fbpx

Le novità dei prossimi mesi!

 Abbiamo in programma novità entusiasmanti

Scopri quali


orchidea

 La vulvodinia è una sindrome patologica caratterizzata da dolore della vulva, spesso definito come "bruciore intimo" intenso. Esistono due forme di vulvodinia: localizzata e generalizzata. In base al tipo di vulvodinia cambia la sintomatologia.

Nonostante la vulvodinia sia piuttosto frequente, resta una patologia misconosciuta e i medici che la sanno riconoscere e curare sono ancora pochi. Cerca un professionista in grado di diagnosticare e trattare la vulvodinia fra i professionisti consigliati e i professionisti convenzionati con l'associazione.

Sintomi della vulvodinia localizzata                           Sintomi della vulvodinia generalizzata

 

Sintomi della vulvodinia localizzata (vestibolodinia)

Il termine vestibolodinia vuol dire “dolore vestibolare”, ossia dolore limitato alla sola regione vestibolare o a parti di essa.

Sintomi caratteristici della vestibolodinia

La vestibolodinia è caratterizzata da 3 sintomi principali:

  • dispareunia (dolore ai rapporti sessuali) soprattutto all'inizio della penetrazione
  • estrema sensibilità vulvare che si manifesta con tender points (punti circoscritti di dolore nella sede in cui si effettua una pressione) più frequentemente localizzati in prossimità degli sbocchi delle ghiandole di Bartolini e di Skene, sulla forchetta, sul clitoride (clitoridodinia)
  • infiammazione locale di grado variabile con eritema vestibolare in piccole aree (vestibolite focale) o estesa a tutto il vestibolo (vestibolite diffusa).

La donna affetta da vestibolodinia solitamente definisce i propri sintomi con queste parole: bruciore alla pressione con sensazione di contatto con un tizzone ardente, sensazione di irritazione e abrasione, sensazione (e talvolta proprio presenza) di taglietti vulvari, (sensazione di) secchezza, sensazione di spilli, pulsazioni vulvari, sensazione di stiramento/tensione, sensazione di coltellata all'inizio del rapporto, sensazione che i peli attorno alla vulva siano tirati, edema vulvare (sensazione di avere un canotto).
Come per tutte le sindromi (sindrome = quadro patologico caratterizzato da un insieme di sintomi) non necessariamente tutti questi sintomi si presentano contemporaneamente. Essi possono alternarsi e taluni potrebbero non presentarsi mai per tutta la durata della malattia.

Nella vestibolodinia il prurito e le lesioni da grattamento sono rari poiché essendo il dolore il sintomo principale, il grattamento sarebbe impossibile.

Accanto ai sintomi vulvari possono essere presenti sintomi urinari (urgenza minzionale, dolore uretrale e stranguria).

Testimonianza
“i miei fastidi sono prettamente uretrali,da post minzione,brucia l orifizio uretrale e la zona sottostante ad esso che è la parte superiore della vulva e clitoride ma questa zona brucia anche dopo un rapporto sessuale per via del coinvolgimento del clitoride....la vulvodinia è estesa anche alla parte inferiore e interna della vulva ma in questa zona i fastidi che avverto non sono legati alle minzioni bensi ai rapporti sessuali dolorosi nella fase della penetrazione,dell uscita del pene dalla vagina...chiaramente dopo un rapporto vado sempre ad urinare e il bruciore è 10 volte piu forte. […] spesso ho degli spasmi uretrali...alcune volte dopo avere urinato,sento la necessità di rifarla come se l uretra fosse piena e invece porru dice che non è mai piena...dopo 10 minuti passa e ritorna alla minzione successiva,a volte brucia l orifizio uretrale senza avere urinato con vescica piena,altre volte quando la vescica è a circa 400 500 ml di volume durante la minzione sento un dolore attraversare l uretra...non posso usare i perizoma sono ormai sogni lontani...accavallare le gambe anche se raramente puo crearmi piccoli fastidi...gli slip colorati mi fanno bruciare di piu...”
Drechsel 31/05/2009 (cistite.info)

Stimoli che provocano dolore vestibolare

Il dolore è prevalentemente provocato, ossia conseguente ad uno stimolo esterno, che può essere la penetrazione, l'inserimento dello speculum, la bicicletta, l'equitazione, la moto, i pantaloni attillati con cuciture spesse, i perizoma, gli indumenti intimi sintetici, i detergenti intimi, le creme antimicotiche o antibiotiche, l'accavallamento delle gambe, la posizione seduta per molto tempo, il contatto col sudore, con l'urina acida o ricca di ossalati, i cibi contenenti sostanze irritanti eliminate tramite urine, i prodotti chimici o naturali, i bagnoschiuma, gli shampoo e, nei casi più gravi la semplice deambulazione.

La sintomatologia tende ad aumentare nel periodo premestruale per questioni ormonali e verso la fine del flusso mestruale a causa del contatto prolungato con l'assorbente.

La cronicizzazione della sintomatologia può centralizzare sempre più il dolore trasformando la vestibolodinia in vulvodinia generalizzata, ovvero in dolore vulvare neurologico indipendente dalle cause che lo avevano originato.

 

Trova un professionista nella tua regione fra quelli consigliati e convenzionati con l'associazione

 

Sintomi della vulvodinia generalizzata

Il termine greco “dinia” significa dolore. Nel caso specifico dolore vulvare.
Nella vulvodinia il dolore è generalizzato, non si limita cioè al vestibolo come nella vestibolodinia, ma si espande a tutta la vulva e talvolta anche al di fuori di essa.

Nella vulvodinia generalizzata i sintomi più comuni sono:

  • il bruciore,
  • il prurito,
  • il pizzicore,
  • la sensazione di spilli,
  • meno frequentemente il dolore.

La dispareunia non è preminente come nella vestibolodinia. Le donne, al tocco della vulva, avvertono dolore che si irradia anche al di fuori dell'area toccata fino a coinvolgere le vie urinarie e l'intera zona pelvica.

Questi sintomi non sono ben definiti come nella vestibolodinia, ma sono sordi, profondi e confusi. La loro insorgenza è quasi sempre spontanea, cioè non dovuta a stimoli irritativi e il fastidio è continuo con piccole remissioni. Al contrario della vestibolodinia nella vulvodinia il prurito, cui seguono tipiche lesioni da grattamento, è spesso presente, ha un inizio improvviso e apparentemente ingiustificato.
I sintomi sono simili a quelli di una nevrite da Herpes o di una patologia che interessa il nervo pudendo.

A livello visivo non appaiono segni infiammatori, abrasioni o ulcerazioni della mucosa, che appare integra e sana. Ciò comporta il ritardo diagnostico, il peggioramento della patologia e la fuorviante diagnosi di psicosomatizzazione.

La sintomatologia di solito è costante, ma ad un certo punto inspiegabilmente sparisce per poi riaffiorare improvvisamente. Aumenta in posizione seduta o a gambe accavallate e diminuisce di notte.

 

Testimonianza
“Vi descrivo come avverto io la vulvodinia, sarà utile per confrontarsi. Allora, di punto in bianco inizio a sentire come punture di spilli nel clitoride, come se dall'interno tanti piccoli spilli pizzicassero il mio povero clitoride, diventa una morsa terribile, la sensazione di urgenza diventa più forte.
Di solito la zona più colpita (nel mio caso) è proprio il clitoride, ma a volte mi prende anche l'imbocco vaginale e a volte anche l'ano. Sempre una sensazione come di spilli, che vi assicuro è terribile.
Ieri per es mi è durata sei ore, ma non è costante, in quelle sei ore può essere che io l'avverta ininterrottamente, oppure ad intermittenza, nel senso che a momenti è di intensità tale che non vi dico a cosa penso, e momenti scompare totalmente per ritornare dopo pochi minuti o un'ora.”
Mariluna 08/03/2007 (freeforumzone.leonardo.it/85205/CISTITE-INTERSTIZIALE/forum.aspx)

 

ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.