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L'HPV è un virus trasmesso per via sessuale, potenzialmente in grado di sviluppare a livello genitale condilomi (alterazioni benigne) e displasie (alterazioni potenzialmente maligne).

 

 

Condilomi

I condilomi sono lesioni benigne delle mucose, che possono essere singole o multiple, piane o in rilievo.

Condilomi in rilievo

I condilomi in rilievo (detti anche condilomi esofitici o floridi) sono presenti nell'1% della popolazione sessualmente attiva, sono causati da tipi di HPV a basso rischio di malignità e sono tipici delle zone esterne (vulva, vagina, cervice uterina, ano, perineo, orifizio uretrale e pene) più soggette a frizione e microtraumi durante i rapporti.
A livello vulvare le lesioni appaiono prima sulla forchetta e sulla parte posteriore del vestibolo.
Sono visibili ad occhio nudo e, in base alla loro localizzazione possono avere un aspetto biancastro o colorato. I condilomi più giovani infatti  hanno una colorazione rosea, che diventa sempre più bianca col tempo. Guariscono spontaneamente nel 30% dei casi.
La sintomatologia è assente nella metà delle donne. Nell'altra metà può presentarsi prurito, bruciore e dolore.

I condilomi in rilievo si distinguono in:

  • condilomi papillomatosi (la base di impianto è larga quanto la lesione e sono presenti soprattutto nelle mucose prive di peli),
  • condilomi papulari (hanno scarso rilievo, larga base d'impianto, più frequente sulle aree cutanee, sono spesso multipli e possono unirsi formando un'unica grossa lesione),
  • condilomi acuminati (a forma di cavolfiore, possono raggiungere dimensioni di 4/5 cm, possono sanguinare e dare prurito e bruciore, la base di impianto è stretta, presenti in particolare nelle zone cutanee con peli).

condilomi acuminati perianali
Condilomi perianali acuminati

Dfferenza tra condilomi e papille fisiologiche

I condilomi in rilievo somigliano molto alle papille fisiologiche (che non hanno assolutamente nulla di patologico) e purtroppo capita molto spesso che queste papille vengano diagnosticate come condilomi e trattate come tali.

Le differenze tra i due tipi di formazioni sono molte.

PAPILLOMATOSI FISIOLOGICA 3 800x600La papilla fisiologica è soffice e flessibile, le sue cellule non presentano l'aspetto coilocitico tipico delle cellule infettate da HPV (cioè con nucleo molto colorato e grosso, spesso doppio e alone attorno al nucleo), sono simmetriche, disposte in fila ordinata e di dimensioni uguali, hanno un aspetto vellutato, hanno lo stesso colore del tessuto in cui nascono.

 

CONDILOMA FLORIODO VULVA VULVOSCOPIA 4 800x600I condilomi invece sono ruvidi, le loro cellule sono coilocitiche, sono asimmetrici, hanno dimensioni diverse tra loro, si dispongono in maniera disordinata, si ramificano e assumono aspetto bianco-opaco.

  La biopsia delle papille fisiologiche dovrebbe essere riservata ai soli casi dubbi per evitare la formazione di tessuto cicatriziale atrofico.

 

Condilomi piani

I condilomi piani (detti anche condilomi piatti) sono ubiquitari, ma tipici soprattutto delle zone più interne come la cervice uterina e sono spesso provocati di tipi di HPV a rischio tumorale maggiore.

Talvolta, in seguito a determinati fattori scatenanti, il condiloma piatto provocato da HPV ad alto rischio si può trasformare in displasia che può evolvere fino al carcinoma in situ o al carcinoma invasivo.

 

Displasie

hpv displasiaLa displasia è un'alterazione del tessuto, che può trasformarsi in carcinoma (tumore maligno).

Si forma prevalentemente sulla mucosa di zone interne come la cervice uterina, la vagina, il retto e l'uretra). La displasia da HPV è provocata da virus ad alto rischio. Le donne infettate da questo tipo di virus sono comunque una minoranza rispetto a quelle infettate da virus a basso rischio e tra queste solo una piccola percentuale sviluppa displasia. Infatti la displasia, al contrario del carcinoma, può regredire e guarire.
Sulla totalità di donne che contraggono l'HPV solo l'1% sviluppa un carcinoma.

Le displasie (chiamate anche neoplasie nei referti del Pap test) assumono un nome diverso in base alla zona in cui crescono.
Possiamo quindi distinguere: la neoplasia intraepiteliale cervicale (CIN), la neoplasia intraepiteliale vulvare (VIN), la neoplasia intraepiteliale vaginale (VaIN), la neoplasia intraepiteliale del pene (PIN), la neoplasia intraepiteliale anale (AIN).

Nel 1977 è stata proposta una distinzione delle displasie CIN in 3 stadi (tuttora utilizzata in molti laboratori analisi):

  • lieve (interessa 1/3 dello strato di mucosa)
  • moderato (2/3 della mucosa) 
  • grave (tutto l'epitelio, comprende anche il carcinoma in situ, cioè il tumore maligno che coinvolge l'intero strato epiteliale, ma senza invadere le strutture vicine).

Successivamente (1988-90) le displasie sono state raggruppate nei 2 grandi gruppi attualmente più utilizzati:

  • le lesioni intraelipeliali squamose di basso grado (Low SIL, che comprendono tutte i condilomi benigni ed il CIN 1)
  • le lesioni intraepiteliali squamose di alto grado (High SIL, che comprendono CIN 2, CIN 3 e il carcinoma in situ -CIS).

La displasia può impiegare anche 7 anni per evolvere in carcinoma in situ e questo a sua volta può impiegare dai 7 ai 12 anni per diventare invasivo (cioè dare metastasi e coinvolgere linfonodi), sebbene ci sia qualche rarissimo caso di evoluzione estremamente rapida.


pap test risultati

Meno frequenti le displasie a livello urinario (4-8%), che possono interessare l'uretra e più raramente la vescica dando uretriti e cistiti croniche resistenti agli antibiotici in quanto questi non sono efficaci sui virus, ma solo sui batteri.

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