Sintomi che non passano neanche con D-Mannosio.. aiuto!
Inviato: dom giu 02, 2013 7:21 pm
Salve a tutte.
Cercherò di raccontarvi in breve la mia storia con la cistite, o quella che sembra esserlo. Perché a questo punto ho parecchi dubbi: infatti, nonostante io assuma da almeno due mesi il mannosio (in varie quantità al giorno a seconda del caso) i sintomi tornano sempre, e sempre più frequentemente. E gradirei davvero tanto un vostro aiuto e parere. Perdonatemi se scrivo tanto, ma ho bisogno di chiarezza... iniziamo dal principio.
Ho 20 anni. Il 16 dicembre 2012 ho perso la verginità con colui che è ancora il mio ragazzo.
Dal 17 dicembre, il giorno dopo, è iniziato l'inferno che voi ben conoscete. Ricordo che la prima volta che ebbi i classici sintomi della cistite ero molto spaventata, perché non ne avevo mai sentito parlare e avevo avuto un rapporto non protetto con un ragazzo che conoscevo da qualche settimana. I sintmi erano un assoluto bisogno di urinare frequentemente, bruciore esterno perenne e bruciore alla minzione. Chiamai subito mia madre e tra una cosa e l'altra, il giorno dopo andai al consultorio per una visita (studio all'università e torno una volta al mese a casa, quindi niente ginecologa o dott. di base a portata di mano). L'ostetrica mi disse che di sicuro era una cistite, e mi prescrisse monuril, due dosi. Le presi e i sintomi passarono per qualche giorno... Ma il 25 dicembre dovetti andare alla guardia medica per un antibiotico, perché i sintomi erano ricomparsi. Mi prescrissero un antibiotico da 500mg da assumere per 3 giorni. Ma il 27 dicembre la ginecologa mi disse che non bastava, così mi prescrisse lo stesso antibiotico ma da 1000 mg, per 6 giorni. Quello stesso giorno mi prescrisse anche la pillola anticoncezionale (non per la cistite ovviamente, ma lo chiesi io visto che avevo iniziato la mia vita sessuale e visto che ho smepre sofferto di ciclo irregolare e doloroso).
L'8 gennaio torno all'università, e quindi anche dal mio ragazzo. I rapporti dunque continuano. Il 28 gennaio, il giorno dopo un rapporto, ho gli stessi sintomi di dicembre, così corro subito dal medico per spiegargli la situazione e mi prescrive un antibiotico x 6 giorni. Avrei dovuto fare un'urinocoltura come consigliato dalla ginecologa, ma avevo parecchi esami quella settimana e non potevo tenermi i sintomi. (Chiarisco che tutti gli attacchi di cistite che ho avuto sono comparsi dalle 24 alle 48 ore dopo i rapporti sessuali).
Il 22 febbraio un altro attacco. Stavolta faccio l'urinocoltura, che è bella positiva: E. coli. Così il medico di base mi prescrive il terzo maledetto antibiotico, specifico per l'E. Coli, che ho dovuto assumere per 10 giorni. In quegli stessi giorni mi ammalai anche di tonsillite, avevo le placche ovunque, ma quell'antibiotico curava anche infezioni orali, dunque due piccioni con una fava. Bè, a questo punto speravo fosse definitivamente finita. E invece no.
il 27 marzo ho un altro attacco, leggero fortunatamente. Stufa di medici e antibiotici, cerco soluzioni alternative su internet e qui scopro D-Mannosio: leggo che donne malate da motlissimi anni sono riuscite a guarire grazie a questo miracoloso zucchero, così corro in farmacia e ne compro una confezione: il giorno dopo stavo già meglio. Così mi convinco che il mannosio può salvarmi la pelle, dato che ho letto SOLO cose buone su di esso e che tantissime donne ne hanno tratto solo benefici miracolosi. Siccome l'attacco era molto lieve, ne prendo 2 dosi per non ricordo quanto tempo, e poi una al giorno.
All'inizio di marzo ho dei dolori al basso ventre: all'inizio credevo che fossero causati dall'attività fisica in palestra, che ultimamente ho auumentato, ma il dolore non passava e durante i rapporti sessuali si faceva sentire. Ho pensato anche a uno strappo del muscolo pelvico perché una volta il mio ragazzo è andato troppo in profondità e ricordo di aver sentito tutti i muscoli dell'addome stirarsi... Ma il dolore continuava a esserci dopo ancora 10 giorni. Così chiamo la ginecologa che mi consiglia di fare un'urinocoltura: positiva, ma la quantità di batteri era bassissima (mi disse che quella quantità si cura solo in caso di gravidanza), così mi consigliò di continuare con il mannosio per una settimana con 2 dosi al giorno, evitando rapporti. Non so perché ma due giorni dopo il dolore scomparve.
Il 24 aprile ho di nuovo avuto la tonsillite, ancora più grave della prima, tanto che 6 giorni di Augmentin non sono bastati, e ho dovuto prendere un altro antibiotico per altri 5 giorni: 11 giorni di antibiotico. Questi farmaci curavano anche le infezioni urinarie, dunque mi sono detta "bè, se avevo dei batteri che non ho sconfitto con il mannosio, con questa cura li ho battuti definitivamente". A causa di tutti questi antibiotici, 5 giorni dopo la fine della cura ho scoperto di avere un'infezione da mughetto alla gola, un fungo. Curata con antimicotico per due settimane.
Il 12 maggio un altro attacco di cistite. E NO! stavolta lo avrei sterminato con il mannosio: e giù con 5-6 dosi ogni giorno per una settimana, poi con tre al giorno. Ma il 23 maggio ho un altro attacco. E il 31 maggio un altro. E infine oggi. Tutti attacchi che si sono presentati dopo un rapporto, nonostante stia assumendo D-Mannosio per MINIMO tre volte al giorno.
A questo punto ho seri dubbi che possa essere solo cistite. In più durante questi ultimi attacchi ho anche impiegato la crema D-Mannosio direttamente fuori e dentro la vagina, per 5 volte, e ho assunto lattobacilli per una settimana, perché avevo letto che gli antibiotici sterminano la flora batterica (ma comunque durante le cure assumevo fermenti lattici).
Non sono stitica. Cerco di indossare il più possibile biancheria di cotone bianca, non sempre, e solo raramente indosso perizzomi che comunque porto per al massimo 4-5 ore. Bevo minimo due litri di acqua al giorno. L'alimentazione è abbastanza sana, sono vegetariana (né carne né pesce) e mangio molta frutta e verdura, legumi, tanti cereali etc. Urino sempre prima di un rapporto, e col mio ragazzo stiamo riducendo le tante posizioni a solo quella del missionario, e cerchiamo di andarci sempre piano. Ora urino anche sub dopo il rapporto. Cerco di indossare più spesso la tuta, quindi niente jeans o collant attillati. Faccio regolare attività fisica. Mi lavo col Saugella verde, consigliato durante le infezioni, per due volte al giorno, qualche volta tre. Mi asciugo "davanti" con un lato dell'asciugamano, "dietro" con l'altro, per evitare la trasmissione di batteri intestinali. Non uso assorbenti interni. Utilizzo lubrificante intimo da due settimane, che in effetti azzera l'attrito e mi aiuta a rilassarmi durante il rapporto. Cerco di non trattenere l'urina troppo a lungo. Insomma, prendo tutte le precauzioni possibili. Ma questa maledetta cistite non se ne va.
Leggendo su questo (favoloso, benedettissimo e utilissimo - grazie Rosanna e grazie a tutte voi altre!) sito e su altri siti, ho letto delle varie vaginiti, vaginosi, vestiboliti, candide e clamidie.. A volte mi riconosco in alcuni sintomi devo dire. Per esempio ho bruciore esterno quando indosso i collant o quando accavallo le gambe con i jeans, e pure quando mi faccio il bidet. Poi questi dolorini al basso ventre ogni tanto tornano, e mi sento come appesantita. Ho un po' di dolore alla penetrazione, ma nulla di esagerato.. solo che c'è anche da dire che ho un piccolissimo taglietto all'esterno della vagina che a ogni rapporto si riapre, e a volte mi brucia solo quello, altre mi brucia tutta la zona vulvare. E poi mi capita spesso di avere prurito o delle piccole fitte. E un'altra cosa che non so bene come spiegare: come se sentissi che sta per uscire dell'urina, ma poi si ferma. la sento proprio scorrere dentro, poi si blocca. Questo mi succede da tre mesi circa credo. Ho anche delle perdite giallastre ultimamente, mentre prima le avevo bianche o trasparenti (ho avuto infezioni da candida in passato).
Noto che oramai la cosa sta avendo anche un impatto psicologico: non ho più la stessa voglia di prima di fare l'amore col mio ragazzo, perché so che di certo starò male il giorno dopo... E quando sto male mi butto davvero giù. Mi viene da piangere e cerco disperatamente nuove info su internet perché mi ripeto che non può essere! Non è possibile che non riesca a guarire con tutto ciò che sto facendo per controllare la situazione!
Ho pensato che forse il mio ragazzo ha una cistite in corso (che può essere asintomatica negli uomini) o che abbia la clamidia e me l'abbia trasmessa (non usiamo preservativi, prendo la pillola.. e lui comunque è un ragazzo che cura molto l'igiene personale e che ha avuto "solo" altre tre partner prima di me, ma distanziate negli anni)... Perché a questo punto non capisco come riesca a tornarmi sempre questa caspita di cistite.
Il 10 giugno avrò una visita ginecologica e cercherò di spiegare con calma tutto quanto... ma vorrei dei consigli anche da voi, che avete vissuto in prima persona tutto questo e che avete avuto esperienza con dottori poco preparati e con esami inutili. Io voglio solo poter fare l'amore col mio ragazzo, liberamente, senza paure. Lo amo e farlo con lui è una delle cose più belle al mondo, lo sapete tutte se siete innamorate immagino Ed è frustrante dover rinunciare all'amore fisico per colpa di un'antipaticissima infezione... così come è maledettamente frustrante stare male e non riuscire a studiare, andare in palestra, uscire di casa perché senti il bisogno di andare in bagno ogni secondo e perché ti brucia tutto.
Se potete, vi prego aiutatemi. Datemi consigli, di qualunque genere, raccontatemi le vostre esperienze e i vostri sintomi se sono simili ai miei. Vi ringrazioe anticipatamente tutte quante, ogni vostra parola sarà di certo di grande aiuto per me. Sono sfinita e voglio guarire..
Cercherò di raccontarvi in breve la mia storia con la cistite, o quella che sembra esserlo. Perché a questo punto ho parecchi dubbi: infatti, nonostante io assuma da almeno due mesi il mannosio (in varie quantità al giorno a seconda del caso) i sintomi tornano sempre, e sempre più frequentemente. E gradirei davvero tanto un vostro aiuto e parere. Perdonatemi se scrivo tanto, ma ho bisogno di chiarezza... iniziamo dal principio.
Ho 20 anni. Il 16 dicembre 2012 ho perso la verginità con colui che è ancora il mio ragazzo.
Dal 17 dicembre, il giorno dopo, è iniziato l'inferno che voi ben conoscete. Ricordo che la prima volta che ebbi i classici sintomi della cistite ero molto spaventata, perché non ne avevo mai sentito parlare e avevo avuto un rapporto non protetto con un ragazzo che conoscevo da qualche settimana. I sintmi erano un assoluto bisogno di urinare frequentemente, bruciore esterno perenne e bruciore alla minzione. Chiamai subito mia madre e tra una cosa e l'altra, il giorno dopo andai al consultorio per una visita (studio all'università e torno una volta al mese a casa, quindi niente ginecologa o dott. di base a portata di mano). L'ostetrica mi disse che di sicuro era una cistite, e mi prescrisse monuril, due dosi. Le presi e i sintomi passarono per qualche giorno... Ma il 25 dicembre dovetti andare alla guardia medica per un antibiotico, perché i sintomi erano ricomparsi. Mi prescrissero un antibiotico da 500mg da assumere per 3 giorni. Ma il 27 dicembre la ginecologa mi disse che non bastava, così mi prescrisse lo stesso antibiotico ma da 1000 mg, per 6 giorni. Quello stesso giorno mi prescrisse anche la pillola anticoncezionale (non per la cistite ovviamente, ma lo chiesi io visto che avevo iniziato la mia vita sessuale e visto che ho smepre sofferto di ciclo irregolare e doloroso).
L'8 gennaio torno all'università, e quindi anche dal mio ragazzo. I rapporti dunque continuano. Il 28 gennaio, il giorno dopo un rapporto, ho gli stessi sintomi di dicembre, così corro subito dal medico per spiegargli la situazione e mi prescrive un antibiotico x 6 giorni. Avrei dovuto fare un'urinocoltura come consigliato dalla ginecologa, ma avevo parecchi esami quella settimana e non potevo tenermi i sintomi. (Chiarisco che tutti gli attacchi di cistite che ho avuto sono comparsi dalle 24 alle 48 ore dopo i rapporti sessuali).
Il 22 febbraio un altro attacco. Stavolta faccio l'urinocoltura, che è bella positiva: E. coli. Così il medico di base mi prescrive il terzo maledetto antibiotico, specifico per l'E. Coli, che ho dovuto assumere per 10 giorni. In quegli stessi giorni mi ammalai anche di tonsillite, avevo le placche ovunque, ma quell'antibiotico curava anche infezioni orali, dunque due piccioni con una fava. Bè, a questo punto speravo fosse definitivamente finita. E invece no.
il 27 marzo ho un altro attacco, leggero fortunatamente. Stufa di medici e antibiotici, cerco soluzioni alternative su internet e qui scopro D-Mannosio: leggo che donne malate da motlissimi anni sono riuscite a guarire grazie a questo miracoloso zucchero, così corro in farmacia e ne compro una confezione: il giorno dopo stavo già meglio. Così mi convinco che il mannosio può salvarmi la pelle, dato che ho letto SOLO cose buone su di esso e che tantissime donne ne hanno tratto solo benefici miracolosi. Siccome l'attacco era molto lieve, ne prendo 2 dosi per non ricordo quanto tempo, e poi una al giorno.
All'inizio di marzo ho dei dolori al basso ventre: all'inizio credevo che fossero causati dall'attività fisica in palestra, che ultimamente ho auumentato, ma il dolore non passava e durante i rapporti sessuali si faceva sentire. Ho pensato anche a uno strappo del muscolo pelvico perché una volta il mio ragazzo è andato troppo in profondità e ricordo di aver sentito tutti i muscoli dell'addome stirarsi... Ma il dolore continuava a esserci dopo ancora 10 giorni. Così chiamo la ginecologa che mi consiglia di fare un'urinocoltura: positiva, ma la quantità di batteri era bassissima (mi disse che quella quantità si cura solo in caso di gravidanza), così mi consigliò di continuare con il mannosio per una settimana con 2 dosi al giorno, evitando rapporti. Non so perché ma due giorni dopo il dolore scomparve.
Il 24 aprile ho di nuovo avuto la tonsillite, ancora più grave della prima, tanto che 6 giorni di Augmentin non sono bastati, e ho dovuto prendere un altro antibiotico per altri 5 giorni: 11 giorni di antibiotico. Questi farmaci curavano anche le infezioni urinarie, dunque mi sono detta "bè, se avevo dei batteri che non ho sconfitto con il mannosio, con questa cura li ho battuti definitivamente". A causa di tutti questi antibiotici, 5 giorni dopo la fine della cura ho scoperto di avere un'infezione da mughetto alla gola, un fungo. Curata con antimicotico per due settimane.
Il 12 maggio un altro attacco di cistite. E NO! stavolta lo avrei sterminato con il mannosio: e giù con 5-6 dosi ogni giorno per una settimana, poi con tre al giorno. Ma il 23 maggio ho un altro attacco. E il 31 maggio un altro. E infine oggi. Tutti attacchi che si sono presentati dopo un rapporto, nonostante stia assumendo D-Mannosio per MINIMO tre volte al giorno.
A questo punto ho seri dubbi che possa essere solo cistite. In più durante questi ultimi attacchi ho anche impiegato la crema D-Mannosio direttamente fuori e dentro la vagina, per 5 volte, e ho assunto lattobacilli per una settimana, perché avevo letto che gli antibiotici sterminano la flora batterica (ma comunque durante le cure assumevo fermenti lattici).
Non sono stitica. Cerco di indossare il più possibile biancheria di cotone bianca, non sempre, e solo raramente indosso perizzomi che comunque porto per al massimo 4-5 ore. Bevo minimo due litri di acqua al giorno. L'alimentazione è abbastanza sana, sono vegetariana (né carne né pesce) e mangio molta frutta e verdura, legumi, tanti cereali etc. Urino sempre prima di un rapporto, e col mio ragazzo stiamo riducendo le tante posizioni a solo quella del missionario, e cerchiamo di andarci sempre piano. Ora urino anche sub dopo il rapporto. Cerco di indossare più spesso la tuta, quindi niente jeans o collant attillati. Faccio regolare attività fisica. Mi lavo col Saugella verde, consigliato durante le infezioni, per due volte al giorno, qualche volta tre. Mi asciugo "davanti" con un lato dell'asciugamano, "dietro" con l'altro, per evitare la trasmissione di batteri intestinali. Non uso assorbenti interni. Utilizzo lubrificante intimo da due settimane, che in effetti azzera l'attrito e mi aiuta a rilassarmi durante il rapporto. Cerco di non trattenere l'urina troppo a lungo. Insomma, prendo tutte le precauzioni possibili. Ma questa maledetta cistite non se ne va.
Leggendo su questo (favoloso, benedettissimo e utilissimo - grazie Rosanna e grazie a tutte voi altre!) sito e su altri siti, ho letto delle varie vaginiti, vaginosi, vestiboliti, candide e clamidie.. A volte mi riconosco in alcuni sintomi devo dire. Per esempio ho bruciore esterno quando indosso i collant o quando accavallo le gambe con i jeans, e pure quando mi faccio il bidet. Poi questi dolorini al basso ventre ogni tanto tornano, e mi sento come appesantita. Ho un po' di dolore alla penetrazione, ma nulla di esagerato.. solo che c'è anche da dire che ho un piccolissimo taglietto all'esterno della vagina che a ogni rapporto si riapre, e a volte mi brucia solo quello, altre mi brucia tutta la zona vulvare. E poi mi capita spesso di avere prurito o delle piccole fitte. E un'altra cosa che non so bene come spiegare: come se sentissi che sta per uscire dell'urina, ma poi si ferma. la sento proprio scorrere dentro, poi si blocca. Questo mi succede da tre mesi circa credo. Ho anche delle perdite giallastre ultimamente, mentre prima le avevo bianche o trasparenti (ho avuto infezioni da candida in passato).
Noto che oramai la cosa sta avendo anche un impatto psicologico: non ho più la stessa voglia di prima di fare l'amore col mio ragazzo, perché so che di certo starò male il giorno dopo... E quando sto male mi butto davvero giù. Mi viene da piangere e cerco disperatamente nuove info su internet perché mi ripeto che non può essere! Non è possibile che non riesca a guarire con tutto ciò che sto facendo per controllare la situazione!
Ho pensato che forse il mio ragazzo ha una cistite in corso (che può essere asintomatica negli uomini) o che abbia la clamidia e me l'abbia trasmessa (non usiamo preservativi, prendo la pillola.. e lui comunque è un ragazzo che cura molto l'igiene personale e che ha avuto "solo" altre tre partner prima di me, ma distanziate negli anni)... Perché a questo punto non capisco come riesca a tornarmi sempre questa caspita di cistite.
Il 10 giugno avrò una visita ginecologica e cercherò di spiegare con calma tutto quanto... ma vorrei dei consigli anche da voi, che avete vissuto in prima persona tutto questo e che avete avuto esperienza con dottori poco preparati e con esami inutili. Io voglio solo poter fare l'amore col mio ragazzo, liberamente, senza paure. Lo amo e farlo con lui è una delle cose più belle al mondo, lo sapete tutte se siete innamorate immagino Ed è frustrante dover rinunciare all'amore fisico per colpa di un'antipaticissima infezione... così come è maledettamente frustrante stare male e non riuscire a studiare, andare in palestra, uscire di casa perché senti il bisogno di andare in bagno ogni secondo e perché ti brucia tutto.
Se potete, vi prego aiutatemi. Datemi consigli, di qualunque genere, raccontatemi le vostre esperienze e i vostri sintomi se sono simili ai miei. Vi ringrazioe anticipatamente tutte quante, ogni vostra parola sarà di certo di grande aiuto per me. Sono sfinita e voglio guarire..