Buongiorno a tutte,
oggi sono strafelice, il mio compagno sta molto meglio
Alla fine lui sta bene e io sono quella stremata dallo stress, dimagrita pur avendo mangiato come sempre. Ho trascorso 10 giorni, da quando è iniziata la sua
dieta, di ansie e paura di sbagliare, correndo tra la spesa, la cucina e le ore notturne dedicate ad approfondire e studiare per il mio compagno. Il tutto in inglese perché non ho trovato un sito che traduca questa ricerca e la
dieta di cui vi parlavo. Ma ce l’ho fatta: ho tradotto tutto.
Dopo qualche giorno credevo lui volesse ritornare alla normale alimentazione e ho comprato riso e pasta biologica integrale, ero pronta a cucinare in modo per lui più consueto. E invece il mio compagno non ne ha voluto sapere, dice che va ancora bene così, che si sente “più pulito” e vuole continuare per un po’. Reintegreremo appena lui se la sente.
E dopo 10 gg non ha più sangue e si è ridotta la stitichezza. Non era mai successo prima! Le sue riacutizzazioni sono sempre andate avanti per mesi. E non ha preso farmaci.
Non canto vittoria ma mi sento più tranquilla. Ci sono stati momenti in cui avrei voluto piangere, ero da sola a organizzare tutto mentre lui non poteva assentarsi dal lavoro. E mi chiedevo se non stessi facendo una cavolata.
Venendo a noi, mi rendo conto che non essendo un medico il mio linguaggio può deviare i contenuti scientifici di questi studi e generare perplessità come magari è successo con il mio ultimo messaggio.
Invito però voi e Rosanna a lasciar perdere le mie parole, la mia testimonianza e a leggere per pura curiosità quello a cui sono giunti alcuni medici e chimici americani in 50 anni di sperimentazione sull’argomento.
Questi i link
http://www.breakingtheviciouscycle.info/http://www.breakingtheviciouscycle.info ... he-author/Riporto l’unico brano che ho trovato tradotto in italiano sul principio della scd:
“Quando l'intestino ammalato è infiammato per gli effetti della disbiosi, non può scomporre le molecole che sono troppo grosse per essere trasportate attraverso la superficie dell'intestino tenue nel cirdolo sanguigno. Invece di entrare in circolo, gli amidi e gli zuccheri non digeriti diventano una continua fonte di cibo per batteri e funghi. Ciò che si ripromette la SCD è di eliminare tutte le fonti di
carboidrati la cui struttura molecolare è troppo grossa per entrare dirattamente nel flusso sanguigno. Eliminando amidi e zuccheri complessi la disbiosi viene corretta. Il risultato è una diminuzione dell'infiammazione e la guarigione del tratto intestinale.
La SCD si basa su questo principio: blocca il circolo vizioso del malassorbimento e della disbiosi intestinale eliminando gli zuccheri complessi (soprattutto i disaccaridi) e quindi il nutrimento ai batteri patogeni. Sono permessi infatti solo alimenti che contengano singole molecole di zucchero, che non avendo bisogno di essere digerite vengono immediatamente assorbite dall'intestino. In questo modo non rimangono residui per il nutrimento ai batteri nocivi. Come conseguenza lo stato di infiammazione e di aumentata permeabilità intestinale diminuisce ed il sistema immunitario può tornare a funzionare normalmente contribuendo attivamente al mantenimento di una sana flora batterica.
I
carboidrati sono classificati a seconda della loro struttura molecolare. I
carboidrati permessi hanno una struttura molecolare che è abbastanza piccola da essere trasportati attraverso la supercificie dell'intestino tenue nel flusso sanguigno. Questi
carboidrati non necessitano di essere scomposti da vari processi degli organi digestivi come il pancreas o gli enzimi intestinali”
E il mannosio è uno zucchero semplice che va benissimo infatti anche in questo senso.
Rosanna, ti invito a leggere la storia di Elaine Gottschall, credo tu abbia peraltro molto in comune con lei.
E’ una donna determinata che ha studiato studiato e ancora studiato per aiutare sua figlia. Ha combattuto contro le rigidità e i pregiudizi spendendo ogni energia, proprio come fai tu ogni volta che rinunci all’antibiotico quando la tua piccola sta male. Ha lottato per divulgare le sue ricerche. E come te, ha scritto un libro il cui titolo potrebbe essere l’emblema anche della tua lotta: “Breaking the vicious cycle”.
Mondi diversi, temi e approcci diversi, ma donne ispirate dalla conoscenza e dalla divulgazione delle proprie ricerche.
Poi potrai non condividere ovviamente, ma in quel caso avrai letto non le mie parole ma quelle della Gotschall (e ci sta, giustamente, una bella differenza!)