Solo due parole per raccontare la mia esperienza di faringite cronica.
Ho sofferto dalla terza media ai 30 anni, più o meno, di faringite cronica. Ora posso dire che, anche se la mia gola è sempre in pericolo, sto molto meglio. Negli anni ho provato di tutto e di più, e sopratutto ho imparato che il fatto di non avere la febbre per me è un grosso handicap. Quindi ho imparato a prevenire, piuttosto che trovarmi nella necessità di curare, perché i medici con me non ci azzeccano quasi mai.
Ho fatto le terme ad Acireale (acque puzza di uovo marcio, quelle di zolfo) ma non credo siano state determinanti, le ho fatte quando ero in crisi, nel periodo peggiore, per un paio d'anni. Le cure fatte a casa (inalazioni, suffumigi, etc.) per me hanno un'efficacia relativa. Quando ho cambiato clima (da freddo e umido a freddo secco) ho avuto qualche giovamento, ma l'inquinamento atmosferico, a detta di una otorinolaringoiatra, è pessimo per la gola. E l'ho verificato, purtroppo. Come pure pessime sono quelle pastiglie che spuntano come funghi in farmacia appena arrivano i primi freddi (benagol, etc.): seccano la gola da morire!! E invece la gola deve mantenere la sua umidità, per guarire da sola... Mi ricorda qualcosa...
; piuttosto io d'inverno tengo in borsa sempre Tonsiodren, pastiglie omeopatiche che con me funzionano abbastanza se le prendo al primo pizzicorio in gola. Se proprio non lo becco in tempo, erisimo (gocce) in acqua calda con miele. L'erisimo l'ho scoperto da poco e per me è _fantastico_. Ho anche verificato che, purtroppo, dipende da chi lo fa. Il primo che avevo comprato era ottimo, il secondo non altrettanto. Ora non ho qui i riferimenti, ma può essere utile saperlo. In mancanza di erisimo, acqua calda con limone e miele. Anche il miele dovrebbe essere biologico e di prima qualità. Anche fra i biologici ci sono quelli buoni e quelli ottimi. E la differenza si sente. Un ottimo miele fa miracoli... anche nelle piaghe, per esempio, ma qui non c'entra.
E per finire... mi sono convinta, negli anni, che la faringite per me è stata la mia 'malattia psicosomatica', nel senso che il periodo in cui ne ho sofferto di più, è coinciso con un periodo terribile di incapacità di comunicare con l'ambiente circostante, in primis con mia madre, e con i professori, e con la vita, forse, in generale. Poi ho cambiato città, e poi ho lasciato l'Italia per un lungo periodo, e le cose sono andate meglio, anche se ogni tanto torna, ed è terribile. Ma come ho detto, io cerco prima di tutto di non farla tornare. Ora ho un problema di compensazione nell'orecchio interno, e forse tornerò alle terme. Vi racconterò come va!