevato e non lo consiglierei mai, assieme Vln abbiamo pensato di aprire questa sezione per confrontarci e raccogliere qualche idea basata fondamentalmente sulla consapevolezza delle fasi del ciclo per gestirlo in maniera un po' meno selvaggia e un pochino piu' consapevole. Gli stessi concetti possono essere sfruttabili da chi dovesse ad esempio affrontare la situazione della rottura di un preservativo o del contatto accidentale con lo sperma magari durante una fase di petting.
Estraggo una descrizione fatta piuttosto bene dal sito http://www.albanesi.it :
Il coito interrotto (coitus interruptus) è una pratica di tipo contraccettivo che consiste nell’estrazione dell’organo genitale maschile dalla vagina alcuni istanti prima che avvenga l’eiaculazione; è importante che il getto eiaculatorio sia diretto lontano dai genitali esterni della partner. (1)
Il coito interrotto è una pratica molto diffusa nella popolazione nonostante esistano da tempo metodi contraccettivi la cui efficacia è incontestabilmente superiore ; i dati attualmente presenti in letteratura che fanno riferimento all’indice di Pearl sono molto diversi da fonte a fonte, ma si parla pur sempre di valori a doppia cifra anche attestandosi sui livelli minimi (10); le fonti più pessimistiche parlano addirittura di un indice di Pearl pari a 30. (2)
Perché nonostante la sua scarsa sicurezza il coito interrotto è ampiamente utilizzato?
Secondo alcuni autori vi sono vari fattori che lo fanno prediligere ad altre forme contraccettive; ecco un breve elenco dei principali:
è un metodo a costo zero
non sono necessarie prescrizioni mediche
la sensibilità durante il rapporto è maggiore (alcuni ritengono che il preservativo possa ridurre il piacere in quanto limita le percezioni sensitive genitali, soprattutto nell’uomo; questo punto non è però condiviso da tutti)
non si hanno gli effetti collaterali che caratterizzano i contraccettivi ormonali
non esiste il rischio di allergie al lattice (preservativo) o a eccipienti (pillola anticoncezionale)
non è necessaria una particolare preparazione.
perché è un metodo poco sicuro:
Al di là della notevole variabilità dell’indice di Pearl, tutti gli autori concordano sul fatto che il coito interrotto è una pratica contraccettiva decisamente poco sicura. Cerchiamo di capire perché.
Emissione di liquido pre-eiaculatorio – È noto che in situazione di eccitazione sessuale si verifica nell’uomo una secrezione pre-eiaculatoria, il cosiddetto liquido di Cowper; questa secrezione, data la sua alcalinità, ha lo scopo, neutralizzando l’ambiente acido dell’uretra, di preparare un ambiente che faciliti il passaggio del liquido seminale; secondo diversi autori il liquido di Cowper contiene in diversi casi una piccola quantità di sperma (la maggiore quantità viene emessa in seguito, durante l’orgasmo) dotato di mobilità e quindi in grado di fecondare. Dal momento che la fuoriuscita del liquido di Cowper può avvenire sia prima che si verifichi la prima eiaculazione sia in seguito a eiaculazioni precedenti (trasportando quindi residui di sperma), anche se l’estrazione del pene avviene prima del getto eiaculatorio, esiste il rischio che la fecondazione avvenga comunque.
Autocontrollo maschile nell’esecuzione – La pratica del coito interrotto è basata fondamentalmente sulla capacità che il soggetto maschile ha di controllare il suo orgasmo; se, per i più svariati motivi, l’uomo non riesce a estrarre il pene (oppure lo estrae non completamente) prima dell’eiaculazione, il rischio di una gravidanza indesiderata si fa molto elevato.
Dopo un rapporto sessuale con coito interrotto sarebbe opportuno, prima che si verifichino altri contatti fra zone genitali, che l’uomo orinasse e che procedesse con un lavaggio accurato delle proprie parti intime. Anche la donna dovrebbe lavarsi quanto prima possibile nel caso l’eiaculazione sia avvenuta in prossimità della vagina. (3)
Coito interrotto: implicazioni psicologiche
A prescindere dalla scarsa sicurezza del metodo, la pratica del coito interrotto comporta, in molti soggetti, alcuni problemi di tipo psicologico e sessuologico che possono influenzare il rapporto di coppia. I problemi principali sono sostanzialmente due: il primo è che la gestione dell’aspetto contraccettivo è affidata in modo pressoché totale all’autocontrollo del soggetto maschile ed è quindi verosimile che la donna non sia completamente rilassata durante il rapporto sessuale, senza contare il fatto che l’estrazione del pene avviene spesso quando la donna sta provando il massimo piacere. (4)
Il secondo problema che il coito interrotto potrebbe originare nel maschio alcuni problemi di tipo sessuale (ansia da prestazione ed eiaculazione precoce in primis).
Il metodo del coito interrotto è quindi decisamente da sconsigliare a soggetti inesperti oppure a partner la cui conoscenza reciproca è scarsa.
Si deve inoltre tenere presente che il coito interrotto non è in grado di offrire nessun tipo di protezione da quelle patologie che si trasmettono per via sessuale
Alcune considerazioni personali su quanto sopra:
(1) non e' strettamente necessario che l'estrazione del pene avvenga all'ultimo istante: l'uomo se ha una buona conoscenza di se e sufficiente serenita' sessuale puo' tranquillamente anticipare un pochino ed arrivare all'eiaculazione mediante contatto con altri punti del corpo della partner, senza arrivare necessariamente agli ultimissimi secondi. In questo caso oltre a ridursi il rischio di perdita di controllo, dovrebbe essere anche piu' facile evitare quegli sforzi da eiaculazione "trattenuta" che pare possano favorire l'insorgere di effetti poco piacevoli come ad esempio il rischio di una prostatite
(2) personalmente ho letto valori da un minimo di 4 a un massimo di 30, praticamente i numeri del lotto
(3) questo punto secondo me e' importantissimo. I rapporti successivi al primo, se l'uomo non ha fatto pipi' sono ancora piu' a rischio, in quanto il liquido pre- eiaculatorio si trova sicuramente in grado di trasportare una frazione non trascurabile di sperma ancora vitale dal pene all'interno della vagina. Si tratta anche del rischio piu' subdolo, perche' mentre l'incidente plateale e' facilmente riconoscibile, questo meccanismo agisce in maniera totalmente impercettibile. Con questa precauzione banale si riporta il rischio di ogni raporto successivo a quello del primo, che non certo e' basso, ma almeno non contribuiamo ad alzarlo ulteriormente.
(4) su questo punto dissento. E' assolutamente possibile provare orgasmi dissociati, anzi, e' assolutamente possibile che l'orgasmo femminile avvenga ben prima e vista la potenzialita' multiorgasmica della donna, anche piu' di una volta.
Detto questo, sono dell'opinione che per chi sceglie di utilizzare comunque il coito interrotto, ma anche per chiunque si affidi alla contraccezione non ormonale sia fondamentale sapere sempre se la fase del ciclo in cui si trova e' a fertilita' alta, bassa o nulla, almeno a grandi linee. In questo modo si puo' decidere come gestire il rapporto stesso, quando e' statisticamente piu' o meno pericoloso prendersi il rischio di spingersi fino all'ultimo, essere piu' consapevoli sulla scelta di una eventuale contraccezione di emergenza (questo vale anche per chi si trovasse ad affrontare la rottura di un preservativo o qualsiasi altro incidente)
In soldoni e' inutile ricorrere alla pillola del giorno dopo per un rapporto avvenuto in periodo dichiaratamente sterile, mentre salvo diverse scelte etiche dei soggetti sara' praticamente irrinunciabile nel periodo di massima fertilita' . Ma questi periodi bisogna conoscerli con buona approssimazione.
Nella sezione dedicata al metodo sintotermico, che consiglio sempre di leggere, ci sono un sacco di informazioni su come monitorare il proprio ciclo con una precisione molto alta e ad un coso economico irrisorio. L'ideale sarebbe arrivare piano piano a questo livello che consente una sicurezza infinitamente piu' alta, ma salto della quaglia per salto della quaglia meglio utilizzare almeno i dati fisiologici generali applicati alle proprie statistiche di ciclo per costruirsi delle ' finestre ' personali che definiscano sebbene in modo molto approssimato le proprie fasi di fertilita'.
Come sempre, piu' il ciclo e' regolare piu' sara' facile circoscrivere questi primi finestroni; allo stesso modo, meno informazioni si hanno piu' bisognera' allargare i margini di sicurezza, a volte in modo anche molto ampio rispetto a quella che sarebbe la necessita' effettiva.