ATTENZIONE: PERIODO A RISCHIO!!

E rieccoci purtroppo con l'annuncio puntuale ad ogni cambio di stagione.
Anche questa volta non si scampa. Le recidive ed i peggioramenti aumentano e mi sembra doveroso avvisarvi per tranquillizzarvi: ciò che vi sta succedendo è dovuto alle condizioni meteo/atmosferiche, non ad un reale peggioramento del vostro quadro generale.
Il freddo e l'umidità sono deleterei sia per le contratture che per le neuropatie. Di conseguenza aumentano i dolori, la sintomatologia e la possibilità di recidive batteriche.
Il frequente sbalzo di temperatura (casa- esterno, lavoro-esterno, macchina-esterno, ecc) crea enorme stress alle strutture pelviche.
Il freddo inoltre ci porta a bere di meno concentrando l'urina di sostanze irritanti (sia per la vescica, che per l'uretra e la vulva al passaggio dell'urina). La minor idratazione non consente un efficace lavaggio della vescica dai batteri presenti.
Infine il freddo vasocostringe, cioè restringe le arterie e le vene così arriva meno sangue in zona pelvica, quindi meno ossigeno, meno sostanze nutritive e più ristagno di scorie che un buon circolo porterebbe via.
Imbottitevi di D-Mannosio, di tisane calde, di maglie caldissime sull'addome, coulotte calde (esempio quelle della Clida, sempre negli annunci), fate bagni caldi più che potete e assumete sostanze naturali miorilassanti (magnesio, Cuprum, ecc).
Non preoccupatevi: non appena il corpo si sarà abituato alle nuove temperature il rischio scemerà.
Anche questa volta non si scampa. Le recidive ed i peggioramenti aumentano e mi sembra doveroso avvisarvi per tranquillizzarvi: ciò che vi sta succedendo è dovuto alle condizioni meteo/atmosferiche, non ad un reale peggioramento del vostro quadro generale.
Il freddo e l'umidità sono deleterei sia per le contratture che per le neuropatie. Di conseguenza aumentano i dolori, la sintomatologia e la possibilità di recidive batteriche.
Il frequente sbalzo di temperatura (casa- esterno, lavoro-esterno, macchina-esterno, ecc) crea enorme stress alle strutture pelviche.
Il freddo inoltre ci porta a bere di meno concentrando l'urina di sostanze irritanti (sia per la vescica, che per l'uretra e la vulva al passaggio dell'urina). La minor idratazione non consente un efficace lavaggio della vescica dai batteri presenti.
Infine il freddo vasocostringe, cioè restringe le arterie e le vene così arriva meno sangue in zona pelvica, quindi meno ossigeno, meno sostanze nutritive e più ristagno di scorie che un buon circolo porterebbe via.
Imbottitevi di D-Mannosio, di tisane calde, di maglie caldissime sull'addome, coulotte calde (esempio quelle della Clida, sempre negli annunci), fate bagni caldi più che potete e assumete sostanze naturali miorilassanti (magnesio, Cuprum, ecc).
Non preoccupatevi: non appena il corpo si sarà abituato alle nuove temperature il rischio scemerà.