PARMA. Dr Torresani

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PARMA. Dr Torresani

Messaggioda Rosanna » mer nov 25, 2009 12:55 pm

Dermatologo esperto in vulvodinia, vestibolite vulvare, fibromialgia.

Per ulteriori informazioni vai alla PAGINA PERSONALE DEL DR. CLAUDIO TORRESANI
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda ALUPANEL » mer nov 25, 2009 3:20 pm

ciao ragazze, come ho raccontato nella mia storia, io soffro di vulvodinia e Torresani è stato il dottore che mi ha fatto rinascere, la sua cura infatti consiste in una terapia farmacologica ma a dosi molto basse, esempio con il laroxil fa iniziare con una goccia diluita al 50% con acqua distillata per una settimana poi fa aumentare gradualmente, non è però così facile come sembra, perchè bisogna stare attente ai sovradosaggi, io quando ho iniziato 4 anni fa la sua cura sono stata molto bene, non sono però mai arrivata alla guarigione proprio per il motivo che dicevo, bisogna sempre testare i punti dolorosi, è un gran casino e dunque sono arrivata ad un punto che ero sempre in sovradosaggio e ho lasciato perdere.
Lui è una persona squisita, lo puoi chiamare tutte le sere dopo le 20,30 per qualsiasi problema, anzi io oramai è un anno che ho lasciato la sua terapia per seguirne un altra ma quando l'ho chiamato una settimana fa è stato gentilissimo e disponibilissimo.
I suoi recapiti sono se si vuole andare a pagamento 0521-284005 ma lui visita anche in ospedale, per prendere l'appuntamento in ospedale ci vuole il certificato del medico sotto mano, perchè al telefono ti chiederanno il numero riportato sul certificato, comunque il telefono è 0521-702878.
Chidetemi pure tutto quello che volete, sono espertissima nella sua cura
Silvia

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda etoile84 » gio nov 26, 2009 5:02 pm

Alupanel, ok, sei stata bene con la cura di Torresani, ora fai un'altra cosa, che cosa?
In che cosa consistono i sovradosaggi?
Grazie

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda clio77 » gio nov 26, 2009 5:27 pm

Ciao! Alupanel ha già parzialm risposto nella sua storia xsonale ma l'ho invitata a dare + dettagli qui ciao ciao

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda etoile84 » sab nov 28, 2009 10:59 am

prof.Claudio Torresani PARMA
Io sono andata privatamente, ho telefonato al n. 0521 284005 ( prenotazioni private dell'ospedale)
Sono stata ricevuta in Borgo delle colonne, 2 a Parma
Ho pagato alla cassa euro 150,00

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda clio77 » dom nov 29, 2009 1:16 am

Ci racconti come è andata????? :?: :?: :?:

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda etoile84 » gio dic 10, 2009 5:56 pm

Torresani mi ha fatto una visita molto accurata; ha parlato di fibromialgia e di vulvodinia (per quanto mi riguarda)
Sostiene che tutto deriva dalle fibre nervose superficiali che si sono infiammate (nel mio caso , a livello pelvico, ho subito un'appendicectomia, un cesareo, cisti ovarica, 5 raschiamenti)in più, gli interventi hanno reciso queste fibre nervose che, così, tendono ad infiammarsi e, quindi, provocare contratture dei muscoli adiacenti.
Per decontrarre: laroxil al 50% 1 gtt. al dì, la prima settimana, 1/2 la seconda, 2 la terza e così via.
La reazione alla terapia è molto personale, io sono alla terza settimana, per ora, non ho notato cambiamenti.....
lo stimolo a urinare e il bruciore ci sono quasi sempre, come prima....vedremo

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda ALUPANEL » gio dic 10, 2009 6:02 pm

Ma dopo 3 settimana nessunissimo miglioramento?
io la prima volta che iniziai la sua cura cioè 4 anni fa, i migliroamenti li vidi subito, infati subito dopo rimasi incinta, dopo va bè un casino, tra sovradosaggi altro.
Comunque lui è sempre disponibilissimo telefonicamente, aspetta altri giorni poi se proprio non vedi migliroamenti prova a contattarlo, ci sono tanti altri farmcai che lui prescrive.
ciao
Silvia

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda clio77 » ven dic 11, 2009 12:29 am

Etoile, questa la mia diagnosi:
"Neuropatia periferica delle piccole fibre diffusa pressocché ovunque (a parte la parte interna del dorso dei piedi)
( o sindrome fibromialgica)"
La terapia consiste in 7 gg di 1 goccia di laroxyl diluito al 50% in pratica ne assumi mezza goccia, poi per altri 7 gg 1 e 2 gtt a giorni alterni x altri 7 gg, poi2 gtt x altri 7 gg, poi x altr 7 gg 2 e 3 gtt a gg alterni x altri 7 gg, poi 3 gtt aldì x 7 gg dopodiché lo devo chiamare x sapere cosa fare. Contemporaneamente rivotril che può andare da 0 a 30 gtt max al dì a seconda dei sintomi ..io x ora ne prendo 3 al dì. Con stasera sn passata a 1 gt intera ( 2 gtt della soluzione al 50%), domani di nuovo 1(cioè mezzo laroxyl), dopodomani di nuovo 2 e così via..mi segno tutto sull'agenda x nn sbagliare..la diluizione me l'ha fatta direttamente una farmacia a cui mi ha indirizzato lui a Parma...Il rivotril è un miorilassante..penso xò ke dovrò gradualmente portarmi a 5 gtt al dì..il rivotril nn è terapeutico ma palliativo, sintomatico..la cura è il laroxyl che va a chiudere lentamente il passaggio dello stimolo del dolore nel percorso neuronale tramite azione sui canali del sodio responsabili della trasmissione del dolore/ fastidio/ bruciore..a seconda della risposta, fra un mese, mi dirà cosa fare, se si deve cambiare farmaco cioé molecola o no. ALUPANEL / Silvia cara, ti ritrovi in questo schema?
AVVISO IMPORTANTE: a chiunque legge qsti dosaggi senza un controllo lasciate perdere nn azzardatevi a prendere qste sostanze senza diretto controllo del medico, rischiereste di rovinarvi ulteriormente..percio' (ve lo dice una che ha poki mezzi, cioé pochi soldi) cmq pigliatevi il treno in tariffa economica, muovete il culo e andate da lui senza nemmeno pensarci due volte. Il bed& breakfast l'ho segnalato è economico e bellissimo. Parma è carina da visitare. Nn vi rovinate colle vostre mani. Lo scrivo xKé so benissimo ke qna ci potrebbe fare il pensiero..inoltre se avete letto bene gli schemi curativi nn sn identici..T. fa una terapia ritagliata su ogni persona. Nn fate mai di testa vostra, siate responsabili!!!

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda etoile84 » lun dic 21, 2009 11:15 am

per Clio 77 : cara, ho perso il cellulare di Torresani, vuoi, per favore, scrivermelo? Anche il suo indirizzo di posta elettronica?
Ho iniziato la settimana dell tre gtt, al dì, vorrei sapere cosa devo fare.
Non ho più il bruciore vaginale, ma non so come comportarmi, perchè sono dolorante in tutto il corpo....magari è il freddo intenso di questi giorni che mi fa contrarre tutto!
Insomma, sarebbe meglio che gli parlassi, prima delle vacanze.....
Grazie

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda clio77 » mer dic 23, 2009 5:28 pm

Prof. Claudio Torresani
c_torresani@yahoo.it
studio centro libera professione 0521284005
clinica dermatologica Università degli Studi di Parma 0521.033561 - 033562
cell 338 83 77 111

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda etoile84 » sab dic 26, 2009 7:56 pm

per Clio 77 . ho provato a chiamare in varie ore del giorno e in vari giorni, anche dopo le 20,30, come consigliatomi da una segretaria, il cell suonava, ma non ho avuto nessuna risposta.
Ho provato con la posta elettronica.......niente!
Sarà in vacanza, e io che faccio? continuo con tre gtt al dì fino a che mi risponde?

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda Mariluna » dom gen 03, 2010 1:04 pm

Nel topic del Dott. Garofalo vi ho parlato della mia esperienza, mentre qui voglio dire che il Dott. Torresani secondo me è l'unico che sappia dosare in modo corretto farmaci come laroxil lirca etc, anche lui disponibilissimo

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda clio77 » mar gen 12, 2010 2:37 am

Mariluna ha scritto:Nel topic del Dott. Garofalo vi ho parlato della mia esperienza, mentre qui voglio dire che il Dott. Torresani secondo me è l'unico che sappia dosare in modo corretto farmaci come laroxil lirca etc, anche lui disponibilissimo

:coool:

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda clio77 » mer gen 13, 2010 3:47 pm


[fonte: svv 2004]
NB Aggiorna: costo privato 150€

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda clio77 » mer gen 13, 2010 3:51 pm

guida_pazienti.doc
(32.5 KiB) Scaricato 365 volte

[gentile concessione]

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda clio77 » mar gen 19, 2010 9:37 pm

Un buon riassunto fatto da lui stesso:
TERAPIA_DEL_DOLORE_NEUROPATICO_last2.doc
(244.5 KiB) Scaricato 458 volte

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda clio77 » ven mar 05, 2010 10:31 pm

Ragazze vi allego materiale del prof. Torresani da lui di recente elaborato (non si discosta molto dall'allegato + recente).
Prof. Claudio Torresani
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Docente di Dermatologia Allergologica
Clinica Dermatologica
Università degli Studi di Parma
GUIDA PER I PAZIENTI AFFETTI DA ALLODINIE (NEUROPATIE)
Guarire dalle neuropatie periferiche, dalla vulvodinia alla cosiddetta “Fibromialgia”, al giorni
d’oggi, è, a tutti gli effetti, assolutamente possibile, dal momento che, ormai, possediamo
terapie più che efficaci.
Tuttavia non si tratta per niente di terapie facili da seguire. Il paziente affetto da neuropatia
periferica deve avere ben chiaro che non si tratta di una “passeggiata” e che, per guarire da una
allodinia (o neuropatia periferica: la allodinia è il sintomo, la neuropatia periferica la malattia)
occorre molto impegno, sia da parte del medico che da parte del paziente.
Un dolore neuropatico presenta molte difficoltà insite nella malattia stessa che rappresenta una
patologia “difficile” per definizione.
Va, innanzitutto, chiarito che, senza adeguate visite di controllo, con periodicità minima di
almeno 2-3 mesi, seguire bene la terapia è assolutamente impossibile: occorre molta esperienza
per conoscere e saper usare i farmaci più idonei e nessun paziente può possedere le competenze
necessarie. Inutile farsi illusioni: il “fai da te” per queste malattie porta solo a delusioni.
DIFFICOLTA’
1°. Si tratta di un dolore invisibile e solo chi ne è affetto lo può sentire. Nessuna altra persona al
mondo può sentire quello che il paziente avverte. Per questo motivo, deve, per forza, essere il
paziente stesso a verificare e monitorare suo dolore. Il medico è al buio completo: se il paziente
non gli spiega ciò che avverte è assolutamente impotente e non può fare nulla per curarlo.
Queste sono le uniche malattie che richiedono, per forza di cose, che il paziente svolga un ruolo
attivo: solo lui può sapere quello che sente.
2°. Nelle neuropatie periferiche i dolori, in realtà, sono due: un dolore della pelle (avvertibile
solo se la pelle viene sollecitata) e un dolore muscolare (avvertibile spontaneamente). Il dolore
della pelle è la malattia, il dolore muscolare è solo una conseguenza. Oggi sappiamo con
certezza che le neuropatie periferiche colpiscono le sottili terminazioni nervose della cute. Lo
stato infiammatorio di queste fibre nervose è stato dimostrato e, volendo, è possibile andarlo a
vedere con una semplice biopsia cutanea e un esame istologico (molto più complicato e fattibile
solo in alcuni Centri) condotto con colorazioni specifiche per le fibre nervose.
Al contrario, il muscolo è stato studiato in tutti i modi possibili e, a parte alcune alterazioni dei
mitocondri (strutture cellulari responsabili della “respirazione” delle fibrocellule muscolari),
non presenta nessuna infiammazione: il muscolo è solo contratto e dolorante.
Purtroppo il paziente è concentrato sul dolore che avverte spontaneamente, e cioè, sul dolore
muscolare che, ripeto, è solo una conseguenza e può essere presente anche se la malattia è
guarita o è in guarigione.
Il dolore cutaneo (e cioè la vera malattia) è silente e non è avvertibile se la cute non viene
sollecitata, ad esempio con una plicatura (pizzicotto).
Per questo motivo occorre che il paziente, per capire come sta andando la malattia e la terapia,
tenga costantemente monitorato il dolore cutaneo, andando, tutti i giorni, a plicare la cute in
Prof. Claudio Torresani
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Docente di Dermatologia Allergologica
Clinica Dermatologica
Università degli Studi di Parma
una area dolorosa. Purtroppo la maggior parte dei pazienti non lo fa e si basa solo sul dolore
che avverte spontaneamente: questo è del tutto sbagliato, crea solo confusione e mette il
medico nella impossibilità di praticare una terapia adeguata.
Su questo punto occorre essere molto chiari: se non si tiene monitorata costantemente la
malattia (e cioè il dolore della pelle) qualsiasi guarigione è impossibile, si perde solo tempo e
fatica, tanto vale lasciar perdere.
3°. Chi soffre di neuropatie molto spesso presenta una alterata risposta ai farmaci. Una reazione
alterata ai farmaci è proprio una caratteristica e uno dei sintomi delle neuropatie periferiche.
Questa è una ulteriore difficoltà (assente in altre malattie) per cui la risposta è soggettiva e
imprevedibile. Un paziente può rispondere in modo anche clamoroso ad un certo farmaco e
non rispondere per niente ad un altro: e questo è sempre imprevedibile (non si può sapere in
anticipo). Per questo occorre che il paziente valuti molto attentamente la sua risposta, non tanto
sul dolore spontaneo/muscolare (che incide profondamente sulla qualità della sua vita e sul
quale il 100% dei pazienti è concentrato) quanto sul dolore cutaneo, invisibile e silenzioso se
non provocato, tenendo il medico al corrente dei progressi o sulla assenza di progressi.
4°. Una ulteriore difficoltà, legata sempre ad una “anomala risposta ai farmaci” è rappresentata
da possibili reazioni di intolleranza. I farmaci sono inizialmente prescritti a dosaggi bassissimi
proprio per evitare effetti collaterali. Spesso il paziente si spaventa leggendo, sul “bugiardino”
una marea di effetti collaterali, senza però leggere la posologia alla quale tali effetti si
manifestano. Ai dosaggi prescritti veri effetti collaterali non sono possibili. Sono tuttavia
possibili reazioni, individuali, di intolleranza con manifestazioni, diverse da paziente a
paziente, quasi sempre legati a spasmi muscolari (capogiri, sonnolenza, crampi, ecc..). Queste
reazioni, spesso, spaventano il paziente. Nessun problema: è sufficiente sospendere il farmaco e
tali effetti spariranno in 1 o 2 giorni al massimo. In seguito basta iniziare con un dosaggio più
basso o aumentare le dosi più lentamente: il corpo del paziente si “abituerà” al farmaco e non
avrà più queste reazioni.
RIEPILOGANDO:
La malattia è una infiammazione di fibre nervose cutanee. Il dolore avvertito spontaneamente
NON E’ LA MALATTIA, ma solo UNA CONSEGUENZA della malattia.
Tale infiammazione, infatti, provoca due dolori diversi:
dolore alla pelle (avvertibile solo se la pelle viene stimolata)
dolore muscolare (dolore spontaneo)
- Il dolore muscolare (spontaneo) viene avvertito tra alti e bassi, è molto variabile e può
cambiare ogni giorno perché viene influenzato da molti fattori esterni. Infatti:
Prof. Claudio Torresani
Specialista in Dermatologia e Venereologia
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Clinica Dermatologica
Università degli Studi di Parma
freddo caldo
viene peggiorato da: ansia viene migliorato da: tranquillità
sforzo fisico riposo
Inoltre, il dolore muscolare può persistere (per 1-2 settimane) anche dopo che la malattia è
guarita (e la pelle non fa più male). Per questo motivo il dolore spontaneo (muscolare) è un
riferimento molto impreciso che provoca solo confusione.
- Il dolore alla pelle (provocato mediante una plicatura di cute e sottocute) non viene
influenzato da fattori esterni e rimane piuttosto costante. Per questo motivo, il dolore che si
avverte pizzicando la cute costituisce l’unico riferimento preciso.
Per quanto detto sopra, la pelle costituisce l’unico riferimento preciso ed affidabile per cui è
indispensabile tenere la pelle come riferimento.
Per far questo, occorre verificare il dolore che si avverte pizzicando la pelle tutti i giorni.
COME:
Pinzare con due dita una piega di cute e sottocute la più ampia possibile, premere forte e tenere
premuto per almeno 1 minuto.
Occorre verificare il dolore a plicare la pelle tutti i giorni, pinzando con due dita (sollevare una
piega di cute e sottocute la più ampia possibile), premendo con molta forza e tenendo premuta
la piega per almeno 1 minuto. Molti pazienti si trovano in difficoltà perché non sanno con
quanta forza va fatta la plica. Per capirlo è sufficiente plicare prima una zona di cure che non fa
male: si scoprirà che si può premere anche molto forte senza avvertire alcun dolore. Sarà facile,
successivamente, plicare un’area dolorosa con la stessa forza per avvertire la differenza.
E’ una cosa, apparentemente, difficile, ma, per guarire, occorre verificare costantemente
l’andamento della malattia (e della cura) pizzicando la pelle. Con un po’ di esercizio la pelle
diventa una fonte di informazioni preziose (per non dire indispensabili).
Come sto? Se interroghi la pelle puoi avere delle risposte di una precisione sorprendente.
La nostra pelle ci da informazioni precise sul dolore.
Come pinzare una piega: 1. Sollevare una piega abbondante di cute e sottocute (adipe
sottocutaneo)
2. Premere le dita (pollice e indice) con una certa forza
3. Tenere premuto per circa 1 minuto
Valutare come si comporta il dolore tenendo pinzata una piega cutanea per circa 1
minuto:
Prof. Claudio Torresani
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Docente di Dermatologia Allergologica
Clinica Dermatologica
Università degli Studi di Parma
Le possibilità sono solo 4:
Il dolore può: 1. avere la tendenza a diminuire
2. avere la tendenza ad aumentare
3. essere stabile
4. essere assente (o quasi). Altre possibilità non ne esistono.
Vediamo, in dettaglio, le quattro possibilità:
1. Il dolore è stabile: Il dolore è medio/forte, inizialmente può tendere ad aumentare ma poi si
stabilizza e rimane costante senza nessuna tendenza a diminuire. Tolta la pressione il dolore
scompare subito: il dosaggio dei farmaci è ancora molto scarso (occorre aumentare i dosaggi);
2. Il dolore si riduce: Il dolore è medio/lieve e tende a ridursi nel tempo (1 minuto): la
remissione/guarigione è vicina, il dosaggio è quasi ottimale (aumentare i farmaci con molta
cautela e prepararsi a ridurre);
3. Il dolore è assente: Il dolore è quasi del tutto assente o scompare in pochi secondi: malattia
in guarigione/remissione (ridurre subito il dosaggio).
4. Il dolore aumenta: Il dolore in alcuni punti viene avvertito subito, in altri, per farsi sentire,
impiega 30-40 secondi. Tende ad essere sempre più forte fino a diventare insopportabile.
Qualsiasi punto della pelle (tenendo la presa per almeno 30- 40 secondi) fa male. Tolta la
pressione il dolore persiste per un po’ di tempo. Il dosaggio è eccessivo: sospendere
immediatamente i farmaci.
Con la speranza che questo possa essere di aiuto a condurre bene la terapia.
A disposizione, comunque,
Claudio Torresani
leneuropatiecutanee.pdf
(2.14 MiB) Scaricato 377 volte

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda fedep » sab lug 17, 2010 2:42 pm

clio dal mio primo intervento qui sto ancora leggendo per capire bene quello che fare. ho contattato presce ma se ne parla a settembre ed ora mi spulcerò bene anche la tua esperienza perchè vedo che prima sei stata da torresani e poi passata a pesce. se sono medici competenti e dal primo ti sei trovata bene e ne parlano anche bene, com'è che poi si deve ricominciare da capo con qualcun'altro?? io ho paura di essere sballottata a destra e a manca. e dopo un mese che leggo qui ancora non ho le idee chiare. come ho scritto, pesce dovrebbe essere fantastico ma queste stimolazioni manuali mi fanno venire la pelle d'oca, preferirei tens (vedi spano ma troppo lontana per me) ma lui sembra essere contrario da ciò che leggo---che casino :S:

Re: PARMA. Dr Torresani

Messaggioda Viziatella » sab ott 23, 2010 10:24 am

Ho visto che qui la mia esperienza con Torresani non l'ho inserita...

Dunque, io come tutte ho fatto la visita, molto accurata e professionale, anche per me la diagnosi fu vestibolite in cui fu molto evidente un trigger point a sinistra accanto al meato uretrale. La stessa identica diagnosi è stata confermata dalla Spano un anno dopo, ma nel frattempo la situazione era peggiorata.
Alcuni punti dolenti su addome, schiena, glutei, coscie e interno ginocchia.

Terapia con Laroxyl secondo i dosaggi di partenza (che sono uguali per tutte, cambiano in corso di guarigione) più Rivotril come miorilassante due volte al gg con 5 gocce di partenza per poi aumentare.
Diflucan capsule in caso di candida.

Rivotril sospeso quasi immediatamente perchè mi dava grossi effetti collaterali, nemmeno con dosi da tre gocce riuscivo a restare completamente lucida (guidare e lavorare erano diventati problemi). Proseguito con Laroxyl solamente fino ad arrivare a 8 gocce di soluzione. Io dopo due settimane ho iniziato a sentire miglioramenti però molto condizionati dalle fasi mestruali. Dopo circa un mese e mezzo-due stavo decisamente meglio (credo fossi arrivata a 5-6 gocce). Poi un leggero peggioramento, in cui Torresani ha incoraggiato a continuare ad aumentare il dosaggio. Dopo 3/4 mesi di terapia (scusate se sono così imprecisa, è passato un anno e mezzo e non ricordo davvero più) ho avuto un fortissimo attacco di candida (confermato dai tamponi). Cme da lui indicato ho preso Diflucan. La candida sparisce, ma i bruciori no: tutti i sintomi erano tornati pressochè come prima di iniziare la terapia.
A quel punto sarei dovuta tornare da lui per cambiare farmaco. Ma presa dallo sconforto ho lasciato perdere tutto.

Poi, non so quanto sia corretto parlare in seconda persona, ma vorrei riportare l'esperienza indiretta di una amica anch'essa in cura da Torresani da circa un anno. La diagnosi è vestibolite come la mia, non so essere più precisa. Anche lei Laroxyl.
E' arrivata a 7 gocce con miglioramenti sempre progressivi fino a stare quasi bene. Passata a otto ha avuto, oltre che a un peggioramento generale dei sintomi, uno sfogo cutaneo tipo eritema. Torresani le ha risposto che si trattava di un superamento della dose. Ha sospeso tutto quanto fino alla scomparsa dell'eritema per poi ricominciare da capo. Nel frattempo i sintomi della vestibolite sono tornati anche per lei a come erano prima della visita, se non, sue parole, peggiorati. Ora ha reiniziato ad assumere Laroxyl daccapo. La picchierei perchè lo sta facendo senza essere tornata da Torresani :ss :ss :ss :ss :ss :ss :muro: :muro: :muro: quindi non c'è la certezza che stia seguendo l'iter più giusto.
Ma a detta sua non sta funzionando bene come la prima volta, non ha miglioramenti vistosi.

Vi farò sapere come finisce, ormai dovrebbe essere vicina al dosaggio che per lei è stato limite la prima volta.


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