fbpx

Le novità dei prossimi mesi!

 Abbiamo in programma novità entusiasmanti

SCOPRI QUALI


Perché si sviluppi infezione vaginale i patogeni devono essere in grado innanzitutto di raggiungere l'apparato genitale. Ciò viene ostacolato e (in condizioni normali) impedito da alcune barriere in cui essi incappano durante il percorso verso la vagina.

I peli sono il primo ostacolo fisico che incontrano, dopodiché i patogeni vengono contrastati dall'intervento delle secrezioni vaginali.

Queste secrezioni sono particolarmente adatte alla vita di batteri benefici chiamati lattobacilli, che a loro volta condizionano l'ambiente vaginale rendendolo ottimale per la loro sopravvivenza e per il benessere dell'organo stesso.

 

 

Le secrezioni vaginali

Provengono dalle cellule piatte dell'epitelio (quelle che tappezzano la parte più superficiale della parete vaginale) e dalle cellule ghiandolari. Queste secrezioni hanno importantissime funzioni difensive:

  • contengono glicogeno, che viene trasformato in acido lattico sia dalle cellule della mucosa vaginale, sia dai lattobacilli attraverso un processo di fermentazione. L'acido lattico mantiene basso il ph vaginale, creando un ambiente ideale per i microrganismi benefici. Il glicogeno è proporzionale alla presenza di estrogeni: maggiori sono gli estrogeni e maggiore sarà la quantità di glicogeno nelle secrezioni. In menopausa e nelle bambine il livello degli estrogeni è molto basso, il ph più elevato ed i lattobacilli scarsi.
  • il muco vaginale è molto denso. Per i batteri è molto difficile penetrare in questo muco. Per questo le secrezioni vaginali che tappezzano la vagina, rappresentano una efficace barriera fisica impenetrabile dai batteri patogeni.
  • Il muco vaginale contiene fibronectina, una molecola che ha un forte legame specifico coi lattobacilli.
  • Il secreto vaginale è ricco di macrofagi (cellule che mangiano i batteri; aumentano in fase mestruale e diminuiscono se vengono a contatto con spermicidi) e anticorpi (IgA e IgE), che attaccano i microrganismi patogeni.
  • Le secrezioni vaginali sono ricche di sostanze tossiche per i patogeni (chemiochine, citochine, defensine) ad ampio spettro d'azione. Agiscono infatti su batteri gram + e gram-, funghi, protozoi e alcuni virus.
  • Contengono inoltre lattoferrina (che lega il ferro presente togliendolo ai batteri che non sopravvivono senza), zinco (con proprietà antibatteriche) e lisozima (un enzima in grado di distruggere le pareti dei batteri).
  • Contengono lattobacilli, importanti batteri, che competono con i patogeni.

Lattobacilli

Scoperti da Doderlein nel 1892, i lattobacilli sono i microrganismi più numerosi presenti nella nostra vagina. Essi variano da un milione a 100 milioni!
Questa flora (chiamata flora di Doderlein) è formata principalmente da: Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus fermentum, Lactobacillus plantarum, Lactobacillus brevis, Lactobacillus jensenii, Lactobacillus casei, Lactobacillus cellobiosus, Lactobacillus leichmanii, Lactobacillus delbrueckii, Lactobacillus salivarius.

Sono batteri Gram+, non patogeni, che vivono sia in presenza di ossigeno, che in sua assenza, sia in ambienti a ph acido, che in quelli a ph alcalino (sebbene quest'ultimo gli tolga importanti sostanze nutritive, quali il glicogeno).

Le funzioni che questi batteri hanno a livello vaginale sono molte e fondamentali. La diminuzione di lattobacilli a livello vaginale provoca la crescita di patogeni e favorendo così l'insorgenza di vaginiti, vaginosi, malattie sessualmente trasmesse e candidosi. L'eccesso di lattobacilli provoca invece citolisi.

Vediamo quali sono le importanti funzioni dei lattobacilli.

  • Fermentano il glicogeno (attivato dagli estrogeni) trasformandolo in acido lattico, che contribuisce al mantenimento di un ph acido vaginale.
  • Producono perossido di idrogeno (acqua ossigenata) inibendo la crescita dei batteri patogeni anaerobi (che vivono senza ossigeno), ma anche dei batteri aerobi (che vivono grazie all'ossigeno) in quanto, oltre ad apportare ossigeno letale per gli anaerobi, questo perossido ha azione tossica sulle cellule batteriche aerobie non lattobacillari. I lattobacilli maggiormente produttori di perossido di idrogeno sono il Lattobacillus crispatus e il Lattobacillus Jensenii. I batteri più danneggiati dal perossido sono la gardnerella, l'escherichia coli e lo stafilococco aureo. Alcuni lattobacilli che producono perossido di idrogeno sono efficaci contro la neisseria gohonorreae in quanto formano una sostanza in grado di ridurre la capacità di questo germe di vivere in presenza di perossido.
  • Producono batteriocine, sostanze con effetti antibiotici naturali. Il Lattobacillus casei rhamnosus GRI sembra produrre batteriocine estremamente efficaci verso l'e.coli, il Lattobacillus salivarius ne produce altre attive soprattutto contro l'enterococco fecalis.
  • Si nutrono delle stesse sostanze utili ai microrganismi patogeni anaerobi (per esempio l'arginina) togliendogli quindi nutrimento. Il Lattobacillus brevis è il lattobacillo che più degli altri ha questo effetto ed è quindi indicato nelle vaginosi anaerobiche.
  • Producono biosurfactanti, molecole cioè in grado di richiamare altri lattobacilli in modo da creare una barriera contro i patogeni. Il Lattobacillus acidophilus e il Lattobacillus fermentum producono un surfactante (la surlactina) che inibisce l'adesione di Enterococco faecalis, E.coli, candida albicans.
  • Si legano ai recettori posti sulla mucosa vaginale ed occupandoli tutti, tolgono ai germi patogeni la possibilità di aderire alle pareti vaginali.
  • Si co-aggregano, ovvero riescono a legarsi ai germi patogeni impedendogli quindi di aderire alle mucose vaginali e di riprodursi. il Lattobacillus acidophilus, il Lattobacillus gasseri e il Lattobacillus jensenii, si legano a Candida albicans, E. coli e Gardnerella Vaginalis.

 

ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata.